Ecco che cosa ha inviato Ilario, uno dei nostri migliori scrittori, di cui sono già stati pubblicati importanti e bellissimi "pezzi" in diverse occasioni (vedi per esempio la seconda edizione di quelli che vengono) e di cui si attende da anni una pubblicazione autonoma e ormai bella che sputtanata.
Esattamente a questo proposito, avevo chiesto a Ilario di inserire nella sua prossima opera "prima" un mio pezzo che mi pareva, modestia a parte, meritare quell'onore. Incredibile a dirsi, Ilario s'è mostrato molto restio a farlo, accampando, come fanno spesso gli editori verso gli autori sgraditi perché scomodi, scuse di vario genere: "Sai, non c'è abbastanza spazio...il pezzo non mi pare così interessante...ho già cominciato la stampa...ecc."
La verità è molto più semplice e al tempo stesso scabrosa: in quel pezzo si parlava - giustamente - male proprio di Ilario!
Ah, cari lettori, quando - e quanto - opera la censura! Ma non vi preoccupate, allorché il grande Tottone pubblicherà la sua operà vi allegherò clandestinamente anche il mio racconto.
Ma di questo avremo modi di riparlare a lungo.
Per adesso, leggete la seguente originalissima rivisitazione fatta da Ilario di "Natale in casa Cupiello", tenedo conto delle allusioni alla nostra diatriba personale.
From: Ilario Tottone ilario@genesi.it
Date: Fri, 17 Nov 2000
Gigi (rivolgendosi a Ilario): Nu mumento perché nun vo mettere pure la
storia mia? Ilario: Non posso. Gigi: Perché non puoi? Ilario: Perché non posso. Non c'è lo spazio. Gigi: Tu tieni in mano nu foglio 'e carta che è una SILOCA, non c'è lo spazio?
M'he 'a mettere pure a me. Guaglio' mietteme pure a me, si no
stasera ce ntussecammo Natale.
Tu a capa mia nun'a cunusce… Sanghe
d''a marina.
Mietteme dint' 'a nota, si no t'appizzo 'a forchetta ncapa. Ilario: Gigì, ma tu faie overamente? Gigi: Faccio overamente! Ilario: Ma come faccio?
(Liberamente tratto da "Natale in casa Cupiello")
Ilario