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 DIARIO 2008

 La giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada non deve essere strumentalizzata   Incontro al Quirinale

 Rotatorie? Ti comunico che non ci ascolti  Dibattito a Serracapriola Nostro esposto per pubblicità regresso

 Premio? No grazie  L'associazione usata come capro espiatorio per fare rispettare il codice della strada?

 La comunicazione in mano ai bla bla bla  Annuale lezione di educazione stradale  Abolizione bollo auto e poi?

 Cippo dedicato alle vittime della strada, snobbando le associazioni che le rappresentano

 Tavole rotonde deludenti  Per la pubblicità abusiva ci sarebbe da ridere

 Il 16/11/2008 è stata celebrata la giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Come già verificatosi negli anni precedenti, alcuni rappresentanti istituzionali hanno strumentalizzato la ricorrenza per autocelebrare i propri asseriti meriti in materia di sicurezza stradale. Questo opinabile modo di fare è molto diffuso tra i nostri rappresentanti istituzionali, soprattutto quando, approfittando del prestigio riconosciuto al loro ruolo, vengono assunte iniziative "invasive" tese a minimizzare certe responsabilità. In Italia circa il 40% delle vittime della strada perde la vita per motivi riconducibili alle disastrate condizioni della viabilità ed un'altra consistente percentuale di vittime deve attribuirsi all'inadeguatezza dei controlli e della normativa vigente. I mezzi d'informazione hanno un ruolo determinante nel determinare la riduzione degli omicidi stradali che si consumano quotidianamente sulle nostre strade, poichè la loro influenza nell'orientamento delle scelte è superiore a quella esercitabile da associazioni del nostro tipo. Purtroppo in certe aree geografiche anche quest'anno, nella ricorrenza del ricordo delle vittime della strada, la voce delle associazioni che le rappresentano più direttamente è stata messa in secondo piano per privilegiare i comunicati provenienti da altri soggetti.

Quest'anno l'associazione PU.RI ha voluto commemorare la ricorrenza in modo diverso rispetto al passato. Si è infatti ritenuto che le varie iniziative messe in campo dalle associazioni di familiari di vittime della strada possano spesso essere viste come una forma di "spettacolo" (il termine è inappropriato ma rende l'idea) nel quale la gente comune viene ad assumere il ruolo di semplice spettatore. Abbiamo rilevato che durante tale "rappresentazione" qualche familiare di vittima della strada prova una sensazione di ritiene di venire osservato dagli altri con lo sguardo compassionevole riservato normalmente ad un "Calimero". Insomma molti familiari di vittime della strada hanno l'impressione di essere considerati come persone appartenenti ad una sfortunata minoranza di persone a cui dedicare solidarietà ed attenzione solo per qualche ora all'anno. Tale impressione può avere un fondo di verità, perchè quando la paura di un evento tragico è molto grande, spesso si preferisce accantonare il problema per pensare ad altro. Per questi ed altri motivi abbiamo chiesto alla parrocchia di San Mauro Pascoli, in cui celebriamo annualmente la ricorrenza, di fare parlare una mamma "comune" durante la SS. Messa di commemorazione, proprio perchè non portatrice dell'esperienza traumatica che prova chi perde un familiare a causa di incidente stradale. In questo modo chi parla rispecchia meglio la "normalità" e ciò che viene detto può conseguentemente ricevere quell'attenzione che tutti noi riserviamo a quei fatti che riguardano il nostro vivere quotidiano. La rappresentazione diventa così più "reale", nell'ambito di un contesto nel quale sono presenti anche le vittime della strada da commemorare. Il principio è lo stesso di quello che da anni utilizziamo nel corso delle lezioni di educazione stradale nelle scuole, dove i nostri giovani docenti assumono un ruolo primario nel dialogo che si sviluppa con gli studenti.

