Più teramano del santo patrono omonimo, era noto in gioventù per l’invidiatissimo
campetto di basket nel cortile di casa. Gianni, suo biografo ufficiale, sostiene di avergli insegnato i
rudimenti del calcio… e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Infortunato da lungo tempo, pratica una
durissima ginnastica con i mascellari, convinto così di tenersi in allenamento.
A causa dei ferri che
deve portare è stato ribattezzato “Robbcoppe”, ma il suo fascino presso le donne è cresciuto tanto
che Gianni gli impedisce di andarlo a trovare per timore della concorrenza.