Gabriele D.P. Meglio noto come Fra Gabriele da Cassino o "il frate".
Il nomignolo gli deriva da una certa frequentazione della zona di Cassino dove ha avuto modo di far conoscere il proprio credo calcistico: il randello errante. Roba da orazioni.
E' praticamente l'unico giocatore che riconosci senza vederlo: si sente dal tipico scalpiccio provocato dei sandali che indossa al posto delle scarpette.
Difensore arcigno e generoso, cresciuto all'ombra della torre du lu Ddom', si è formato alla scuola del Castello Teramo e ha perfezionato lo stile sui campi in erba delle Marche dove lo stanno ancora cercando.
Nonostante il suo fisico asciutto, le legnate che assesta non ne aiuteranno il processo di beatificazione. Ma si sa, la legna secca rende di più.
Il frate inoltre è l'unico che riesce a lanciare la palla a se stesso per concludere l'azione, tanto è il furore agonistico o fuoco sacro che arde in lui. A proposito di fuoco: si è già fatto apprezzare come dispensatore di arrosticini torricellesi. Il pesce però, per lui, vale sempre 10.
Protagonista anche negli spogliatoi, il frate, con il suo aplomb da nobile d'altri tempi, ama ristorarsi con delicati croissant e fresche banane.
Altro che cazzo!