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PREFAZIONE

Ci stai mercoledì? Oppure, ci stai sabato? Avete capito a che cosa mi riferisco: alle nostre partite di calcetto che con molta fatica si organizzano da settembre a giugno, circa.
Perché ne parlo. Ne parlo intanto perché è finita la scuola e per me dovrebbero cominciare le vacanze, come per tutti i professori d'Italia, e, dunque, posso dedicarmi senza sensi di colpa a scrivere queste quattro cazzate che propongo alla vostra attenzione.
Poi, perché è comunque tempo di vacanza, come dicono le agenzie turistiche, un po' per tutti e in vacanza, si sa, sono tutti più disponibili a leggere ogni sorta di cose, dal quotidiano al fumetto, dall'Espresso, ad Avvenimenti, mentre prima ci si limitava a guardare le videocassette pornografiche allegate o ad ascoltare i C.D. (con tutti gli scombussolamenti ormonali conseguenti - e non vi sto parlando solo di Mauro la maschera o Müch Maur che dir si voglia, o di Grinzane Maùr, o di El Grinza, comunque vogliamo chiamare quell'uomo il cui arnese, per dimensioni e capacità di crescita nel tempo, è paragonabile solo alle formazioni calcaree delle grotte di Stiffe).

Ma le ragioni che mi spingono a scrivere sono molte altre e proverò, in questa prefazione più lunga dell'intera opera, a dirvele tutte: dunque siate pazienti e resistenti all'usura.

I) Nessuno di noi sa quanto dovrà campare - e perciò neanch'io - e allora mi è sembrato giusto lasciare, in ogni caso, una testimonianza scritta (quella orale so che si tramanderebbe comunque, di padre in figlio; di quella anale, non saprei che dire) di quello che accade settimanalmente da un po' di tempo, a noi indomiti quarantenni.

II) Inoltre è risaputo che ogni popolo di eroi ha il proprio cantore, colui che - modestia a parte - è in grado di trasformare in poesia la banalità di ogni giorno: e il sottoscritto si è sentito investito di questa responsabilità.

III) Ancora, questo scritto vuol essere un ringraziamento soprattutto a Berardo, per tutte le partite che bene o male (e devo dire, per dovere di cronaca, più male che bene) è riuscito suo malgrado a organizzare: mi sono accorto di cosa vuol dire riunire un numero, sempre incerto fino all'ultimo istante, di individui recalcitranti, renitenti, instabili nella psiche oltre che sulle gambe, alla stessa ora allo stesso posto per divertirsi e fare un po' di sano movimento.

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