Critiche, pareri, commenti

a cura di Beppino Poiana

Premetto che tutto quello che dico è frutto di miei pareri personali, spesso condivisi da altri occasionali interlocutori, in ogni caso i miei giudizi non hanno valore alcuno, se non per me.

La Stella Azzurra ha finora partecipato a 7 manifestazioni, 4 del Friul Bike e 3 di altre associazioni.

 

Gemona dl Friuli

La prima, a Gemona del Friuli dove purtroppo si è verificato un serio infortunio al nostro Migotti Enrico. Il percorso secondo me è bellissimo, molto panoramico, però credo che quest'anno la Star Bike, (società organizzatrice), abbia un po' ecceduto nella durezzza del percorso, in marzo la grande massa dei partecipanti non è ancora in grande forma, e si sono sentiti spesso tra gli atleti commenti non positivi. Inoltre la struttura che ha accolto i partecipanti forse era insufficiente. Molto buono il gadget iscrizione, un copertone per bici. Gemona non fa parte del Friul Bike.

Palmanova

Pure questa gara non è Friul Bike, anche se si vocifera un futuro rientro, peciò provo a commentarla come se ne facesse parte. Prima piccola mancanza io che sono entrato da Porta Udine ho trovato il luogo del raduno grazie a comunicazioni telefoniche con chi era già lì, ciò vuol dire che le indicazioni stradali erano carenti. Il percorso era molto bello, ottimo per ogni tipo di ciclista, nella nuova forma è più "controllabile" rispetto a quello di anni fa. Finalmente anche a Palmanova si è visto un ordine di arrivo. Credo comunque che sul percorso qualche persona in più come controllo non avrebbe guastato, infatti si sono verificati spiacevoli "tagli" di percorso da parte di qualche partecipante. Certo, lo spirito goliardico dovrebbe farmi dire "ma chi se ne frega", ma è anche una questione di correttezza, buona educazione, "sportività"! Di certo non è stata all'altezza alla fine il "pasta party", molto lungo e laborioso. Sono comunque aspetti facilmente migliorabili.

E veniamo al Friul Bike.

Percoto

A Percoto oltre 400 concorrenti, gadget camera d'aria più integratore, percorso pianeggiante, (ma si sa, ognuno offre quello che può). Ci si aspettava da una sagra così grande e di consolidate tradizione, un montepremi più adeguato al numero dei partecipanti, sia come estrazioni, sia come società, sia come individuali. Sicuramente la gara qui ha prodotto un utile.

Mariano

A Mariano del Friuli purtroppo si è toccato veramente il fondo! Come gadget solita camera d'aria, il percorso l'unica nota positiva, anche se a dire il vero le persone sul percorso non erano tantissime, ma il ridicolo si è avuto alle premiazioni. Infatti molta gente nel vedere la miseria di quanto offerto se ne è andata con sorrisi di scherno. Già le docce erano fredde, se poi ci aggiungiamo il pasto eterno (non arrivava mai) di certo per me questa manifestazione non ha più ragione di esistere. È offensiva nei confronti del Friul Bike, che di certo non è stato creato per far lucrare qualcuno; e qui non ci sono scuse: la giornata ha reso economicamente.

Prepotto

La grande piccola differenza fra le manifestazioni precedenti e questa è chi organizza l'evento a Prepotto è allo stesso tempo un ciclista, uno che le domeniche le passa a gestire il Friul Bike, e i risultati si vedono. È stata sicuramente finora la più positiva, sia come premi che come percorso. Peccato per la pioggia dei giorni precedenti. Il percorso di quest'anno mi è particolarmente piaciuto, spero che in futuro sia sempre lo stesso, anche se secondo me un breve "taglio" dovuto alla durezza del percorso (complice il fango) non sarebbe guastato. Piccolo commento sulle docce: lodevole la volontà di offrire ai concorrenti le docce, però se i teli di copertura fossero stati più "coprenti", forse non ci saremmo infreddoliti tanto. Comunque nulla toglie che per ora è stata la migliore delle manifestazioni organizzate, anche dal punto di vista delle persone sul percorso.

