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Il 02/12/2004 alcuni associati si sono resi disponibili per fornire sostegno ed aiuto a chi viene colpito da un grave trauma. Durante un incontro con la locale comunità parrocchiale, sono state superate le incomprensioni e le diffidenze maturate nel corso di questi ultimi anni e si sono gettate le basi per una costruttiva ed utile collaborazione. Sono state ipotizzate alcune iniziative in favore di coloro che richiederanno un intervento, sulla base della predisposizione e delle esperienze soggettive maturate da chi sarà chiamato a dare sostegno. Sono anche state previste alcune attività di sensibilizzazione che prevedono il coinvolgimento del mondo giovanile. Chi volesse rendersi disponibile per un contributo personale o per approfondire il discorso potrà contattarci, anche se non aderisce all'associazione PU.RI.
Il 16/11/2004 abbiamo fatto circolare il seguente messaggio in difesa della memoria di giovani vittime della strada, chiedendo alla gente di esprimerci solidarietà in modo concreto, con l'invio di un messaggio di sostegno ai principali organi d'informazione, perchè definire "pirla" le giovani vittime della strada offende la loro memoria. Al manifesto oltraggioso ideato da Oliviero Toscani, rispondiamo con l'iscrizione posta all'ingresso del museo delle mummie a Ferentillo.
a cui rispondiamo
Ecco il testo del messaggio: "Mi chiamo Giuseppe Raduano e sono il padre di Andrea, rimasto vittima di un incidente stradale (come trasportato) alcuni anni fa. Presiedo l'Associazione PU.RI. - PUnto RIferimento familiari vittime (sito:
http://puri.135.it ) - che aderisce al CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale con sito http://cnoss.135.it ). Sono anche responsabile per la provincia di Rimini dell'Associazione Italiana familiari e vittime della strada. Con questa mia comunicazione desidero descrivere un increscioso episodio verificatosi nel corso del recente convegno di Rimini sulla sicurezza stradale (SISS). Da quanto mi appresto a descrivere, si potrà facilmente capire se le offese arrecate alle vittime della strada sono da attribuire ad un lapsus o se invece si è voluto deliberatamente procurare l'offesa al fine di richiamare la curiosità e l'attenzione dei visitatori, mettendo in secondo piano ogni altra considerazione. Ecco la cronologia dei fatti:Nel pomeriggio di Mercoledì 10/11/2004
la manifestazione SISS non è ancora iniziata. Gli espositori stanno allestendo gli stands ed anch'io mi trovo nel padiglione espositivo. Assieme a Franco Piacentini (responsabile per la provincia di Modena dell'Associazione Italiana familiari e vittima della strada), nello stand della Regione Emilia Romagna noto tre posters (uno dei quali su base luminosa) che mi fanno accapponare la pelle. L'immagine mostra un'auto accartocciata con sopra la scritta: "220 cv, 230 km/h da 0 a 100 in 5,7 e sotto: modello 4 pirla in meno".Già conoscevo questo infelice slogan, ma non pensavo che fosse inserito come perno del messaggio di una istituzione pubblica. C'era un incaricato della regione Emilia Romagna e mi sono permesso di esprimergli il mio "disappunto". Non l'avessi mai fatto, perchè sono stato quasi subito zittito senza neppure poter concludere il discorso, anche dopo avere fatto rilevare che mio figlio aveva perso la vita come trasportato e che mi offendeva sentirlo definire "pirla". Ho pazientemente aspettato che il mio scortese interlocutore finisse di decantare una serie di grossolane idiozie (anche se ha tirato in ballo la genialità di Oliviero Toscani) e gli ho spiegato il significato letterale di quanto stavo leggendo (unico incidente con quattro vittime, cioè un conducente e tre trasportati). Feci notare che più della metà delle vittime della strada perde la vita per colpa di altri. A conclusione del diverbio mi venne detto: L'importante è richiamare attenzione e fare discutere. Provai profonda delusione, ma decisi di accontentare il mio interlocutore.