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 Il 25/09/2008 è stata inviata la seguente comunicazione ai Comuni di San Mauro Pascoli, Gatteo e Savignano sul Rubicone, in merito ai bandi che vengono emanati per collocare pubblicità aziendali nelle rotatorie. Oggetto: Ti comunichiamo che non ci ascolti. Nell'ambito delle proprie finalità associative, la onlus PU.RI. periodicamente monitorizza e segnala le diverse situazioni di pericolo presenti sulle strade della vallata del Rubicone. Nei più recenti interventi si è denunciato, anche con materiale fotografico, la pubblicità selvaggia presente sulle strade del territorio (richiamando anche le norme del codice della strada riportate in nota a fondo pagina). A fronte di tali appelli il Comune di San Mauro Pascoli (ma il discorso vale però anche per altre realtà territoriali) ha indetto dei bandi per l'assegnazione di spazi pubblicitari all'interno di sei rotatorie. In un'intervista rilasciata dall'assessore comunale competente per materia si afferma che in questo modo l'Ente Pubblico potrà avere la manutenzione delle rotonde a costo zero, consentendo nel contempo alle aziende di farsi pubblicità nei tratti di strada più trafficati. Insomma il guidatore verrà indotto a distrarsi per colpa della pubblicità, alla faccia dell'attività di sensibilizzazione svolta dal nostro organismo di utilità sociale, di ciò che prescrive l'art. 23 del codice della strada e, soprattutto, dei rischi per l'incolumità degli utenti della strada. Incredibilmente si continua a mettere in secondo piano il valore della Vita in una zona in cui si è portati a misurare la messa in sicurezza delle strade in termini di rotatorie costruite (le modalità di progettazione, realizzazione e segnalazione rappresentano un altro tasto dolente che abbiamo più volte denunciato), in territori in cui, a fronte di una viabilità corresponsabile di un tasso d'incidentalità stradale valutato ai vertici della classifica nazionale, non vengono programmati interventi significativi per la realizzazione di strade nuove e più sicure, ed in Comuni in cui l'attività di volontariato, messa in campo da associazioni impegnate a contrastare l'ignobile carneficina stradale che sconvolge e getta nella disperazione più nera tantissime famiglie, viene spesso ignorata o scoraggiata dalle stesse Istituzioni locali. Tutto ciò avviene per carenze finanziarie? E' difficile crederlo. Accise, bolli, pedaggi, balzelli e sanzioni per violazioni al codice della strada vengono prelevati in nome della sicurezza e prevenzione stradale, ma assumono poi spesso destinazioni diverse, se chi amministra quei fondi ha una scarsa considerazione per la Vita umana. Se ancora non fosse chiaro il concetto, siamo contrari alla decisione di mettere pubblicità nelle rotatorie.

P.S. Copia della presente comunicazione viene inviata al periodico locale "La Gazzetta del Rubicone", auspicando che venga pubblicata senza incorrere in censure. Sarà inoltre data ulteriore diffusione al messaggio, attraverso associazioni di volontariato impegnate sul fronte della sicurezza stradale ed altri organi d'informazione.

** Nota di commento e riflessioni: nel decennale della nostra attività 1998/2008 siamo stati portati a fare un confronto tra ciò che inizialmente eravamo e ciò che siamo diventati col passare degli anni, ripercorrendo esperienze, gratificazioni e delusioni. Queste ultime sono diventate sempre più numerose, a causa della mortificante indifferenza che circonda la nostra attività di volontariato, soprattutto a livello locale. Istituzioni di vario genere, organi d'informazione e famiglie ci hanno fatto frequentemente sentire dei "calimeri" con comportamenti che offendono tutto ciò che rappresentiamo e perciò anche le vittime della strada ed i loro familiari. Ci sentiamo spesso emarginati e disincentivati da una società ipocrita, che sembra dedicarci attenzione solo quando l'associazione può assumere il ruolo di vacca da mungere. Negli ultimi tempi la quasi totalità dei contatti esterni riguarda richieste d'intervento a tutela d'interessi particolari (buche nella via in cui si abita, quesiti legali, lesione di diritti personali eccetera). Le persone intenzionate a mettersi a disposizione del prossimo per migliorare la sicurezza stradale o per dare sostegno alle vittime della strada ed ai loro familiari sono merce sempre più rara. Le istituzioni pubbliche generalmente privilegiano l'attività di quei sodalizi che possono procurare consensi o risorse finanziarie, attraverso manifestazioni di vario genere che consentano la raccolta di fondi da destinare all'acquisto di materiali o servizi che sarebbero a carico dell'Ente Pubblico. I sodalizi che invece denunciano in modo più determinato le loro inadempienze sono visti come fumo negli occhi. Le iniziative ludiche di sensibilizzazione alla sicurezza stradale (concerti, concorsi, sagre, sfilate, buffet eccetera) possono contare su una grande partecipazione di pubblico plaudente e sul supporto di un imponente apparato mediatico che enfatizza la sensibilità e lo spirito solidale della gente. Esiste un'apparente contrapposizione tra chi è fautore di una rassicurante visione della vita in positivo (come sono buono, come sono bravo, come mi diverto, non posso nulla contro il destino, l'ottimismo è il sale della vita ...) e chi invece ha un approccio "negativo" ai problemi, perchè mette maggiormente in risalto certe esperienze spiacevoli del vivere quotidiano. Tale contrapposizione sta diventando sempre più impari, poichè la "negatività" che circonda chi invita ad una maggiore presa di consapevolezza non va più di moda.

