Paolo
Puppa,
ordinario di storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Venezia, è direttore del dipartimento delle arti e dello spettacolo. Ha insegnato in università straniere – Londra, Los Angeles, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles. E' redattore della rivista «Biblioteca teatrale». Collabora in qualità di critico a «Hystrio», «Sipario», «Ariel». Oltre a numerosi saggi si ricordano i volumi: Fantasmi contro giganti, Patron-Bologna 1978 (vincitore dei premi I.D.I. e Pirandello nel 1980); Il teatro di Dario Fo, Marsilio-Venezia 1978; Eroi e massa, Patron-Bologna1979; Il salotto di notte, Multimmagine-Torino1980; La figlia di Ibsen, Patron-Bologna 1982; La morte in scena-Rosso di San Secondo, Guida-Napoli 1986; Dalle parti di Pirandello, Bulzoni-Roma 1987; Saturno in laguna, Corbo e Fiore-Venezia 1987 (vincitore del premio Enna-Savarese opera prima); Itinerari nella drammaturgia del Novecento in Il Novecento II°, Garzanti-Milano 1987; Teatro e spettacolo nel secondo novecento, Laterza-Bari 1990; Glauco di Morselli, Pacini-Lucca 1992; La parola alta sul teatro di Pirandello e D'Annunzio, Laterza-Bari 1993; Teatro e arti figurative (a cura di), La corte ospitale-Reggio Emilia 1994; Luigi Squarzina:passione e ragione del teatro (a cura di), Bulzoni-Roma 1994. Nel '93 ha curato l'edizione Garzanti-Milano del trittico pirandelliano Così è (se vi pare), Il giuoco delle parti e Come tu mi vuoi. Nel ’99, Parola di scena, Bulzoni-Roma. Sta dirigendo, in qualità di coeditor, per la Cambridge University Press The History of the Italian Theatre, e per l’University di Princeton Encyclopedia of the Italian Literature. Collabora, in qualità di dramaturg e di consulente, a messinscene sul repertorio classico e moderno, con attori e registi autorevoli. Come autore drammatico ha scritto, tra molto altro, La collina di Euridice (vincitrice del premio Pirandello 1996, al debutto a cura dello Stabile veneto nell'aprile '98; in versione americana, Eurydice's Hill, edita assieme a Le parole al buio in Legas-Toronto 1998); Penelope, tratto dalle Heroides di Ovidio (per Albertazzi e il festival di Taormina '97); Minotauro '98 (vincitore del premio-selezione Monte Vibio Castello, tradotto in inglese ed edito in «Plays International» nel dicembre ‘99); Morbi '99, dodici miti a fine millennio (affidati prima alla voce di grandi interpreti, quindi usciti presso Sellerio 2000 col titolo Famiglie di notte). Così sono usciti pure gli altri monologhi relativi a Venire, a Venezia (Bompiani 2002), al debutto nella rassegna di drammaturgia al Filodrammatici di Milano (ottobre 2000). Ha scritto anche I gioiosi, parodia sulla chattomania elettronica a luce rossa, e Vacanze, sul mondo accademico. Di recente ha iniziato una terza serie di monologhi, legati alla tradizione biblica, tra cui Salomè contro la guerra in Afganistan (attualmente finalista al premio Napoli Drammaturgia In Festival), e Gerusalemme-Tre donne per un Dio solo contro la guerra israeliana-palestinese (in scena a Palermo, agosto 2002, con C. Vertova e regia di A. Piccardi). Nel 2003, per l’editore Fiore, esce la raccolta teatrale Angeli ed acque (cinque commedie veneziane), per Helvetia il monologo Svevo a Venezia | ||
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