Storia dell'isola di forte Mazzorbo

Il forte di Mazzorbo è una delle 34 “isolette lagunari” escludendo dal conto le maggiori isole urbanizzate e i litorali.
Faceva parte di un sistema di fortificazioni costruite nel secolo XIX e XX da austriaci e italiani. Il sistema difensivo è stato iniziato dai francesi che hanno fortificato S.Erasmo e impiantato un piccolo forte a Mazzorbo, nel 1807, più arretrato rispetto all’attuale.
E’ stato spostato dove ora si trova e poi ampliato e potenziato dagli austriaci e dagli italiani, dato che tutto il sistema proteggeva il settore di nord-est verso le valli da pesca e la gronda di terraferma, coprendo con le artiglierie il Sile e il Piave nel loro sfociare nell’Adriatico.  Sistema che ha avuto enorme importanza quando nel 1914/18, dopo la rotta di Caporetto, la linea del fronte ltalo-austriaco si è fermata sul Piave a pochi chilometri da Venezia.

Il forte austro-italiano è stato costruito sull’area dell’ex convento di S.Eufenia demolito nel 1837/38.
Il forte di Mazzorbo
, di non grande dimensione, è costituito nella sua forma attuale, da una batteria in linea con sei postazioni di artiglieria, piazzate sopra la casamatta parzialmente interrata sul lato di ponente.  Essa è costituita da una serie di camere voltate a botte, allineate lungo un corridoio di disimpegno di servizio, per il deposito delle munizioni che venivano portate ai pezzi mediante apparecchiature di sollevamento meccanico.  Nulla più esiste delle artiglierie di cui restano tracce nelle piazzole e che dovevano essere di notevole calibro e portata, dato che durante la ritirata di Caporetto (1917) riuscirono a sparare su S.Donà di Piave e sul porto di Cortellazzo a molti chilometri di distanza, con un tiro efficace.

Durante la guerra 1940/45 le artiglierie probabilmente sono state sostituite da batterie contraeree, di cui restano le piazzole.
Questa fortificazione restò operante fino alla fine della seconda guerra mondiale 1940/45, poi fu trasformata in colonia estiva.  Successivamente, nei primi anni del dopoguerra, vennero ospitate famiglie di sfollati; indi fu abbandonata completamente.
Nel 1981 gli scouts dell’A.G.E.S.C.I. della zona di Venezia, hanno preso in concessione dal Comune di Venezia l’isola suddetta: ecco come l'abbiamo trovata

   

e, dopo tre anni di duro lavoro, sono riusciti a rendere utilizzabile l’intera area esterna della fortificazione e almeno in parte il forte.
Nel 2001 (dopo 20 anni di conservazione/mantenimento da parte di noi scouts) il Comune di  Venezia ha stanziato un contributo straordinario per il rifacimento del forte (intonaci esterni, interni, pavimentazione delle stanze, servizi igienici, docce, ecc.).

Ulteriori foto e documenti si trovano nell'archivio storico dell'isola.

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