Nota su ciò che prescrive il Codice della Strada in materia di pubblicità:

Art. 23 - Pubblicità sulle strade e sui veicoli

1. Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione; in ogni caso, detti impianti non devono costituire ostacolo o, comunque, impedimento alla circolazione delle persone invalide. Sono, altresì, vietati i cartelli e gli altri mezzi pubblicitari rifrangenti, nonché le sorgenti e le pubblicità luminose che possono produrre abbagliamento. Sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica.

.... Omissis i commi seguenti

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 Il 07/08/2008 il Dott. Giuseppe Raduano, presidente della onlus PU.RI, ha partecipato ad un dibattito pubblico sulla sicurezza stradale tenutosi a Serracapriola (FG). La manifestazione è stata organizzata dal dott. Luigi Ciannilli, presidente del comitato per la sicurezza stradale "Paglierini" ed è stata preceduta da una SS. Messa dedicata alle vittime della strada. La funzione religiosa si è svolta all'interno del convento "Padre Pio Giovane", completamente ristrutturato ed in parte destinato ad ospitare i visitatori devoti a San Pio. Nel corso della SS. Messa di commemorazione il Sindaco di Serracapriola ha preso la parola per ricordare le vittime della strada del luogo (citandoli singolarmente per nome ed età). Il dibattito è stato molto partecipato ed è stato preceduto dalla proiezione di un filmato realizzato dall'amico Tonino Morreale (AIFVS) e dall'ascolto della canzone (su CD) che Roberto Bartolini ha dedicato ad Andrea, l'amico del cuore rimasto vittima di un tragico incidente stradale.

 Il 09/07/2008 siamo stati invitati ad una tavola rotonda che affrontava il tema dell'abuso di alcol, nell'ambito della manifestazione "Non bere la vita ... vivila", tenutasi nel Parco AUSA di Dogana (RSM). La tavola rotonda è stata estremamente deludente, poichè l'obiettivo primario era quello di esaltare la presenza dello psichiatra Paolo Crepet (ben noto al pubblico televisivo), i cui interventi hanno di fatto assorbito più della metà del tempo destinato al confronto. Alle associazioni di volontariato presenti è stato assegnato il ruolo di "comparse" ed il moderatore della serata, Sig. Sergio Barducci, ha più volte ignorato le richieste d'intervento provenienti dall'associazione PU.RI. (rappresentata dal proprio presidente dott. Giuseppe Raduano). Insomma la conduzione della tavola rotonda (seguita da un pubblico numeroso) è risultata inadeguata per un confronto utile e costruttivo. Alla conclusione dei lavori il Dott. Giuseppe Raduano ha esternato al moderatore la propria motivata delusione, affinchè in futuro non si ripetano episodi che vanno a mortificare il ruolo e la dignità del mondo del volontariato.