Manzano

Questa manifestazione è stata un esordio nel Friul Bike perciò non posso essere troppo severo, spero che in futuro tutto migliori, e i margini di miglioramento sono notevoli. Molto bello il percorso, supera brillantemente l'esame, però:

1)Segnalato malissimo, molti hanno sbagliato strada

2)Poca gente sul percorso

3)I ristori si sono presto esauriti, i ritardatari come me sono rimasti all'asciutto (per fortuna uso il camel-bag)

4)È incredibile che a Manzano manchi il posto per sedersi, infatti noi siamo rimasti tutti in piedi.

Forse anche a Manzano hanno scambiato il Friul Bike come una scusa per fare "cassa", infatti non ha considerato i premi (tutti) all'altezza di quattrocento persone. Migliorerà?

 

Enemonzo

Ci siamo aggregati alla Star Bike a Enemonzo in una gara di Carnia Bike, devo dire che l'atmosfera è diversa, la gente è più cordiale, ma voglio criticare anche questa gara.

Percorso bellissimo, molto selettivo, però è classico del posto. Infatti la migliore gratitudine per gli organizzatori della Carnia Bike è vedere arrivare i concorrenti distrutti dalla fatica, più la gente rantola più la manifestazione ha avuto successo. Ecco perchè di solito si ritrovano solo i più bravi (un centinaio circa). Ho trovato le segnalazioni troppo piccole, la iscrizioni la mattina troppo lunghe, troppo da scrivere! E poi a che serve il certificato medico se poi nessuno te lo chiede? Purtroppo gli organizzatori non si aspettavano di avere tanta gente, infatti troppi eravamo in piedi. Peccato. Ma se il prossimo anno sarò libero per questa data, di sicuro ci ritornerò.

 

CORNO DI ROSAZZO (11 Maggio)

Come al solito Mauro non si smentisce ed organizza un evento di alto livello, offrendo ai partecipanti un bel percorso, ben segnalato (chi ha sbagliato ha voluto sbagliare). Peccato il contrattempo finale con i responsabili delle sagre che pretendevano la velocizzazione delle premiazioni: ha ben fatto Mauro a comportarsi così, infatti, il pubblico lo ha approvato.

 

FARRA D’ISONZO (18 Maggio)

Sul percorso non ho nulla da dire, molto piacevole, adatto anche ai meno allenati ed ai principianti, infatti, ho portato con me mia figlia (8 anni) in compagnia di altri giovanissimi coetanei. Ero scontento che non sarei arrivato al traguardo in tempi rapidi, perciò ho trovato molto fuori luogo l’uscita infelice dell’organizzazione che ha chiesto scusa per il ritardo, causato dai ragazzini appena arrivati. Innanzi tutto era una bella scusa, infatti, il compiuterista al nostro arrivo aveva già chiuso le classifiche, facendoci risultare così ritirati, (cosa che ha un po’ infastidito), seconda cosa, pensavo che in questo tipo di manifestazioni i giovanissimi fossero i benvenuti, non oggetto dei fischi dei presenti anzi, se gli amici fischiatori si ritengono così importanti, perché non trovano gare a un livello più adeguato a loro? Questo comportamento l’ho mal digerito, tanto da farmi dimenticare che le docce quando sono arrivato io erano già fredde, i posti a sedere non c’erano, quando ho riconsegnato il numero il gadget non me lo hanno dato, perché ormai “avevano messo via tutto”. Molto ospitali a Farra.


MOSSA (1 Giugno)

Dai campionissimi del trofeo Friul Bike non ci si poteva aspettare altro. Tutto molto ben organizzato, ben segnalato, insomma una manifestazione organizzata da chi le domeniche le passa in gara e mette a frutto l’esperienza accumulata. Volendo essere pignoli (ma solo perché non trovo altri difetti), una fatica come l’ultima salita messa nel finale del percorso forse è un po’ troppo “cattiva”, se fosse stata all’inizio…. Altro spiacevole inconveniente, del quale però gli Alpin Bike non hanno il minimo di responsabilità, l’ha riscontrato (e non è la prima volta) nel comportamento di alcuni giovani concorrenti che in classifica sono risultati più avanti di me nonostante li avevo superati e non ero stato superato. È spiacevole che capitino questi episodi, (per altro riscontrato da altri concorrenti) specie se questo vizio acquisito in giovane età.

