Introduzione
L’azienda che decide
di applicare la UNI EN ISO 9001 , la norma volontaria che fissa i
requisiti dei sistemi di gestione per la qualità , si trova a dover interpretare una serie di
prescrizioni generali e a conformare a esse le proprie attività ed i
propri processi produttivi.
È uno sforzo che dovrebbe portare tutta
l’organizzazione a ripensare al proprio modo di operare, con particolare
riferimento alle attività e ai processi che aggiungono valore a prodotti e
servizi erogati dall’impresa e che soddisfano i requisiti dei clienti e
delle norme cogenti.
Nell’analizzare le prescrizioni normative, è
necessario non limitarsi alla mera conformità, ovvero al come applicare i
singoli requisiti, ma riflettere anche sul perché essi vanno
adottati. Solamente in tal modo si possono conseguire i benefici di una
maggiore efficacia e un effettivo miglioramento delle attività
svolte.
L’efficace adozione della norma ISO 9001 presuppone
anche l’impiego, da parte della direzione aziendale, degli 8 principi di
gestione per la qualità .
Nel seguente articolo, si cercherà di
analizzare il requisito della ISO 9001 che chiede all’azienda di
monitorare la soddisfazione del cliente (punto 8.2.1 della norma), ovvero
la sua percezione su quanto siano stati soddisfatti i propri requisiti,
anche alla luce di alcuni dei principi di gestione per la qualità (vedi
box).
L’approccio per processi
La norma ISO 9001 chiede all’azienda di
identificare i propri processi, definiti come “un
insieme di attività […] che trasformano elementi in entrata in elementi in
uscita ”.
Ciò che rende importante ed efficace
l’approccio per processi e lo fa diventare un potente strumento per la
gestione dell’azienda, è che esso costringe a pensare in termini di
clienti e loro esigenze (Hammer 2001). Quando si analizza un processo
aziendale, bisogna allora chiedersi, prima di tutto, chi riceverà gli
elementi in uscita da questo processo, chi ne beneficerà e quali risultati
ci si attende. Secondo Juran (1992), le prime fasi della pianificazione di
un processo iniziano proprio stabilendo quali sono gli obiettivi del
processo, chi è il cliente a cui è rivolto e quali sono le sue
esigenze.
Il requisito della norma ISO 9001 che prevede un monitoraggio
delle informazioni riguardanti la soddisfazione del cliente, ossia la
conoscenza della misura in cui i requisiti del cliente stesso sono stati
soddisfatti, può essere affrontato come un processo, come peraltro
suggerisce la complementare norma ISO 9004 e a tal proposito si
ricorda quanto scritto da Deming (1986), secondo il quale le ricerche di
mercato andrebbero viste come un processo di comunicazione tra il
produttore e il consumatore . Secondo Hoyle (2001), infine, la norma parla
specificamente di monitoraggio e non di misurazione della soddisfazione,
proprio per rimarcare che l’azienda deve attuare tale processo in maniera
sistematica, periodicamente o in modo continuo, più che come una
misurazione episodica .
Nello stabilire un processo di monitoraggio
della soddisfazione del cliente, occorre dunque iniziare chiedendosi chi
sono i destinatari delle informazioni generate e quali sono le loro
esigenze. In questo caso, gli elementi in uscita da tale processo, sono
costituiti da informazioni dirette all’interno dell’organizzazione, verso
i cosiddetti clienti interni (Ishikawa 1992).
L’approccio sistemico alla gestione
La norma ISO 9001 sui sistemi di gestione per
la qualità prevede anche un approccio sistemico alla gestione, secondo il
quale i risultati dei singoli processi non possono essere fine a sé
stessi, ma dovrebbero essere diretti al perseguimento degli obiettivi
generali dell’organizzazione. Per questo è importante capire come i
processi sono collegati e interdipendenti tra loro e come possano essere
armonizzati, allo scopo di conseguire gli obiettivi dell’intera
organizzazione.
Tra i primi requisiti della norma ISO 9001 c’e’ appunto
quello di identificare le interazioni tra i processi: significa in
sostanza, per ogni processo aziendale, identificare da quali altri esso
riceve gli elementi in entrata e verso quali sono destinati i suoi
elementi in uscita.
In questa ricerca delle interazioni, si è
facilitati dalla struttura particolare della norma, che lega tra loro i
diversi processi secondo un modello ben preciso.
Partendo dal
requisito espresso al punto 8.2.1 della norma ISO 9001, che chiede di
monitorare in che misura le esigenze e le aspettative dei clienti sono
state soddisfatte, e stabilito che tale monitoraggio è un processo che
porta a produrre informazioni, si possono quindi individuare i processi a
valle che possono utilizzare le informazioni raccolte dal monitoraggio.
Percorrendo i diversi punti della norma ISO 9001 si possono rintracciare,
in particolare, altri due processi in sequenza, con i quali il processo di
monitoraggio della soddisfazione del cliente può interagire: l’analisi dei
dati (punto 8.4) ed il riesame da parte della direzione (punto 5.6) (vedi
figura).
L’analisi dei dati
Il punto 8.4 della norma ISO 9001 prevede
un’analisi dei dati allo scopo, tra l’altro, di fornire informazioni
riguardanti la soddisfazione del cliente.
Deming (1986) ha scritto che
le ricerche di mercato si possono impiegare per studiare problemi di
diverso tipo: enumerativi (ad esempio la determinazione delle quote di
mercato per tipo di consumatore), che hanno lo scopo di produrre
statistiche, quantificare e prendere atto della situazione esistente e
analitici, quali ad esempio scoprire perché il cliente è insoddisfatto
oppure ottenere informazioni per prevedere il comportamento del
consumatore al modificarsi del prodotto.