 Il 04/06/2008 il quotidiano "Corriere di Romagna", redazione di Cesena, ha pubblicato un'intervista fatta al Sindaco di San Mauro Pascoli (in cui ha sede l'Associazione PU.RI) sulle conseguenze provocate dalla nostra denuncia riguardante la pubblicità abusiva presente sulle strade. Sembra infatti che per fare rispettare la Legge si sia voluto rendere impopolare l'associazione PU.RI, usandola come capro espiatorio. Abbiamo saputo dalla stampa che il Comune di San Mauro Pascoli ha aperto una procedura sanzionatoria (per pubblicità non autorizzata) nei confronti della società Calcio di San Mauro Mare ed al riguardo il Sindaco di San Mauro Pascoli ha rilasciato un'intervista nella quale appaiono le seguenti sconcertanti affermazioni "Con la società Calcio San Mauro Mare c'era un tacito accordo, per cui la società metteva cartelloni pubblicitari in un impianto pubblico ed i soldi venivano sempre lasciati a loro. Poi c'è stata una denuncia e la Legge va rispettata.. Una volta segnalato a Vigili Urbani questi sono dovuti intervenire altrimenti facevano omissione di atti d'ufficio..". Purtroppo questi comportamenti sono più diffusi di quanto si possa pensare e chi cerca di contrastarli rischia di essere emarginato o, come questa esperienza sta dimostrando, anche peggio. Se si pensa che per l'impegnativa attività di volontariato tesa a monitorare le insidie presenti sulle strade era logico aspettarsi qualche gratificazione e/o incentivo da parte della P.A. c'è proprio da ridere!

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 Il 08/05/2008 il quotidiano Corriere di Cesena ha pubblicato un articolo che innesca una spiacevole ed impopolare polemica con la società calcio di San Mauro Mare. Sembra infatti che l'Associazione PU.RI sia stata utilizzata come capro espiatorio per giustificare l'adozione di provvedimenti della P.A. tesi a fare rispettare il Codice della Strada. Questo incredibile episodio ha indotto il Presidente dell'Associazione PU.RI ad inviare la seguente e-mail di chiarificazione alla redazione del quotidiano in data 09/05/2008:

"Stim.ma redazione Corriere Romagna Cesena,

Oggetto: Articolo sulla pubblicità abusiva pubblicato il 08/05/2008 nella pagina "Valle del Rubicone".

Ringrazio la Vostra redazione per aver affrontato il problema, ma devo fare alcune precisazioni al riguardo.

L'articolo indicato in oggetto affronta l'argomento facendo riferimento ad un inesistente braccio di ferro tra la società calcio di San Mauro Mare e l'Associazione PU.RI (Punto Riferimento familiari vittime).

Devo innanzitutto premettere che in qualità di presidente dell'Associazione PU.RI non ho mai presentato alcuna denuncia nei confronti della società calcio San Mauro Mare, che con la predetta società non ho mai intrattenuto alcun tipo di rapporto, che non sono a conoscenza di asseriti incassi che confluiscono nelle casse della società calcio di San Mauro Mare per messaggi pubblicitari inseriti all'interno della rotatoria, che ritengo si stia cercando di creare una situazione di contrasto tra soggetti privati per spostare l'attenzione da presunti fatti illeciti che richiamano responsabilità riconducibili sia all'Ente gestore delle strade che a chi ha il compito di fare rispettare la Legge.

Fatta tale doverosa premessa, preciso quanto segue:

Per obiettività d'informazione, vogliate rendere pubblica la presente precisazione".

Ecco il testo integrale dell'articolo pubblicato a tutta pagina:

 Il 03/05/2008 il Dott. Giuseppe Raduano, presidente della onlus PU.RI ha partecipato a Bologna ai lavori di un convegno organizzato dall'assoiciazione Klaren, trattando il tema della comunicazione e delle diverse strumentalizzazioni che caratterizzano le nuove frontiere dell'informazione. L'intervento svolto ed il dibattito che ne è scaturito hanno preso spunto dalla relazione già predisposta per la pubblicazione negli atti ufficiali del convegno (consultabile su questo stesso sito al link Klaren08 ), poichè Giuseppe ha preferito caratterizzare il proprio intervento con una serie di richiami esemplificativi riguardanti casi d'attualità. Un sincero ringraziamento all'associazione Klaren per l'invito di partecipazione e per l'ospitalità ricevuta.

