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: Amelia Rosselli, Documento (1966-1973), Garzanti, Milano 19760407
INDICE
proprio primaNon porto il formaggio con meSolo perché
Insonnia
Senza vincere
a Renato
Vorrei donartiOssigeno nelle mie tende,Pietre tese nel bosco;Con la malattia in boccaUno strepitare sveltoHo sognato visite di parentiLa notte era una splendida canna di giunco
a Shubert
Innesto nel vivereQuesto trovare la viaSolo i fatti,La vaccinazione, quel mio scrivereAccorgendosi di meVedevo nell'ora più oscuraCompianto paradiso:Ho visto il cieloSe mai nella mia mente disperazioneFiglia di un amoreConcatenazione di cause:Quanti campi che come spugnaQuanti rami hanno gli olivetiSeii nel mio petto,Perdona le colpeÈ veleno forzarsiLa severa vita dei giustiziatiIninterrotta la mano guidaCerchi una giustizia:Quale azione scegliere,Finché non diventa vanitàMolle riverberoPsicologicamente inadempienteL'amore che ci divideProntezza di riflessi:Amore blu e verdeMentre mi avvicinaiUn orrore di bombeNelle cene distillateI fiori vengono in donoProvenienza di Caotchuc
Il sole a scatticon la terra che sembra tremareun blu che non è nemmeno bluFili programmatiQuante stelle fitte
Dialogo con i Morti
Hanno trovato stracci bianchiUn mare bluLibertà di perdersi nel rotto calloContare i prigionieri:Tu non eri prontaVento d'OrienteHo sognato libidiniLa tua buia fronteIn un incontro stancoHo distinto tra la vostra morte e la mia;Una solitudine quadrata,Rimai, verso una prodaFiancheggiando il vuoto alberoE ho visto che sollevandomi di pesoDelirai, imperfetta,Notte, labirinto sorteggiatoPini hanno mare accantoAh come i merli tacciono!Vento che ha viscide tracceTende rivoluzionarieFiori denudatiCavalli consistentiEd hanno soffici mantiCondurre con sé gli impiegatil'inaccettabile realtàHanno fuso l'ordignoVieneUna tua facciaquesto è il mare oggiAnche lui ha impiccato la rivoluzioneHo venti giorniQuello scorrere primarioIl fuoco s'arrampicaIl freddo fa pauraVerde ramo infusonon deve cadere
Neve
Mille, piccoli oggetti
Collasso
Mi immischiai di nuovoCredete di poter amarmi?È una suoneria costante;Forte nella sua tubercolositàL'immaginazione torturataIn un acamera d'albergo,Questo giocoQuesto odio nelle facce
Lettera
Fermi a un destinoAscoltaConversazioni molto sfaticateSiamo nella verde ombraUn foglio verde o arancionementre con la testa in fiammeUccelli gradevoli sui tettiConnati di libertàGelosa dello spazio che ti contieneMio angelo, io non seppi maiLo sdrucciolo cuoreSenza di teSterco di animaleVittoriosi d'un nulla sul nullaPuntando le dita sul terriccioFosse stato più facileÈ fiamma di volontàLa tua faccia indelebile sulla cartaNon questo supplizioIl portanome di questa lettera bizzarraLa passione mi divorò giustamentePropongo un incontro col teschio,Una volta raggiunto lo scopoStona la vitai canali linfaticiAlibi a forma di ventaglio
Campagnano Paese
Ho distolto ogni luceGenuine genuflessioniRiposo il capoNessunoNella sola immaginazionequel mattino dopoCosì nel furore lanciatissimaC'è come un dolore nella stanza,Nuvoli a ritroso,Nel selciato uguale
Sciopero generale 1969
Rosa ripulitaLe tue mani biancheFiumi in lacrimeLe sterilizzazioni della realtàSortono gli angioliDei traditoriCome se sapessiSenza un goccioSe hai da nutrire il tuo sangueMoristi anche tu;I vostri squisiti confetti consolano,Ho lasciato in giro la gente:Il perchè delle bufere:In questo deserto dell'animaTento un mercato -Il dialogoIl tuo biondo cenereÈ amore semplice,Se sinistramente,i giovani, le loro roseCollare di sostegnoCome le pietreSupporsi interamente distrutti,Non è vero che correndo
per Gianfranco
Soffiava la famecolle di limone:
Il Cristo (Pasqua 1971)
Parole pacificheFacile fareHo nella stella nera del mio destinoContinenza europea,Non resisti a quest'invernonel nordicosapersi molto vicini
Neve 1973
E nell'acquedottoCorruzione nel giornale