Nel pomeriggio di Giovedì 11/11/2004
si apre con un mio intervento il controconvegno S.O.S. (Subito Occorre Sicurezza - Mentre l'Europa fa, l'Italia discute) promosso dalle associazioni aderenti al CNOSS e da altri motivati soggetti, sempre a Rimini. Dovevo trattare, per ironia della sorte, il seguente titolo: "Sicurezza stradale tra slogans, volontariato ed umiliazioni". A conclusione del mio intervento informo i presenti di quanto accaduto il giorno precedente nello stand della Regione Emilia Romagna.Nella tarda mattinata di Venerdì 12/11/2004
alcuni genitori di vittime della strada decidono di manifestare il proprio sdegno di fronte allo stand della regione Emilia Romagna. Il poster "incriminato" su base luminosa era già stato rimosso, ma ne erano presenti altri due in posizione ben visibile. Mi è stato riferito che si è sviluppata un'accesa discussione con Rossi Germano (padre di una vittima della strada trasportata) ed un altro genitore di Bellaria e che è stato chiesto l'intervento sia delle forze dell'ordine che degli organizzatori della manifestazione. I posters dei "pirla" sono stati infine rimossi.Purtroppo in Italia non esiste sufficiente attenzione e sensibilità per ciò che succede nel dopo-incidente stradale. E' invece fondamentale parlarne, anche perchè la conoscenza di certi fatti potrebbe assolvere ad una funzione di prevenzione in modo molto più efficace di tante accattivanti iniziative festaiole che danno visibilità e voce a molti responsabili istituzionali.
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Il 09/10/2004 abbiamo partecipato ad un incontro tenutosi a Baganzola (PR) assieme all'AMI (Associazione Motociclisti Incolumi), Associazione Paglierini, alcune sedi provinciali dell'Associazione Italiana faniliari vittime della strada ed altri soggetti adeguatamente motivati. E' stato deciso di promuovere congiuntamente a Rimini un Convegno sulla sicurezza stradale l'11 e 12 Novembre 2004, in concomitanza con il Convegno Europeo promosso dall'ACI, all'interno dei locali della Fiera della stessa città. Il "nostro" Convegno sarà invece realizzato al centro congressi dell'Hotel Punta Nord di Torre Pedrera di Rimini e sarà denominato: "S.O.S." Subito Occorre Sicurezza - Mentre l'Europa fa, l'Italia discute - Omicidi stradali sotto la lente; Diritto/dovere alla sicurezza stradale; Il contrastato ruolo delle associazioni; Poi cosa succede? Durante l'incontro di Baganzola sono state gettate le basi per una serie di altre future iniziative collegiali in materia di sicurezza stradale e dopo incidente.
Il 03/10/2004 abbiamo indirizzato a numerosi rappresentandi istituzionali comunali, provinciali, regionali e nazionali il seguente messaggio di sensibilizzazione: A fronte della diffusa disinformazione esistente su alcune forme di volontariato, riteniamo utile segnalare l'imminente inizio della nostra attività didattica all'interno delle scuole (educazione stradale per mezzo di ragazzi disabili, giovani amici e familiari di vittime della strada) ed una serie di nuove iniziative riguardanti il trascurato aspetto del dopo incidente. Segnaliamo inoltre, poichè particolarmente significativa, la più intensa collaborazione che stiamo sviluppando con altri organismi no profit e con molti studenti universitari, da cui siamo spesso interpellati per materiale informativo od interviste da inserire nelle tesi di laurea.
Con la presente email intendiamo sollecitare alcune riflessioni, prendendo spunto da un recente contatto (riportato in calce) riguardante la valorizzazione del volontariato giovanile in ambito Europeo. Desideriamo evidenziare il grande interesse della P.A.U. Education nei confronti di alcune nostre iniziative, talvolta oggetto di disarmante diffidenza o indifferenza da parte di alcuni responsabili istituzionali. E' sconcertante rilevare la disparità di trattamento che viene riservata in Italia al volontariato giovanile! Al di là delle specifiche competenze, facciamo un accorato appello alle Istituzioni (anche locali) più direttamente interessate, affinchè vengano incentivate tutte quelle forme di aggregazione giovanile impegnate sul versante della sicurezza stradale. Sarebbe assurdo non farlo oppure condizionare l'eventuale sostegno a mortificanti ingerenze ed a troppo "interessate" clausole di gradimento. In un certo senso Vi stiamo passando un ideale "testimone", carico di speranze e responsabilità. Potrete fargli proseguire la corsa o gettarlo via. Sarà una Vostra scelta, ma siate consapevoli che non ci saranno altri a correre per Voi, se rimarrete inerti ad occupare la corsia. La posta in gioco è troppo importante, perciò se obiettivamente ritenete di non esserne all'altezza, fatevi spontaneamente da parte ed accertatevi che tale difficile compito venga portato avanti da altri. Non intendiamo essere irriverenti, ma ci auguriamo invece che saprete interpretare questo messaggio di sensibilizzazione con spirito costruttivo, anche negli aspetti più sottintesi. Certi di potere contare sulla Vostra autorevole e determinante collaborazione, salutiamo con distinta stima.
