La Storia del Quartiere Scossicci del Sole

 

 

Il Quartiere  Scossici  e stato teatro di molti eventi storici ,dalle prime documentazioni ad oggi ricordiamo alcuni  passaggi  che hanno caratterizzato la nascita del  nostro territorio.

 

La tenuta   degli  “scossici   de   muscione” (il termine recanatese  indica  terreni  boscosi  dissodati  e  messi a cultura =terre

scosse ) fu disboscata nei primi decenni dai recanatesi nel xv secolo - i lavori terminarono certamente tra il 1435 e il 1440 fu allora che il Comune emanò un bando per concedere quei terreni a chi volesse coltivarli. I lavori furono imponenti si pensi che nel 1405 il corso del musone era stato deviato a Nord e fatto defluire nell'Aspio (prima sfociava poco a Nord dell'area Montecatini) -poi tutta la zona era stata liberata da boschi e paludi che lo rendevano stabilmente malarico. Gli uomini che eseguirono quei grandi lavori furono forse immigrati slavi ma più probabilmente si tratta di gente reperita sul posto, nelle campagne Recanatesi   oppure Loretane oppure  ancora tra i primi abitanti del castello del Porto - ma siamo nel campo delle ipotesi.

Verso la metà del 600, il Comune di Recanati oberato di debiti, decise di vendere la tenuta degli scossici, che dalla metà del 400 era stata trasformata, da zona boschiva e paludosa, in zona molto fertile con terreni messi a cultura e anche a pascolo ( nei pressi della spiaggia).

Nel 1659 fu emanato il bando al quale rispose solo la Santa Casa di Loreto.

La faccenda non piacque molto  al Comune di Recanati che tentò  di ritirare il bando, ma il Governo  Pontificio non lo permise.

Una volta avvenuta la vendita per 110 o 120 scudi cominciarono le contestazioni della Santa Casa, che oppose molti argomenti e cavilli nel tentativo di pagare molto meno della cifra pattuita. La faccenda si trascinò fino alla fine del 700 quando fu lasciato cadere dal Comune di  Recanati che si rese conto di non essere in grado di ottenere soddisfazioni per via del rapporto da sempre preferenziale tra la Santa Casa e la Santa Sede , in definitiva il comune di Recanati, dopo il pagamento delle prime due o tre rate , non incassò più un soldo.

Nella 1831 il colera che seminò migliaia di morti in Europa, sfiorò appena il territorio di Recanati unico caso sospetto, a Scossici, in casa del colono Poltroni senza nessuna conseguenza. Nel 1854 il 23 settembre il colera si manifestò a Scossici nella casa del  colono Filippo Goffo, infuriò fino al novembre successivo provocando, nel Porto e nella campagna 126 vittime, un rigurgito della epidemie si ebbe nel luglio 1855 e uccise altre 21 persone.

Nel 1866 viene presentato al consiglio comunale di Loreto una istanza di qualche decina di coloni di Scossici (quasi tutti) per disaggregare gli Scossici da Recanati ed inserirli nel

 comune di Loreto.

Si oppone con forza il comune di Recanati, che riesce a sventare la manovra ardita, probabilmente in ambienti coreani. A Loreto, infatti, mancano da sempre (come manca ancora oggi ) uno sbocco diretto al mare. Dopo diversi mesi di giochi politici che videro coinvolti i consiglieri provinciali di Ancona e Macerata, il governo respinse la richiesta. Per fortuna. Infatti, quando Porto Recanati chiese di diventare autonomo, perché la richiesta sarebbe stata interamente bocciata se non si fosse disposto di un sufficiente territorio di campagna, come richiedeva la legge provinciale e comunale della 1865.

Nel 1907 inizia la produzione di concimi chimici della soceta’ COLLA E CONCIMI società anonima marchigiana con capitale di  1.200.000 Lire . Presidenti ing. e Eduardo Almagia’ consigliere delegato l'avvocato Vito Terni, direttore tecnico Emilio Randi .Il progetto  nel 1904 e’ realizzato dall'Ingegnere livornese  Giuseppe moro lo stesso che progettò lo stabilimento del cementificio.

Dai circa 50 operai all'inizio le maestranze crebbero fino ad un centinaio nel 1920 quando la fabbrica fu assorbita dalla Montecatini (poi Montedison anni 60) per due volte all'anno  il personale dipendente aumentava di 50/60 unità per via delle “spedizioni” del perfosfato prodotto, in quei giorni il paese  era invaso da carri e birocci, poi da camion dei vettori  che portavano il perfosfato nelle località delle Marche ,dell’Umbria e dell’Abruzzo .Lo stabilmente viene chiuso nel settembre del 1971 a causa del processo di ristrutturazione della  Montedison che abbandonò la produzione di concimi chimici.

