Racoz

Origini e attività del

Liceo Musicale

A.      Masini

La storica Scuola di Musica di Forlì

La serata si è aperta con il saluto de' Minestar ed il ricordo del carissimo Francesco Giuliari, scomparso recentemente, attraverso l'affettuoso ricordo de' Segreteri Lucchi.

Dopo la cena ha preso la parola il Direttore del Liceo Musicale Angelo Masini, Pierluigi Di Tella che ha esordito ringraziando dell'invito e' Minestar e e' Segreteri, e ricordando come numerosissime famiglie forlivesi e non solo hanno avuto od hanno un componente tra gli allievi del Liceo che opera sul territorio sin dal 1926.

Riporto ora la sintesi della conversazione:

 Il Liceo è intitolato al grande tenore forlivese poiché fu questi l'ideatore, il promotore di tale istituto, che dotò di una rendita con la quale, almeno in parte, finanziarsi. 

Masini nacque nel 1844 da famiglia di artigiani e da giovane lavorò nella bottega di un ciabattino. Un giorno la professoressa Virginia Boccabadati (1828-1922) direttrice ed insegnante del Conservatorio di Bologna lo sentì cantare sotto i portici di Bologna e ne rimase incantata, dal colore e dal timbro della voce del giovane. La professoressa invitò il giovane Masini a casa sua e lo indirizzò a studiare musica. Masini cominciò quindi gli studi con la famosa soprano bolognese Gilda Minguzzi (178?-185?) che lo curò soprattutto musicalmente, poiché Masini aveva già una voce naturale, un bellissimo e molto particolare timbro, ed egli ebbe sempre una grande venerazione per l'insegnate, tanto che alla morte di questa egli volle che fosse tumulata nella sua Cappella.

Masini cominciò a cantare nei teatri ma quando ebbe la prima scrittura per un'importante parte al Teatro Comunale di Bologna a fianco di grandissimi artisti, fu sopraffatto dall'emozione e fu sostituito. Scoraggiatosi si trasferì a Milano dove si perfezionò con il baritono Francesco Massiani (182?-188?) che riuscì a fargli riacquistare la fiducia in se stesso, nelle sue potenzialità. 

iniziò quindi la grande carriera del tenero forlivese che divenne un vero idolo, un divo, uno dei tenori più amati della fine dell'Ottocento; il suo primo importante successo lo ebbe proprio a Bologna, Giuseppe Verdi , che lo sentì cantare, ne rimase talmente colpito che lo volle nella sua esecuzione della sua Messa da Requiem da lui diretta e replicata poi in Austria, in Francia ed in Inghilterra. Masini fu famosissimo soprattutto in Spagna, a Barcellona c'è una pasticceria intitolata al tenore, il dolce tipico della quale è chiamato proprio "Masini"; era di usanza, a quei tempi, nominare dolci con il nome di artisti lirici.

Ma Masini fu molto noto ed amato anche in Russia, dove lo stesso Zar gli fece numerosi e preziosissimi regali, molti dei quali, non tutti, perchè numerosi sono stati purtroppo trafugati,  sono conservati nel Museo musicale della nostra città. Masini conosceva a memoria 107 Opere, di cui ne mise in scena circa una sessantina. Ovviamente diventò ricchissimo ed impiegò molto del suo denaro nelle istituzioni locali: ospedali, opere pie; fu molto attento ai bisogni dei più sfortunati e molto generoso. Era suo costume dedicare alcune delle sue esibizioni ad opere di bene, a Faenza fece tre stagioni gratuitamente, per beneficenza; la città gli fu riconoscente ed a lui dedicò lo stesso Teatro cittadino. A Forlì eseguì quattordici repliche degli Ugonotti di Marienberg.    

Ma ritornando al Liceo Musicale forlivese, questo fu fondato appunto nel 1826, anno della morte di Masini, proprio grazie ad un suo lascito. Masini ebbe due figli, uno morì giovane, l'altro gli diede un nipote che fu chiamato Raul, come il protagonista degli Ugonotti, che nel suo testamento destinò un'altra cospicua somma al Liceo con l'indicazione di istituire una classe di canto.

La scuola nacque per iniziativa dell'Amministrazione comunale, attuando così l’idea e le volontà di Masini, che, come ritiene il prof. Di Tella, aveva certamente il desiderio di ridare alla città qualcosa di importante, la scuola di musica istituita già nel 1870 per una forte richiesta dei cittadini, ma chiusa purtroppo nel 1894 per mancanza di fondi.

Quinto Minguzzi, Archimede Montanelli, Guglielmo Zuelli, Alberto Resh, questi sono tra i direttori della scuola; fu proprio sotto la direzione di Alberto Resch  che la scuola visse il periodo più vivo, intenso anche per la presenza di personalità di rilievo come lo stesso Masini ed il liutoio Giuseppe Secondo Paganini, personaggio molto rinomato, stimato che ha lasciato numerosi strumenti musicali: violini, violoncelli, molto pregiati e conservati presso il museo del teatro. Masini stesso chiese a Paganini di costruirgli un quartetto: 2 violini, una viola ed un villoncello, tutt’oggi perfettamente conservati e custoditi nel museo e recentemente utilizzati in occasione di un concerto dedicato prorpio a questi strumenti.         

