7. NOR IRON BARS A CAGE (scritto da Alex Gansa, Howard Gordon, Ron Perlman)

Trasmesso in Italia col titolo: Malato d'amore


Riassunto:

A Catherine viene proposto un avanzamento e un lavoro di maggiore responsabilità. Incerta se accettare, perché significherebbe lasciare New York e Vincent, va a chiedergli consiglio e Vincent la spinge a seguire la sua strada, nascondendole il suo strazio. Forse meno vigile per il tormento, viene drogato, catturato e imprigionato da un naturalista e un suo allievo. Padre avvisa della sua scomparsa Catherine, che rimanda la partenza e casualmente legge su un giornale che un'anziana signora avrebbe visto catturare un mostro. Questa le dà le indicazioni per indagare e risalire allo studioso, il quale è combattuto sulla natura di Vincent e non sa se lasciarlo andare, mentre l'allievo, che non vuole rinunciare alla fama che potrebbe dare la scoperta di Vincent, elimina il professore e minaccia Catherine, ma si avvicina troppo alla gabbia di Vincent che lo uccide. Nei tunnel, infine, quando tutto è passato, Catherine con le parole del sonetto Desideria di Wordsworth dice a Vincent di aver capito che non le è possibile lasciarlo.

 

Riferimenti letterari

- To Althea, From Prison (Ad Althea, dalla Prigione) di Richard Lovelace (vedi versione completa)

Il titolo è un verso dell'ultima strofa della poesia:

Stone walls do not a prison make,
Nor iron bars a cage;
Minds innocent and quiet take
That for an hermitage
If I have freedom in my love,
And in my soul am free,
Angels alone that soar above
Enjoy such liberty.

Le mura di pietra non fanno una prigione,
né le sbarre di ferro una gabbia:
le menti innocenti e tranquille prendono
queste cose per un eremo.
Se ho la libertà di amare,
e sono libero nell'anima,
solo gli angeli che si librano lassù
godono di una simile libertà
(traduzione letterale)

- Romeo and Juliet (Romeo e Giulietta, atto II scena II), di William Shakespeare

Sfogliando il libro dei sonetti di Shakespeare che le ha dato Vincent, Catherine ne legge la dedica, tratta da Romeo and Juliet (Romeo e Giulietta, atto II scena II):

With love's light wings did I o'erperch these walls;
for stony limits cannot hold love out.

(Con le ali leggere dell'amore ho superato queste mura;
poiché i limiti di pietra non possono tener fuori l'amore)

- The Merchant of Venice (Il mercante di Venezia, atto III scena I) di William Shakespeare

A Hughes, che vuole sapere che razza di individuo è, Vincent risponde alludendo al passo in cui il protagonista ebreo Shylock descrive se stesso… ma Hughes probabilmente non si accorge che quell'"animale" che egli esamina gli sta citando Shakespeare!

- Desideria (Surprised by joy) di William Wordsworth (vedi versione completa)

Al termine dell'episodio, Catherine nella camera di Vincent legge la seconda parte della poesia Desideria di William Wordsworth :

But how could I forget thee? Through what power
Even for the least division of an hour
Have I been so beguiled as to be blind
To my most grievous loss? That thought's return
Was the worst pang that sorrow ever bore
Save one, one only, when I stood forlorn,
Knowing my heart's best treasure was no more;
That neither present time nor years unborn
Could to my sight that heavenly face restore.

Ma come ti ho potuto dimenticare? Per qual potere,
anche per la più piccola frazione di un'ora
sono stato così sviato da essere cieco
alla mia perdita più dolorosa? Il ritorno di quel pensiero
è stata la pena peggiore che il dolore mai ha sopportato,
eccetto una, una sola, quando mi sono arrestato, perduto,
sapendo che il più grande tesoro del mio cuore non era più,
che né il tempo presente né gli anni a venire
potevano al mio sguardo quel viso celeste restituire.
(traduzione letterale)