PINZANO AL TAGLIAMENTO (8 Giugno)

Sinceramente non mi aspettavo di vedere tanta gente in quella che è considerata la gara più pericolosa del trofeo Friul Bike. Forse è proprio per questo che attizza così tanta gente, però mi pare che c’erano molti “volti nuovi”, forse è una manifestazione considerata dai più “agonisti” un buon allenamento. La considerevole quantità di gente ha causato problemi con i posti a sedere, purtroppo molti prodotti (pasta, caffè, …) si sono presto esauriti, le docce erano fredde, ma causa il gran caldo la cosa non è dispiaciuta. Di gran qualità i premi a sorteggio; originale e piacevole il gadget. Insomma Piero Bicya ha per l’ennesima volta superato l’esame.


SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO (15 Giugno)

È forse fino ad ora la migliore delle gare organizzate da un gruppo che di fatto non partecipa alle gare, perciò esperienza poca. Il percorso proposto quest’anno è molto migliorato rispetto al 2002, essere tornati all’origine è stata una buona idea. Peccato il gadget di non alto gradimento.


SAN PIETRO AL NATISONE (22 Giugno)

La personalità di questo gruppo (Pedale Ruspante) è molto simile al carattere carnico: se al traguardo arrivi moribondo, significa che la gara è ben riuscita! Gli amici di San Pietro hanno proposto un percorso molto bello, piacevole, con le giuste dosi di rischio ma mi chiedo se era necessario quella maledetta salita (G.P.M.) che non è piaciuta proprio a nessuno. Comunque, a parte questo particolare, tutto molto bene anche se il sottoscritto ha fatto un bel volo in una discesa a causa di un buco nascosto da un ciuffo d’erba. Ma colpa mia, ero uscito un po’ di traiettoria!


TERZO DI AQUILEIA (29 Giugno)

Ho dei particolari motivi per considerare questa come la gara per me più piacevole, infatti, non il percorso, ma per la formula del cronometro che la rende piacevole, senza problemi di traffico, scorrevole…. Peccato che quest’anno il brutto tempo abbia reso dei brevi tratti impraticabili. Comunque anche in queste occasioni si vede “la qualità” degli organizzatori, che in tempi rapidi sono riusciti a modificare il percorso escludendo alcuni pezzi forse troppo fangosi. Bravi al KT02! In questa manifestazione si è sentito serpeggiare fra alcuni (troppi) concorrenti il comportamento sleale dei soliti “giovani” e non, che fingendo il ritiro hanno opportunamente “accorciato il percorso” presentandosi al traguardo con classe e noncuranza. E anche troppo puliti. Comunque non credo che un’organizzazione oltre ai classici compiti che impone un percorso (viabilità, incroci, punti pericolosi, ecc), debba anche premurarsi di compiere questo tipo di controllo. Purtroppo il presidente del Friul Bike Mauro Pascolini, mentre la mattina si accingeva in auto a raggiungere Terzo di Aquileia, ha subito un incidente con la sua auto. Un augurio di pronta guarigione (alla bici che era in macchina, naturalmente! Ed è chiaro che scherzo!).


SARONE DI CANEVA (6 Luglio)

Il grande Antonio e la sua bravissima moglie Katiuscia hanno saputo per l’ennesima volta offrire ai partecipanti una manifestazione all’altezza della loro forma. Non so come possano ogni anno presentare un percorso modificato e comunque sempre piacevole. Quest’anno è quello che mi è piaciuto di più, nonostante il primo pezzo a piedi, ma la causa è del terreno reso scivoloso da una inopportuna pioggia notturna. Senza paragoni il gadget e i premi a sorteggio!! Un po’ di confusione con le classifiche degli under 14 e under 18. Purtroppo anche in questa corsa, i soliti “furbi” hanno causato notevoli malumori fra i concorrenti che hanno visto di persona altri ritirarsi e poi ritrovarli in classifica. È preoccupante questo “vizio dilagante”, specie se consumato fra i giovani. Certo non è così che si faranno onore. Ma ripeto, non considero responsabili gli organizzatori (in questo caso Team 53.3), però il gruppo di chi protesta sta considerevolmente aumentando.