A VOLTE
il mondo è una gabbia infernale.
A volte
si ha la chiave
Della propria sofferenza.
A volte
il dolore è troppo forte
E tu troppo debole.
A volte
il vuoto riempie la tua stanza
E il silenzio invade la tua testa.
In questi momenti,
faccia a faccia con il tuo ostacolo,
guardalo negli occhi,
sorridigli
e sbattilo a terra.
APOCALISSE
Un rombo di tuono
Lo annuncia.
Sta arrivando.
Sfreccia un lampo trionfante
All’orizzonte.
Me lo sento.
La pioggia
risciacqua il sangue
dalle aride colline.
Eccola. La fine.
Le anime dannate
Marciano spavalde
Sui corpi ancora ansimanti.
Si fermano davanti al fiume scarlatto.
Una luce smeraldo
Avvolge il mondo defunto.
Rinasce.
CUORE E OCEANO
Il tuo cuore
E’ come l’oceano.
Impetuoso,
Burrascoso,
Calmo,
Pacato.
E l’acqua dell’oceano
È come il mio amore
Nel tuo cuore.
DEDICATA A MIA NONNA
Era il nostro compleanno.
Mio e di mia nonna.
Qualcuno le regalò un sacchetto di semi.
Me ne regalò uno,
Avevo 8 anni.
Curammo insieme quel seme
N’è cresciuto
Uno stupendo fiore.
Passavo il tempo a guardarlo
Un giorno cadde un petalo
E poi…
Il fiore svanì.
E anche mia nonna.
DESIDERIO
Lasciami annegare
Nel mare della follia.
Liberami da questa gabbia
Idilliaca falsa illusione
Di pace e perfezione.
Fammi volare nell’immenso
Spazio innocente
Dove bivi non
Esistono.
Spogliami da questa
Maschera incarnata
Che gli altri
M’hanno stampato addosso.
Arma la mia anima di spine e veleno.
ED ORA
cendo dal treno
Ti cerco tra la folla urlante
E tutto si ferma in un’immagine
Quando ti vedo.
È questo il ricordo che ho di te.
Ora corro con il mio destriero
Lungo le praterie dell’amore
Guardo il cielo
Il tempo passa
Ed io lotto nella speranza
Di sognarti stanotte.
Nel corpo ho ancora
Il fantasma di quel pezzo di metallo
Quel metallo,
fratello del tuo assassino.
Ora sono sdraiata sul prato della malinconia,
quanto tempo passato a fissare
il cielo,
lottando nella speranza
di vederti stanotte.
Cammino per le vie della città
Piene di cuori che battono,
ma sono sola.
Ed ora siedo accanto alla tua tomba,
un mazzo di rose stretto in mano,
le spine trafiggono la mia pelle,
il mio sangue macchia il tuo nome,
come il tuo sangue ha macchiato me.
NELLE NOTTI DI LUNA PIENA
Quando tramonta il sole
E la luna inizia a splendere in cielo,
le mie paure si animano,
prendono vita
e io non so più chi sono.
Le stelle danzano
Al ritmo del mio battito.
Le foglie sussultano
Ad ogni mio pensiero.
Il silenzio assoluto si spezza
Un raggelante urlo esplode.
Per quanto mi disgusti
Il male che commetto
Sono incapace di placare me stessa.
LA FENICE
Vecchia e stanca
si prepara la Fenice
Il bruciante caldo
si espande nella gelida aria
Si innalzano
gli accecanti colori delle fiamme
E tutto si spegne
piano piano
silenziosamente
lasciando solo un mucchietto di cenere
Ma qualcosa si muove
Al suo interno
È un piccolo uccellino implume
È il mio spirito
che affonda e si rialza
pronto ad ardere ancora come
la Fenice
NON LASCIARE CHE QUALCUNO SPEZZI I TUOI SOGNI
Non lasciare che qualcuno
Spezzi i tuoi sogni,
Tienili chiusi nel tuo cuore
E lasciali crescere.
Non lasciare che qualcuno
Li porti via,
Lotta con tutto te stesso
E mettili al sicuro.
Non lasciare che qualcuno
Li offenda,
Risalta i loro valori
Che in te diventano ideali.
Non lasciare che qualcuno
Li bruci,
Rimanda indietro la fiamma
In modo che si ribelli
Contro chi l’ha creata.
Solo così puoi sperare
Che i tuoi sogni s’avverino
E che il mondo li rispetti,
Trasformandoli in realtà.
Poi nessuno potrà spezzarli
Perché saranno morti…
Ma eterni.
SENSAZIONI
Ti sei mai sentito appeso al mondo con un filo?
Non hai mai avuto paura che questo filo si spezzasse?
Che il mondo ti cadesse addosso?
Tutti almeno una volta si sono sentiti così.
Il mio filo si è spezzato
Ma il mondo non è caduto
Perché c’era il mio eroe a sorreggerlo per me.
OCCHI DI BIMBO
Era mattina.
Un bimbo passeggiava
Per le strade della sua città
Sognando di diventare grande.
E poi…
Fuoco di guerra,
sangue d’innocenza,
attimi d’inferno
su questo mondo disperso
videro gli occhi ingenui
di quel bambino
prima di spegnersi
sotto l’odio inutile
di chi grande lo è già diventato.
VOGLIO LA PIOGGIA
Voglio la pioggia
Così che le mie lacrime
Si confondano con essa.
Voglio che i tuoni
Si scarichino con le mie urla.
Voglio i lampi
Che illuminano la rabbia nei miei occhi.
Voglio i fulmini
Che ricordino la collera
Che vive in me.
Il temporale è come la mia ira,
I tuoni le mie urla,
I fulmini le mie maledizioni,
I lampi il mio fuoco,
La pioggia le mie lacrime.