Lo studio di tipo analitico, a
differenza di quello enumerativo, è finalizzato alla scoperta delle cause
di determinati fenomeni, per consentire di pianificare le attività di
miglioramento delle produzioni future.
Il requisito dell’analisi dei
dati, previsto dal punto 8.4 della norma ISO 9001, prevede che tale
processo sia finalizzato sia a dimostrare che il sistema di gestione per
la qualità è adeguato ed efficace, vale a dire è in grado di conseguire
gli obiettivi stabiliti dell’organizzazione (approccio enumerativo) , sia
a valutare i processi a cui possono essere apportati miglioramenti
(approccio analitico). Juran e Godfrey (1999) consigliano, infatti, di
legare i risultati del monitoraggio della soddisfazione del cliente ai
singoli processi operativi (produzione, commercializzazione,
installazione, ecc.) e alle specifiche attività, mentre Conti (1992)
sottolinea la necessità di confrontare e correlare le misure correnti
attuate sui processi produttivi e sui prodotti ai risultati ottenuti dal
monitoraggio della soddisfazione dei clienti.
In sostanza è necessario
che l’analisi delle informazioni derivanti dal monitoraggio della
soddisfazione sui singoli requisiti del cliente porti all’identificazione
delle cause dei problemi e delle opportunità di miglioramento dei processi
di realizzazione del prodotto, dei processi di monitoraggio e misurazione
e delle caratteristiche dei prodotti offerti dall’azienda.
Il riesame del sistema di gestione
L’alta direzione dell’azienda, vale a dire le
persone che guidano e gestiscono l’azienda, dovrebbe condurre periodici
riesami del sistema di gestione per la qualità, allo scopo di assicurarne
l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia (punto 5.6 della norma ISO 9001).
Il riesame da parte dell’alta direzione costituisce un processo
fondamentale e particolarmente critico e dovrebbe essere basato su dati
precisi (gli elementi in ingresso al riesame), tra i quali la norma ISO
9001 prescrive le informazioni di ritorno da parte del cliente.
Il
riesame dovrebbe portare la direzione a decisioni e azioni che conducono
al miglioramento dei prodotti e dei processi aziendali. È soprattutto con
il processo di riesame da parte della direzione che le informazioni
raccolte ed analizzate sono convertite in decisioni e azioni, rendendo
così visibile, concreto e percepibile il miglioramento continuo del
sistema di gestione per la qualità dell’azienda.
La pianificazione del monitoraggio
L’alta direzione dell’azienda è dunque il
cliente finale dei processi di monitoraggio della soddisfazione del
cliente e il destinatario delle risultanti informazioni. Le esigenze della
direzione sono legate alla possibilità di impiegare i risultati derivanti
dall’analisi dei dati per compiere valutazioni attendibili, realistiche,
accurate e precise (Ishikawa 1992) e alla necessità di prendere efficaci
decisioni sulla base di esse (e conseguentemente provvedere
all’attribuzione di responsabilità e all’assegnazione delle necessarie
risorse), che influenzeranno ed il comportamento futuro dell’azienda,
quali la modifica dei processi aziendali e dei prodotti
realizzati.
Analogamente, in fase d’analisi è necessario che le
informazioni raccolte con il monitoraggio della soddisfazione del cliente
possano consentire di comprendere se il sistema di gestione per la qualità
sta ottenendo gli obiettivi stabiliti (mediante opportune misure di
prestazione) e di identificare dove si trovano le cause dei problemi o le
opportunità di miglioramento.
Solamente quando si conoscono e si hanno
ben presenti queste esigenze, si è in grado di stabilire quali
informazioni è necessario ricercare durante il monitoraggio della
soddisfazione del cliente e, di conseguenza, quali criteri e quali metodi
si possono impiegare per la loro raccolta ed utilizzazione (tabella 2),
come prescrive il requisito normativo, valutando anche la necessità di
risorse. Compiere il percorso inverso, partendo direttamente dai metodi di
raccolta delle informazioni, alla ricerca della semplice conformità alla
norma di riferimento, senza tener conto delle esigenze degli utilizzatori
di tali dati, potrebbe rivelarsi inefficace, dispendioso ed improduttivo
per l’organizzazione.
Conclusione
Deming scriveva che, prima dell’era
industriale, l’artigiano ed il dettagliante conoscevano personalmente e
per nome i propri clienti e sapevano se erano soddisfatti e quali
iniziative era necessario intraprendere per migliorare l’apprezzamento
verso i prodotti offerti. Con l’espansione dell’industria e l’incremento
della complessità delle organizzazioni e delle filiere, questo tocco
personale è andato in parte perduto.
La norma ISO 9001 chiede
essenzialmente all’azienda di recuperare tale contatto con i propri
clienti. Si propone, in pratica, di stabilire o rendere evidenti processi
di comunicazione con i clienti, che non siano fine a sé stessi, ma che
internamente servano in particolare a valutare le necessarie azioni
d’adeguamento e miglioramento del sistema di gestione per la qualità e dei
prodotti realizzati dall’azienda, per tenere conto dei requisiti dei
clienti.
Un modo per capire se l’azienda sta attuando efficacemente il
requisito della norma ISO 9001 riguardante il monitoraggio della
soddisfazione del cliente, potrebbe allora essere quello di chiedere e
valutare sulla base di quali informazioni è stato deciso di introdurre
certi mutamenti nei processi aziendali o di modificare un prodotto.
Bibliografia
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