Tra il 1893 e il 1910  il Comune di Porto Recanati dotò alcune parti del territorio di edifici scolastici, quindi anche a Scossici, per l'anno scolastico 1900 1901 frequentarono la pubblica classe  26 bambini/e . Nel 1910 il maestro Virginio Pascucci ( 68 anni di Corridonia) retrocesse un suo alunno dalla seconda alla prima per “…..assoluta incapacità” come succedeva in paese anche a Scossici le scuole si vuotano con l'avvenire della buona  stagione ragazzini e  ragazzine erano chiamati ad aiutare i genitori in campagna e in casa.

Il campo di aviazione Luigi Ulivi fu approntato a cavallo degli anni 20 e 30 forse per l'interessamento di Vincenzo Tabocchini, ufficiale pilota, che raggiunse in seguito, subito dopo la seconda guerra mondiale il grado di generale di brigata . Il 25 agosto 1944 accompagnato dal generale comandante dell'ottava armata britannica  Harold Alexander sbarca nel piccolo campo Winston Churchill che va ad ispezionare le truppe.

Nel 1928 dalla rilevazione ordinaria del podestà avvocato Antonio Fabbri in data 23 settembre esistevano le seguenti vie:

Strada Litorale: Dal centro verso il ponte di legno sul musone costruita tra il 1924 e il 1928 per comunicare con Sirolo Numana lunghezza 4050 m.

Strada della Simia  e Cavalleresca :Dalla strada del campo di Allocco porta alle scuole rurali  a al passaggio a livello al confine con Loreto.

Strada detta del campo di Allocco : Dalla litorale taglia la strada di mezzo (strada della Simia) raggiunge la vicina strada detta degli Arenieri sulla confine provinciale.

Strada della Barcaccia -Parte del campo di Allocco e arriva al campo di aviazione.

Nel 1928 il ponte di legno sul fiume Musone risulta gravemente danneggiato e non fu più possibile attraversarlo con carichi pesanti. Nel 1933 il Comune di Porto Recanati e Numana incaricarono l'ingegnere Americo Staffolani di progettare un ponte in muratura,ma visto il costo troppo alto  si decide di rafforzare il ponte di legno almeno per il transito dei “veicoli da turismo” i lavori tra ritardi e inciampi burocratici  terminarono solo nel 1937. Il ponte in muratura fu realizzato  dopo la guerra.

Luogo di grande valenza religiosa è quello della Banderuola, dove nel 1294 sosta per la prima volta la "Santa Casa della Madonna" nella sua traslazione in Italia.
Secondo la tradizione, caduta la Terra Santa in mano ai mussulmani, la Casa sarebbe stata sollevata e trasportata miracolosamente dagli Angeli, dapprima a Tersatto, in Illiria, e poi sull'altra sponda del mare Adriatico, in località Scossicci. In realtà, gli studiosi attribuiscono questa leggenda ai racconti popolari, avendo attestato, invece, che le sante pietre sono state trasportate per iniziativa della famiglia bizantina Angeli.
In ricordo e per devozione, vi venne costruita, nel XVI sec., una piccola chiesa, molto semplice, dedicata alla Madonna di Loreto e da allora, in questo luogo viene conservato il culto mariano.

La Chiesa attuale fu fatta costruire dal Vescovo di Loreto Gaetano Malchiodi nel 1939 ,si ricorda anche diversi progetti per costruire sul posto un santuario che non andarono a buon fine ,nel 1844 l'architetto Pietro Pasquali ,nel 1860 l'architetto Andrea Busiri,nel 1894 l'architetto Giuseppe Sacconi ,da  ricordare che Sacconi è lo stesso che ha realizzato il Vittoriano.  
Il nome Banderuola, e’dato alla contrada per via della bandiera esposta ad indicare ai marinai, pescatori e viandanti questo luogo sacro.

 

 

Tra i personaggi famosi Purtroppo ancora oggi viene dimenticato Il Vescovo Torregiani che nasce a Scossici il 20 /05 /1830 nel 1847 entra nell'ordine dei Cappuccini celebra la prima messa nel 1853 poi va  missionario in Inghilterra nel Galles.Nel 1879 Leone XIII  lo consacra Vescovo destinandolo alle diocesi di Armidale in Australia dove c'erano circa 20.000 cattolici nella notte di Natale del 1884 uno squilibrato di nome Hugo Cafferty gli sparò contro alcuni colpi di pistola ,mancandolo .

Mori il 28 gennaio del 1904 ed è sepolto ad Amintore lasciò il ricordo di un pastore d'anime dinamico rigoroso e molto colto.

Arrivando ai giorni nostri nel 1996 esattamente il 28 luglio con la presenza del Sindaco Giuseppe Giampaoli e del primo presidente del Quartire  Marone Perugini viene inaugurato la nascita del Comitato di Quartiere per dare vita ad iniziative sociale.

 

Ringrazio il Centro studi di Porto Recanati ed in particolare il prof. Lino Palanca per l’aiuto che ci ha dato nella ricostruzione della storia del Quartiere.

                                                                                                             

                                                                                                                Claudio Romagnoli.