Il 21/07/2004 ci siamo provocatoriamente autoindirizzati il seguente comunicato stampa: Cara Associazione PU.RI. che senso ha scrivere a se stessi? Il caldo fa andare fuori testa? Può darsi, ma dopo aver inutilmente cercato qualche forma di dialogo con le istituzioni più direttamente interessate alla sicurezza stradale, dopo aver ascoltato durante la recente campagna elettorale una marea di chiacchere e di buoni propositi, dopo aver osservato le lacrime da coccodrillo che solcano certe facce quando si verifica una morte annunciata, dopo aver assistito al ping pong di responsabilità che spesso caratterizza il dopo incidente, dopo aver cercato di contrastare i numerosi interessi che banalizzano il valore della vita sulle strade, dopo avere constatato che l'imbecillità di certi comportamenti continua a devastare la vita di moltissime innocenti famiglie, dopo avere denunciato la palude d'indifferenza ed il senso di fatalismo che la gente prova nei confronti della strage stradale, dopo avere raccolto voci riguardanti la vostra intenzione di tirare un po' i remi in barca nell'attività che svolgete in Romagna, dopo... dopo... Vi chiediamo di non mollare. Desideriamo perciò gratificare in qualche modo i volontari che collaborano con l'Associazione PU.RI. esprimendo loro un sentito GRAZIE, anche per conto di chi avrebbe dovuto farlo da tempo, se non fosse stato condizionato da valutazioni preconcette o da spirito competitivo. GRAZIE per le riflessioni che i vostri giovani "docenti" provocano all'interno delle scuole, GRAZIE per l'attività di volontariato svolta da Nicola, Roberto, Marta, Alessio, Andrea, Antonio, Juri, Sara, Pamela, Anna, Mimma, Laura, Giuseppe..., GRAZIE per i dibattiti ed i convegni che promuovete sulla prevenzione e sul dopo incidente, GRAZIE per essere riusciti ad ottenere da parte dell'ANAS un intervento migliorativo per la messa in sicurezza di tutte le uscite poste sulla SS 16 Adriatica nelle province di Forlì e di Rimini, GRAZIE per ciò che riuscite a fare in favore dei familiari delle vittime della strada, GRAZIE per avere avuto la forza di reagire alle umiliazioni che vi vengono riservate. Con un semplice GRAZIE si può andare lontano, ma bisogna capirlo. Firmato Associazione PU.RI.
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Il 01/06/2004 ci è stato comunicato che la giuria per l'assegnazione del premio Europeo Norauto per la sicurezza stradale ha "selezionato" il nostro dossier riguardante l'attività 2003 ed i progetti 2004. Siamo anche stati invitati a partecipare ad una tavola rotonda dal titolo "Una o più politiche per la Sicurezza Stradale in Europa?" che si terrà a Parigi il 15/06/2004. Pur non essendoci stato assegnato alcun premio, ci ha fatto indubbiamente piacere ricevere un simile attestato di stima e considerazione per l'attività associativa che svolgiamo. Ci ripaga in qualche misura dello stato di emarginazione e delle umiliazioni riservateci da numerosi esponenti istituzionali, ai quali continueremo a richiedere od offrire collaborazione.
Il 29/05/2004 è stata inaugurata una pista ciclabile dedicata ad Alex Trombini, tredicenne investito da un'auto mentre stava recandosi a scuola in bicicletta. Ha così trovato esito positivo la richiesta presentata dalla Onlus PU.RI. poco dopo l'incidente. Dopo un breve discorso introduttivo del Sindaco di San Mauro Pascoli e di un rappresentante della provincia di Forlì, è stato letto un commento autobiografia dello stesso Alex (riportato anche sul sito http://www.inostriangeli.it/). La targa ricordo ricorderà così per sempre le tante vittime della strada che ci piace immaginare presenti alla cerimonia, assieme ad Alex.
Il 17/05/2004 si è concluso il nostro ciclo di lezioni di educazione stradale per il corrente anno scolastico. Gli studenti ci hanno gratificati con tantissime manifestazioni di solidarietà, coinvolgimento ed apprezzamento. Quest'anno abbiamo dedicato particolare attenzione al patentino di guida per ciclomotori ed abbiamo ulteriormente valorizzato gli interventi dei nostri "docenti" più giovani, disabili e non. Non abbiamo però voluto seguire la moda di strombazzare tali incontri sugli organi di stampa.
