Nel mio paese, Racchiuso, c'è un'antica ancona, messa così nascosta
che, se non lo sai, non è tanto facile trovarla. Ormai sono più
di 100 anni che è fatta e si trova in fondo al paese, dopo le ultime
case, prima della stradina per Canalutto.
Qui a Racchiuso è conosciuta come l'"Ancone di Carûl",
perché è vicina al ponte del borgo dei Carezzi e perché
è stato Domenico Carezzi a costruirla, lavorando per 18 anni.
E così nel 1898 c'è stata la sua prima inaugurazione.
Domenico Caruzzi (1849-1932) era una persona con un grande senso della famiglia,
un uomo molto devoto al Signore e lavoratore. Proprio durante una delle sue
emigrazioni in Germania come muratore, è avvenuto il fatto che lo porterà
a costruire l'ancona. Una giornata, mentre lavorava scivolò dall'alto
dell'armatura e in quei terribili momenti chiamò l'aiuto e la protezione
della Madre Celeste. Si è salvato la pelle e ha fatto solo qualche graffio:
per questo si è sentito salvato e ha deciso, come ringraziamento, di
innalzare un'ancona per la Madonna, dietro la sua casa.
Il tempo passa, ritorna a Racchiuso, ma l'anno successivo, dovette di nuovo
partire per la Germania. Una notte, in sogno, ha sentito una voce che lo avvertiva
della sua promessa che sembrava avesse dimenticato.
Quando tornò a Racchiuso, cercò un luogo adatto dove costruirlo
e buttò giù uno schizzo di come poteva essere l'ancona.
Inizia i lavori su un suo terreno, nel 1880, data che è incisa su un
pilastro con le sue iniziali D.C.
Questa ancona è costata 18 anni di fatica e sacrifici, ma l'ha finita
con l'amore per Maria, perché non ha mai dimenticato la grazia ricevuta
e anche con l'aiuto di qualche buona persona del paese che ha portato il materiale
che serviva.
Prima di morire ha lasciato detto che la Madonnina doveva sempre avere un lumino
acceso. Doveva avere cura di tenere per bene e pulita l'ancona e la statua di
legno della Madonnina. In quei tempi, il borgo era pieno di gente e di bambini:
su una stradina dove c'è l'ancona, è passata gente di Canalutto
e di Porzus, che veniva giù a Racchiuso per il sentiero.
Il 2 giugno del 1958, a Racchiuso c'è stata una grande alluvione per
qualche giorno. Gli alberi sradicati, il ponte lì vicino è stato
portato via, la fontana strappata via, le case allagate; tutto intorno era rovinato:
fango, terra dappertutto, ma la Madonnina era ancora in piedi come stare a significare,
ancora una volta la sua protezione.
Un altro disastro, come il terremoto del 6.5.1976, ha rovinato, come in tutto
il Friuli, ancona l'ancona. Questa volta ha avuto tante spaccature e cadeva
a pezzi, solo la statua di legno di Maria col bambino sembrava salvarsi. E così,
dopo averla aggiustata, nel 1980 si è potuto ancora una volta, meravigliarsi
davanti dell'ancona di Carul, in grazia della sua bellezza. Da quel giorno è
sempre lì, a vegliare su di noi, sulla gente che passa a trovarla per
quella stradina e chi si ferma a pregare.
Ora, da pochi anni abbiamo cominciato, la prima domenica di maggio, a celebrare
la Messa nella piazzola davanti l'ancona.
Bravo quel Domenico, che bel regalo che ha fatto a tutto il paese.
Marisa Ronchi