 Il 23/04/2008 abbiamo svolto una lezione di educazione stradale nelle scuole medie di Castello d'Argile. Purtroppo quest'anno era assente il nostro docente di punta Gazza Nicola, che proprio in quel giorno è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. La lezione di educazione stradale è stata tenuta da Raduano Giuseppe, Gori Anna Maria, Mimma Zitolo e dalla "novizia" Antonella, la cui carriera agonistica fu compromessa da un terribile incidente stradale circa sette anni fa. Alla cerimonia di premiazione finale, che ha concluso una tre giorni dedicata alla sicurezza stradale, erano presenti la responsabile dell'osservatorio regionale della sicurezza stradale D.ssa Emanuela Bergamini Vezzali, rappresentanti delle forze dell'ordine, un rappresentante della Giunta Comunale ed i rappresentanti dell'Associazione PU.RI.

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 Il 17/04/2008 abbiamo svolto alcune considerazioni sulla ventilata abolizione del bollo auto: L'associazionismo no profit operante sul versante della sicurezza stradale guarda con molta attenzione l'evolversi della situazione politica e, pur non venendo interpellato dagli organi istituzionali responsabili, cerca di dare un proprio contributo di idee per fermare l'ignobile strage che quotidianamente si consuma sulle strade Italiane. Gli organi d'informazione convenzionali (giornali e TV) sembrano più interessati alla spettacolarità emotiva del trauma stradale od alle esternazioni provenienti da alcuni interessati rappresentanti istituzionali, perciò difficilmente raccolgono la voce propositiva di chi opera nel mondo del volontariato più autentico ed indipendente. Pertanto ancora una volta siamo costretti a fare conoscere le nostre riflessioni e le nostre proposte attraverso siti associativi, e-mail, blog, forum ed altri strumenti divulgativi.

Sulla prospettata abolizione del bollo auto è stata avviata la seguente discussione che si auspica possa essere arricchita da altri contributi di idee:

Il 16/04/2008 il Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini" ci ha fatto pervenire il seguente messaggio, che integriamo e rilanciamo attraverso il sito web della nostra associazione:

" Abolizione del bollo auto? No, destinarlo alla SICUREZZA delle strade. Ammontano a € 422.500.000,00 gli introiti dai bolli auto per la Regione Emilia nel 2008 (fonte bilancio di previsione). Eliminare il bollo auto, come starebbe pensando di fare il nuovo governo, sarebbe un intervento che indubbiamente acconteterebbe la stragrande maggioranza, se non la totalità degli utenti stradali. Ma, in un paese con una rete viaria in condizioni disastrose, lasciata nel pressochè totale abbandono da oltre 30 anni, rinunciare a questi introiti, anzichè destinarli totalmente a tali scopi, all'informazione e, anche, alla ri-educazione alla guida di molti utenti, sarebbe un suicidio vero, non metaforico, per l'Italia che rischia di non centrare l'obiettivo europeo del 2010 di riduzione del 50% delle "sue" vittime sulle strade.

E' di stamani la notizia di un'altra vittima, l'11a da inizio d'anno, sulle strade della nostra Provincia di Ferrara; con dichiarazioni di cittadini che si ripetono e continuano ad imprecare sulle pessime condizioni di sicurezza delle stesse. Si mantenga in vigore il bollo auto e si obblighino, piuttosto, le Regioni, che oggi hanno la competenza d'introitarlo, a destinarlo totalmente a Province e Comuni per gli interventi necessari ed urgenti. Fino almeno alla messa in sicurezza di tutte le strade di propria competenza. Una specie, se vogliamo, di "project-financing" a partecipazione ...popolare allargata, per far fronte a questa emergenza ed evitare tante altre tragedie stradali, altrimenti, annunciate. E questo anche perchè, se in presenza di riscossione del bollo auto per l'importo prima indicato, la Regione Emilia Romagna ha in bilancio di previsione 2008 interventi sulla rete viaria per € 20.111.455,92 (Cap. spesa: 46107 - 46110 - 46115 - 46125 + fondi di partecipazione Inail a destinazione vincolata), che rappresentano 'solo' il 4,7% dell'introitato, si pensi quanta "sicurezza" e quanta "informazione" all'utenza si realizzerebbe con a disposizione, ogni anno, oltre 400 milioni di Euro. Chi ancora si ricorda (e ringrazia) della abolizione della 'tassa' sull'autoradio e del 'bollo sulla patente'? Se quelle piccole somme fossero state mantenute e destinate alla sicurezza, quante Vite umane conteremmo salve oggi?"