La scuola nacque sotto la denominazione di istituto Musicale Angelo Masini, registranto sin dagli inizi numerosi iscritti, diventando il fulcro dell’ambiente musicale cittadino. Nel 1932, con un regio decreto, venne eretto in Ente Morale con la denominazione che conserva tutt’oggi. Lo scopo statutario si preiggi di:

·        Istruire i giovani nelle varie discipline musicali

·        Abilitarli all’esercizio delal professione

·        Diffondere la cultura musicale

Il Liceo ha sempre realizzato egregiamente questi scopi, tantè che numerose famiglie forlivesi possono citare almeno un allievo della scuola. Tra gli allievi che sono usciti dal Liceo se ne possono ricordare alcuni ormai molto affermati per il loro valore, quali il direttoe pianista Fulvio Angius, Luciano Giuliani, uno dei più grandi cornisti italiani, il compositore Giberto Cappello, Danilo Rossi, Giuseppe Torre e tanti altri.

Anche al recente concorso “Adotta un Musicista” istituito dall’Associazione “Amici dell’Arte” il 1°,2° e 3° premio sono andati ad allievi del Liceo forlivese. Primo classificato, Filippo Castelluzzo, di undici anni, il secondo premio è andato al pianista Samuel Goertzen ed il terzo premio al chitarrista Lorenzo Pizzardo.

Il prof. Di Tella ha quindi invitato Samuel Goertzen, presente alla serata, a salire sul palco per suonare al pianoforte due brani: un andante con animo ed un allegro giocoso di Kaciaturian.      

Dopo l’esibizione del giovane talento, il prof. Di Tella è ritornato a tratteggiare la storia del Liceo, ricordando come anche tra il corpo insegnante, molti sono stati i nomi illustri quali la pianista Pia Damerini Bissi che tenne numerosi concerti anche in America, la bravissima  ma terribile Jole Bellagamba, il violoncellista Leonello Godoli che formò il Complesso Cirri che si esibì in tutta Europa, Alvaro Fiorentini, padre di Fausto. Tra i validissimi direttori è stato citato Cesare Martuzzi, amico di Aldo Spallicci e fondatore del Gruppo corale “I Canterini Romagnoli”.

Passando ad illustrare la gestione finanziaria del Liceo, il prof. Di Tella ha ricordato come nello Statuto del 1932 fosse stabilito che il Liceo si finanziasse con le rendite della donazione Masini ( allora 200 mila lire, non poco), il contributo dell’Amministrazione comunale ( 80 mila lire/anno), con eventuali contributi di altri Enti, con il gettito delle tasse scolastiche e con eventuali lasciti e donazioni. Oggi la rendita della donazione Masini è ormai azzerata, lasciti e donazioni non ve ne sono stati, altri Enti non concorrono, quindi le uniche attuali entrate del Liceo sono le rette scolastiche ed il finanziamento del Comune che in sostanza sostiene quasi completamente la scuola, la cui sede è di proprietà comunale. Sono stati poi illustrati la composizione ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione che governa la scuola che nel tempo ha sempre più incrementato la sua attività.

Oggi sono iscritti al Liceo circa 350 allievi, tra corsi ordianari e straordinari, circa 33 sono i docenti e sono trattate quasi tutte le discipline musicali, dalla propedeutica al canto e quasi tutti gli strumenti musicali.

L’unico neo della struttura è il fatto che non è “pareggiata”, non è riconosciuta dalla Stato, pur essendo strutturata come ogni conservatorio, con gli stessi programmi e gli stessi corsi di studio e gli stessi esami. Gli allievi quindi, al termine dei corsi, devono sostenere da esterni gli esami presso un conservatorio riconosciuto.  Il professore ha tenuto a precisare come frequentemente  è capitato che allievi del “Masini” abbiano ottenuto  risultati migliori degli stessi allievi interni dei conservatori.

L’azione didattica è sostenuta ed integrata da moltissime altre attività nel corso dell’anno scolastico; vi è attività concertistica, si tengono master-class con grandi musicisti che tengono lezioni agli allievi. Si tengono pure lezioni-concerto, esercitazioni di classe o collettive, saggi di fine anno per abituare gli allievi a salire sul palco per fargli meglio superare l’impatto con questo ed il pubblico.      

 A questo punto il prof. Di Tella ha fatto accomodare al pianoforte un altro allievo del Liceo, Stefano Nuncio che ha suonato, di Jan Ladislav Dussek, grandissimo pianista di cui quest’anno ricorre il 250° anniversario  della nascita, un allegro moderato, la 5° sonatina in Do maggiore.        

 Di origine ceca, Jan Ladislav Dussek è stato uno dei più grandi pianisti della storia, amico di John Brodnick, uno dei più grandi costruttori di pianoforti, richiedendo la sua musica grande sonorità, un’ampia gamma di timbri, Dussek stimolò sempre l’amico costruttore a migliorare la qualità dei suoi pianoforti per adattarli alle sue esigenze, migliorando così  sempre più la qualità di tali strumenti.

Il prof. Di Tella ha ripreso poi la sua conversazione ricordando come da quasi 10 anni il Liceo abbia istituito un Corso di musica jazz, un ramo delal musica che deve assolutamente essere valorizzato; inoltre sono organizzati con successo corsi di guida all’ascolto indirizzati verso gli adulti. Da un paio d’anni sono stati aperti corsi strumentali, sempre per adulti  che hanno incontrato notevole interesse.

La serata si è conclusa con l’esibizione del Gruppo di musica di insieme diretto e curato dal maestro Fausto Fiorentini, chiamato “La Giovane orchestra del Liceo Musicale”, che ha eseguito alcuni brani musicali suscitando l’entusiasmo dei presenti.    

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