15. TEMPTATION (scritto da David Peckinpah)

Trasmesso in Italia col titolo: Il caso Taylor


Riassunto:


È passato un anno da quando Catherine è stata assalita. Il chirurgo che le controlla il viso è soddisfatto che le cicatrici siano tutte perfettamente guarite, tranne una, che lei, sorprendendo il medico, vuole tenere: non è un brutto ricordo da cancellare, è il ricordo del giorno in cui ha incontrato Vincent. Anche Vincent si prepara all'anniversario, scendendo nel fondo dei tunnel in cerca un regalo per Catherine: Narcissa gli ha parlato di una caverna di cristallo… Intanto Joe Maxwell, il capo di Catherine, viene avvicinato da Erica, un affascinante avvocato che lavora per il prestigioso studio legale che difende l'imputato di una causa a cui Joe sta lavorando. Su istruzione del suo capo, lo fa innamorare e lo tenta con un'offerta di lavoro presso il loro studio, che lo allontanerebbe dall'ufficio del procuratore distrettuale. Pur combattuto, Joe rifiuta e allora viene intrappolato con l'accusa di possesso di droga. Catherine affronta Erica, e questa, che è stata minacciata dal suo capo che teme che parli, le chiede aiuto. Inseguite da due uomini armati, sono salvate da Vincent. Joe è sollevato dall'accusa e può proseguire l'istruzione del processo. La sera dell'anniversario, sul balcone, Catherine e Vincent celebrano l'anno che entrambi considerano il più bello della loro vita, scambiandosi doni che rappresentano loro stessi: un pendente di cristallo che viene dal buio della più profonda caverna per Catherine, una rosa d'avorio che da bambina aiutava Catherine a vincere la paura per Vincent.

Riferimenti letterari:

- Lettere a un giovane poeta (lettera 12 agosto 1904) di Rainer M. Rilke.

Nella sua spedizione solitaria Vincent porta con sé il libro che Padre gli ha dato per tenergli compagnia, e ne legge un brano:

Come potremmo dimenticare quegli antichi miti che stanno all'origine di tutti i popoli, i miti dei draghi che nell'attimo estremo si tramutano in principesse? Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse, che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi. Forse tutto l'orrore non è in fondo altro che l'inerme, che ci chiede aiuto. E allora (…) non ti devi spaventare se davanti a te sorge una tristezza, grande quanto non ne hai mai vedute prima; se una inquietudine, come luce e ombra di nuvole, scivola sulle tue mani e su tutto il tuo agire. Devi pensare che qualcosa accade in te, che la vita non t'ha dimenticato, che ti tiene in mano e non ti lascerà cadere.