Il 17/04/2008 l'associazione PU.RI. ha integrato il messaggio del comitato "Paglierini" con le seguenti considerazioni:

"Come da copione, il novello Governo della Repubblica tirerà subito fuori dal cappello una serie di regalie, sconti e promozioni per accattivarsi la simpatia popolare. L a ventilata abolizione del bollo auto ne è un esempio tipico.

A questo punto una domanda sorge spontanea: i mancati introiti derivanti dal bollo auto da quali altri balzelli saranno sostituiti per non mandare in tilt le casse Regionali?

Per mettere in stato di sicurezza la nostra disastrata rete viaria, non sarebbe più semplice e meno macchinoso destinare a tale scopo quegli iperbolici ed imprevisti incrementi delle entrate provenienti dalle accise sui carburanti (conseguenti all'aumento del costo del petrolio) che presumibilmente hanno giocato un ruolo determinante nell'alimentare tutti quei sogni infranti riconducibili al famigerato ed evanescente "tesoretto" del passato Governo?

In questo modo non si andrebbero a scardinare i precari equilibri di bilancio degli Enti Pubblici periferici, poichè il finanziamento delle opere per la messa in sicurezza delle strade deriverebbe da quel surplus di entrate che, rappresentando una sopravvenienza attiva, non risulta indicato nel bilancio di previsione".

 Il 04/04/2008 è stata ricevuta al Quirinale una delegazione dei firmatari del documento redatto al termine dei lavori del 1° Convegno tra le associazioni Italiane aderenti alla Carta Europea della sicurezza stradale, tenutosi a Cento in data 24/11/2007. L'associazione Pu.Ri. era rappresentata dal presidente Dott. Giuseppe Raduano e da due mamme associate. L'incontro con i massimi esponenti della Presidenza della Repubblica è stato schietto e costruttivo nell'identificare possibili ed efficaci strategie d'intervento atte a ridurre il numero delle tragedie stradali in Italia. Ben presto si dovrebbero conoscere gli esiti delle sollecitazioni presentate.

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Il 26/03/2008 si è riunita l'assemblea dell'associazione PU.RI per approvare il bilancio e per procedere alla nomina delle nuove cariche associative. Il Dott. Giuseppe Raduano e Gazza Nicola sono stati rispettivamente riconfermati Presidente e Vice-Presidente dell'Associazione. Il resoconto sull'attività svolta nel 2007 e sulle linee guida per il 2008 sono riportati al link "Attività" di questo stesso sito.

Il 15/03/2008 a Savignano sul Rubicone c'è stata una cerimonia ufficiale per scoprire un cippo all'interno di una rotatoria di recente costruzione. Il cippo è dedicato ad un ragazzo che proprio in quel punto ha perso la vita prima che venisse realizzata la rotatoria. La dedica scolpita sul cippo riporta il nome del ragazzo e delle vittime della strada in genere. Alla cerimonia era presente anche il dott. Giuseppe Raduano che, oltre ad essere presidente dell'associazione PU.RI, rappresenta localmente l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada. L'invito a presenziare gli era pervenuto da parte di un'amica dei genitori della giovane vittima della strada. La sua presenza, nella veste sopra descritta, è passata del tutto inosservata, perchè a livello ufficiale nel Comune di Savignano sul Rubicone già da alcuni anni le associazioni di familiari di vittime della strada vengono snobbate ed ignorate dalle istituzioni. La cerimonia è stata essenziale, ma toccante. Dopo la rituale benedizione impartita dal sacerdote, hanno pronunciato un breve messaggio la mamma della giovane vittima della strada ed il Sindaco di Savignano sul Rubicone.