Il 29/04/2004 abbiamo inviato il seguente comunicato stampa destinato ai parlamentari Italiani: Caro Onorevole, desidero renderLa partecipe di una mia "bizzarra" interpretazione sul voto che ha provocato la battuta d'arresto nell'approvazione del Disegno di Legge sugli orari di apertura delle discoteche e sulla vendita di bevande alcoliche. Incredibile...c'è stato un solo decisivo voto di scarto!! Spesso chi vota un provvedimento non condiviso, magari per ubbidire ad ordini di partito, non si pone eccessivi problemi di coscienza, poichè sa che il singolo voto non è quasi mai in grado di modificare l'esito della votazione. Per gli orari delle discoteche invece non è stato così.
Al di là delle motivazioni di schieramento, dei tatticismi e delle pressioni che stanno caratterizzando il tortuoso percorso del provvedimento, l'accaduto andrà a determinare tragedie della strada che probabilmente si potevano evitare. Chissà se qualcuno si sentirà parzialmente responsabile. Chi poteva prevedere o avere interesse a rendere determinante il voto del singolo Parlamentare? Ad onta dell'incerto sorriso di sufficienza che oscurerà qualche faccia incredula, non escluderei la possibilità che le "interessate" vittime della strada abbiano voluto mettere lo zampino. Guardando oltre le semplici apparenze, è possibile rilevare precisi indizi al riguardo. Lo tenga presente anche chi ha festeggiato l'esito del voto con sfrontato entusiasmo trionfalistico. Pirro docet. Il presidente della onlus PU.RI.
Il 7- 9 e 10/4/2004 i quotidiani locali hanno attuato un indecente imbavagliamento della voce proveniente dalla nostra associazione. Non si è probabilmente voluto fare conoscere il nostro punto di vista, con il quale sostenevamo che la sicurezza stradale non può e non deve ignorare il dopo incidente (soprattutto nei luoghi che si trovano ai vertici della classifica nazionale dell'incidentalità) e denunciavamo l'assenza della pur minima considerazione o solidarietà nei nostri confronti da parte delle Istituzioni, in occasione della settimana mondiale sulla sicurezza stradale. Il testo dei comunicati è consultabile al link "Bavaglio"
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Il 30/03/2004 tre nostri docenti di educazione stradale hanno incontrato alcune classi dell'ITI di Savignano sul Rubicone, nell'ambito del programma di preparazione al conseguimento del patentino di guida per ciclomotori. Al termine dell'incontro i ragazzi hanno compilato il nostro nuovo questionario. Con le risposte fornite, la quasi totalità di loro ha confermato che è assolutamente necessario il patentino per la guida di ciclomotori, che dovrebbero essere inserite delle lezioni sul valore della vita propria ed altrui, che la moda di truccare i ciclomotori deve essere condannata, che guidare un ciclomotore è soprattutto la conquista di maggiore indipendenza, che è stupido esagerare perchè ci si sente sicuri, che molti incidenti stradali sono imputabili, oltre che ad errori umani, agli scarsi controlli, alle condizioni delle strade, alla disattenzione, all'uso di sostanze stupefacenti o di alcool ......... Insomma i ragazzi hanno dimostrato consapevolezza e buon senso. Purtroppo a molti adulti, anche con responsabilità istituzionali, ne fa difetto.
Il 29/3/2004 a Mondavio abbiamo partecipato ad un interessantissimo dibattito sull'abuso dell'alcool e sul disagio giovanile. Erano presenti tre Sindaci dell'alta Valconca ed i responsabili di altre tre associazioni di volontariato.
Il 21/3/2004 si è conclusa una settimana cruciale per l'attività associativa. E' stata inoltrata al Ministero delle Infrastrutture la richiesta formale per essere inseriti tra le associazioni di comprovata esperienza per l'educazione e la sicurezza stradale; è stata inviata al Parlamento Europeo la documentazione a sostegno del denunciato stato di emarginazione riservato a molte associazioni no profit che si occupano di sicurezza stradale; è stato dato un seguito alla candidatura per il premio Europeo Norauto sulla sicurezza stradale, sottoponendo alla commissione giudicatrice alcuni particolari progetti per il 2004; è stata accolta la proposta di collaborazione ad un originale progetto che il giovane associato Andrea Proto attiverà prossimamente sul sito http://www.inostriangeli.it/ ; sono stati declinati alcuni inviti per partecipare a trasmissioni televisive o per rilasciare interviste a periodici nazionali che troppo spesso richiedono di osservare un copione prestabilito dettato da prioritarie esigenze di audience; sono state inserite nel calendario primaverile alcune importanti lezioni di educazione stradale.
