17. DOWN TO A SUNLESS SEA (scritto da Don Balluck)

Trasmesso in Italia col titolo: Un rivale per Vincent


Riassunto:

Steven Brass, un tempo fidanzato di Catherine, si ripresenta e le chiede amicizia e conforto, facendole credere di essere in fin di vita. Dopo un sogno premonitore, Vincent cerca di metterla in guardia, ma Catherine lo crede solo geloso e si rifiuta, cadendo nella trappola di Steven che la imprigiona in una casa lontana da NY, preparata per lei in una follia possessiva. Catherine riesce a liberarsi e fugge attraverso il bosco che circonda la casa, inseguita da Steven che la raggiunge e la strangolerebbe se Vincent non arrivasse a salvarla ferendo gravemente Steven. Catherine chiederà poi perdono a Vincent per non avergli creduto e per i sentimenti meschini che gli aveva attribuito.


Riferimenti letterari:

- Kubla Khan di Samuel Taylor Coleridge (vedi la versione completa)

L'idea della casa isolata fra i boschi preparata per Catherine e il titolo dell'episodio fanno riferimento alla prima parte della poesia di Coleridge, che Vincent legge ai ragazzi dei tunnel radunati nella sua camera.

In Xanadu did Kubla Khan
A stately pleasure-dome decree:
Where Alph, the sacred river, ran
Through caverns measureless to man
Down to a sunless sea.
So twice five miles of fertile ground
With walls and towers were girdled round:
And there were gardens bright with sinuous rills,
Where blossomed many an incense-bearing tree;
And here were forests ancient as the hills,
Enfolding sunny spots of greenery.

A Xanadu Kubla Khan
creò un posto che era un vero paradiso.
Dove Alph, il grande fiume sacro correva
attraverso caverne che l'uomo non poteva misurare
fino a un mare senza sole.
Due volte cinque miglia di fertile terreno
erano cintate tutto attorno da mura e torri.
E c'erano giardini e rallegrati da fertili ruscelli,
dove crescevano molti alberi carichi di incenso;
e c'erano foreste antiche come le colline,
che circondavano assolati prati verdi.

- Remember di Christina Rossetti (vedi la versione completa)

Steven, parlando con Catherine della loro vita passata, cita l'ultima parte della poesia di C. Rossetti:

Better by far you should forget and smile
Than that you should remember and be sad.

Molto meglio dimenticare e sorridere
che ricordare ed essere tristi.