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Il 07/02/2008 abbiamo comunicato di non voler partecipare ad una iniziativa Europea di premiazione con il seguente messaggio: Ringraziamo sentitamente per la proposta di premiazione, ma attualmente l'associazione PU.RI. sta attraversando un momento piuttosto delicato, non essendo in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Infatti da qualche tempo la nostra associazione sta mettendo in discussione la propria capacità di "sopravvivenza" e l'opportunità di proseguire la propria azione nel contesto sociale in cui opera. Questo stato di cose deve in gran parte attribuirsi alle energiche prese di posizione che in passato abbiamo assunto nei confronti degli Enti gestori delle strade (rappresentati spesso da Enti Pubblici territoriali)e riteniamo che tutto ciò abbia poi determinato il presente stato di irresponsabile emarginazione riservato alla nostra associazione. I rapporti che attualmente intratteniamo con i vari Enti Pubblici responsabili della sicurezza stradale sono praticamente inesistenti e ciò influisce negativamente anche sugli entusiasmi e sulla voglia di fare dei nostri associati. Alcuni di loro sono stati contattati per aderire ad altre iniziative no profit "concorrenziali", ma soprattutto meno intransigenti, che alcuni Enti Pubblici stanno sponsorizzando e valorizzando sul territorio in cui abbiamo sede. Anche se i numeri della strage stradale nella zona in cui maggiormente operiamo continuano ad essere inaccettabili, la gente comune sembra voler esorcizzare il problema trincerandosi dietro una coltre di indifferenza. Per contrastare questo deplorevole andazzo ed acquisire maggiore "potere negoziale", l'associazione PU.RI, assieme ad altri autonomi organismi no profit aventi analoghe finalità, sta impegnandosi per realizzare qualche forma di coordinamento d'azione, perchè altrimenti oltre al tasso di mortalità sulle strade aumenterebbe anche il tasso di mortalità dei sodalizi più motivati nel perseguire il miglioramento della sicurezza stradale.

A titolo di esemplificazione pratica, Le segnaliamo che da qualche settimana stiamo aspramente criticando le scelte effettuate dalla regione Emilia Romagna sul versante della sicurezza stradale, ma la nostra voce si perde nel vuoto, perchè gli organi d'informazione e le istituzioni più direttamente interessate sembrano aver foderato le proprie orecchie con spesse fette di prosciutto. Per questi motivi ritengo utile suggerirVi di attivare, nell'ambito delle vostre iniziative in favore della sicurezza stradale, un qualche strumento divulgativo che possa amplificare in modo mirato la voce delle nostre associazioni, perchè solo così i nostri punti di vista potrebbero ottenere adeguata considerazione. Per concludere, riteniamo che quest'anno i riconoscimenti e le risorse messi a disposizione dalla vostra organizzazione possano essere meglio utilizzati da altre associazioni. Nell'augurare il migliore successo alla vostra encomiabile iniziativa, salutiamo con distinta stima. (Ci è poi pervenuta una risposta di solidarietà e collaborazione)

Dicembre 2007 è tempo di bilanci e riflessioni. L'attività che svolgiamo nei territori più vicini alla nostra sede associativa può ancora avere una qualche incisività nella prevenzione degli incidenti stradali? A tale proposito le nostre perplessità si sono accresciute ed è emblematico l'esito ottenuto dalla seguente iniziativa:

Il 27/07/2007 abbiamo protocollato presso il comando dei Vigili Urbani dell'Unione dei Comuni del Rubicone una richiesta d'intervento (integrata da materiale fotografico) per accertare ed eventualmente sanzionare la presenza di segnaletica e pubblicità stradale non conforme alle prescrizioni del Codice della strada. Il 12/10/2007 abbiamo anche presentato al riguardo uno specifico esposto alla Procura della Repubblica. Gli organi d'informazione locale hanno dimostrato scarso interesse su un argomento che potrebbe chiamare in causa responsabilità riconducibili agli Enti gestori delle strade ed a chi è tenuto a fare rispettare il Codice della strada. Nostro malgrado, al momento attuale non possiamo fare altro che prendere atto della situazione. Nessuno sembra vedere, ma ecco alcune delle foto (pubblicità intorno a rotatoria, pubblicità aziendale alla base di un segnale di stop e chiosco vendita posizionato su pista ciclabile in rotatoria) che integravano la nostra segnalazione. Più in basso riportiamo un estratto dell'art. 23 del Codice della strada:

 

Art. 23 - Pubblicità sulle strade e sui veicoli

1. Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione; in ogni caso, detti impianti non devono costituire ostacolo o, comunque, impedimento alla circolazione delle persone invalide. Sono, altresì, vietati i cartelli e gli altri mezzi pubblicitari rifrangenti, nonché le sorgenti e le pubblicità luminose che possono produrre abbagliamento. Sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica.

