Il mistero della Grande Piramide

 

Si è svolto a San Marino il 2° simposio mondiale su scienza tradizione e dimensione del sacro, dedicato al mistero della Grande Piramide.

Il simposio è stato così presentato:

Monumentale tomba faraonica, occulto marchingegno tecnologico o entrambi? Egizia o pre egizia che sia, da millenni la Grande Piramide di Giza sfida comunque il tempo e la scienza. Retaggio di un antico sapere dimenticato e sintesi di matematica pura, da essa pervade una tradizione perduta, al pari di un quadro profetico escatologico rivolto al futuro. E oggi il velo del suo mistero sta per essere sollevato.”

Il programma ha riproposto i temi classici, già ampiamente dibattuti, senza aggiungere in sostanza niente di nuovo.

Tra i numerosi interventi (18), da ricordare quella del prof. Vasile Droj, che ritiene di aver individuato in dei bassorilievi, un sistema di punti ed allineamenti, riferibili alla piramide di Cheope, in grado di indicare nuove stanze ancora da scoprire.

Queste stanze nasconderebbero grandi segreti, tra loro ci sarebbe pure la mitica sala degli archivi di Atlantide.

Il prof. Eugen Gabowitsch ha parlato della tesi di Davidovitz, del cemento delle piramidi, i cosiddetti geopolimeri, e delle analisi che proverebbero che la pietra delle piramidi è artificiale e parzialmente organica.

Quella del cemento é, al momento, l’unica ipotesi presa in considerazione in alternativa al trasporto fisico delle pietre.

Il dott. Colaminè ha invece parlato della struttura e dei vari materiali con i quali è stata costruita la Grande Piramide, che ne fa un ambiente ideale per riequilibrare perfettamente l’organismo umano.

Poco spazio ha avuto una relazione del prof. Bassoli, sul quadro profetico escatologico della Grande Piramide.

Il prof. Duranti, ha parlato delle origini egiziane della matematica greca e delle connessioni con la Grande Piramide, mentre il prof. Emilio Spedicato ha presentato la sintesi di una ricerca sul possibile uso della Grande Piramide per la produzione di materiale radioattivo, uranio e plutonio.

Nessun cenno è stato fatto alla clamorosa notizia di qualche mese, riportata del prof.. Ferdinando Caputi, secondo la quale un team di scienziati americani del CISREI, ha datato le piramidi e la Sfinge di Giza ha 12500/13000 anni fa.

La notizia non è stata più confermata né smentita, nonostante numerosi tentativi di contattare il prof. Caputi.

Stessa sorte per un articolo del dott. Richard Boyland, di una conversazione con il dott. Michael Wolf, il quale sostiene che le piramidi e la Sfinge di Giza sono stati costruiti da una razza aliena. (vedi STARGATE magazine n°1 luglio/agosto 2002).

 Quello delle piramidi, in particolare della Grande Piramide, è un argomento smisurato, sul quale è stato detto di tutto.

Anche senza voler credere ad alieni e precedenti civiltà, nessuno finora è riuscito a spiegare in modo convincente come gli egiziani di 4500, con i loro mezzi dell’epoca, possano aver eretto da soli un’opera tanto impegnativa da diversi punti di vista, fisico (per le ciclopiche dimensioni), ingegneristico (per la precisione strutturale), e matematico, (per l’elevato numero di rapporti matematici individuati).

Personalmente mi sono fatto un’idea, che espongo brevemente.

Ritengo che la forma piramidale sia rappresentativa della struttura dell’intera creazione, un  archetipo, formata da diversi livelli, sette per la precisione, cosa che la moderna fisica quantistica inizia ha comprendere.

La Grande Piramide di Giza si può quindi considerare una vera carta d’identità del pianeta,  dell’ambiente fisico in cui si trova, e dei vari livelli della realtà. Il pyramidion rappresenta l’origine della creazione, il punto zero, più comunemente chiamato “DIO”.

Questo fa della Grande Piramide una sintesi e l’origine stessa di tutte le scienze iniziatiche, misteriche ed escatologiche, e si ricollega in questo alle sacre scritture.

Gesù stesso, nel corso dei viaggi che ha compiuto in gioventù, ha visitato l’Egitto e le Piramidi.

E’ quindi assolutamente legittimo ritenere che da qualche parte possa trovarsi un vero stargate che, come riferito dal dott. Michael Wolf, si troverebbe sotto le zampe della Sfinge.

Concludo con una frase tratta dal vangelo di Filippo “La verità non è venuta nuda in questo mondo, ma in simboli ed immagini”.

 

torna indietro