4. La collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta in ogni caso ad autorizzazione da parte dell'ente proprietario della strada nel rispetto delle presenti norme. Nell'interno dei centri abitati la competenza è dei comuni, salvo il preventivo nulla osta tecnico dell'ente proprietario se la strada è statale, regionale o provinciale.

6. Il regolamento stabilisce le norme per le dimensioni, le caratteristiche, l'ubicazione dei mezzi pubblicitari lungo le strade, le fasce di pertinenza e nelle stazioni di servizio e di rifornimento di carburante. Nell'interno dei centri abitati, limitatamente alle strade di tipo E) ed F), per ragioni di interesse generale o di ordine tecnico, i comuni hanno la facoltà di concedere deroghe alle norme relative alle distanze minime per il posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi pubblicitari, nel rispetto delle esigenze di sicurezza della circolazione stradale.

7. È vietata qualsiasi forma di pubblicità lungo e in vista degli itinerari internazionali, delle autostrade e delle strade extraurbane principali e relativi accessi. Su dette strade è consentita la pubblicità nelle aree di servizio o di parcheggio solo se autorizzata dall'ente proprietario e sempre che non sia visibile dalle stesse. Sono consentiti i cartelli indicanti servizi o indicazioni agli utenti purché autorizzati dall'ente proprietario delle strade. Sono altresì consentite le insegne di esercizio, con esclusione dei cartelli e delle insegne pubblicitarie e altri mezzi pubblicitari, purché autorizzate dall'ente proprietario della strada ed entro i limiti e alle condizioni stabilite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. (1)

11. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e quelle del regolamento è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 357,43 a euro 1.432,99.

12. Chiunque non osserva le prescrizioni indicate nelle autorizzazioni previste dal presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 143,19 a euro 572,76.

13. Gli enti proprietari, per le strade di rispettiva competenza, assicurano il rispetto delle disposizioni del presente articolo. Per il raggiungimento di tale fine l'ufficio o comando da cui dipende l'agente accertatore, che ha redatto il verbale di contestazione delle violazioni di cui ai commi 11 e 12, trasmette copia dello stesso al competente ente proprietario della strada. (1)

13-bis. In caso di collocazione di cartelli, insegne di esercizio o altri mezzi pubblicitari privi di autorizzazione o comunque in contrasto con quanto disposto dal comma 1, l'ente proprietario della strada diffida l'autore della violazione e il proprietario o il possessore del suolo privato, nei modi di legge, a rimuovere il mezzo pubblicitario a loro spese entro e non oltre dieci giorni dalla data di comunicazione dell'atto. Decorso il suddetto termine, l'ente proprietario provvede ad effettuare la rimozione del mezzo pubblicitario e alla sua custodia ponendo i relativi oneri a carico dell'autore della violazione e, in via tra loro solidale, del proprietario o possessore del suolo. Chiunque víola le prescrizioni indicate al presente comma e al comma 7 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 4.000 a euro 16.000; nel caso in cui non sia possibile individuare l'autore della violazione, alla stessa sanzione amministrativa è soggetto chi utilizza gli spazi pubblicitari privi di autorizzazione. (2) (3)

13-quater. Nel caso in cui l'installazione dei cartelli, delle insegne di esercizio o di altri mezzi pubblicitari sia realizzata su suolo demaniale ovvero rientrante nel patrimonio degli enti proprietari delle strade, o nel caso in cui la loro ubicazione lungo le strade e le fasce di pertinenza costituisca pericolo per la circolazione, in quanto in contrasto con le disposizioni contenute nel regolamento, l'ente proprietario esegue senza indugio la rimozione del mezzo pubblicitario. Successivamente alla stessa, l'ente proprietario trasmette la nota delle spese sostenute al prefetto, che emette ordinanza - ingiunzione di pagamento. Tale ordinanza costituisce titolo esecutivo ai sensi di legge (2).

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