Il 14/3/2004 abbiamo rilanciato con posta elettronica un messaggio dell'Associazione "Paglierini" sull'orario di apertura delle discoteche. Il messaggio, preceduto da un invito alla riflessione, è stato inviato al Presidente della Camera (Presid. Camera), agli associati ed a numerosi amici, ma a nessun organo d'informazione. Chi lo condivide, potrà a sua volta amplificarlo. Ecco il testo della nostra mail: Riflessione - Quando l'istinto animale di proteggere la vita dei propri figli viene sopraffatto da valutazioni "fiscali", quando gli interessi di alcuni soggetti economici riescono a condizionare gli organi d'informazione ed a soffocare la voce di chi vuole salvaguardare la vita dei giovani, quando chi dovrebbe intervenire per tutelare i più elementari principi morali e civili della società si rende colpevole di gravissime inadempienze, quando in modo più o meno consapevole si alimenta una degenerazione culturale che mortifica tutta la razza umana, quando tutto ciò succede simultaneamente senza rendersene conto, ebbene ciò significa che si è ormai giunti al capolinea, perchè si sta vivendo contro natura. Com'è possibile non accorgersene o rimanere indifferenti?
L'associazione "Paglierini" (
http://paglierini.135.it) aveva scritto: Battuta d'arresto per la legge sulle "stragi del sabato sera". Così titola oggi, 13 Marzo, il Sole 24ore in un articolo a pag. 27. Motivo? La Commissione Finanze della Camera ha chiesto di modificare il testo perchè alcuni divieti di vendita sugli alcolici comporterebbero un minor gettito fiscale. !!!!!! Presumiamo che la Commissione Finanze della Camera sia composta da persone, prima ancora che parlamentari ovvero rappresentanti del Popolo sovrano nella massima Assise elettiva, che sappiano di "economia". Ad essi chiediamo perchè, anzichè contrastarla, non propongano di legalizzare la prostituzione? Quale sarebbe il "gettito" per l'Erario grazie al mestiere più antico del mondo che, sovvertendo tutte le leggi dell'economia, nonostante l'offerta superi ampiamente la domanda, i "prezzi" e, di conseguenza, i "ricavi" non hanno mai conosciuto periodi di crisi? E, inoltre, perchè, non propongano altresì la "monopolizzazione" per lo Stato di tutte le 'droghe': leggerissime, leggere, medio-leggeri e pesanti? Basta, come per il provvedimento assunto, turarsi il naso e chiudere gli occhi. Con due soli provvedimenti non si risolverebbero tutti i problemi delle nostre eternamente disastrate casse statali? Cosa c'è di illegale in questi riferimenti e di legale che dei giovani, mandati allo sbaraglio dal permissivismo e carenze legislative muoiano storditi da musica, alcol e droghe? P.S. INVITIAMO TUTTI I RICEVENTI DELLA PRESENTE MAIL A VOLERE RILANCIARE IL MESSAGGIO A TUTTI I DESTINATARI DI POSTA ELETTRONICA DI LORO CONOSCENZA ED A SOSTENERE LA PRESENTE PROTESTA, SENSIBILIZZANDO LA PRESIDENZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.Home Page......Torna all'inizio
Il 25/2/2004 c'è stata l'assemblea dell'associazione per approvare il rendiconto 2003 ed i progetti 2004. La relazione è consultabile su questo sito al link "Attività". L'invito di partecipazione è stato esteso a tutti i soggetti che nel corso del 2003 hanno fornito sostegno finanziario, poichè per un principio di trasparenza e di correttezza si è ritenuto di dovere relazionare sulla destinazione delle risorse acquisite. La serata è stata estremamente piacevole e tra una portata e l'altra (l'incontro si è tenuto presso il ristorante 2020 di San Mauro Pascoli) si sono esibiti il cantautore Roberto Bartolini (uno dei nostri docenti di educazione stradale) ed il cantastorie dialettale Gianni Broccoli. Alla cena erano stati invitati i corrispondenti locali dei quotidiani "Il Resto del Carlino", "Corriere di Romagna" e "La Voce". Era presente solo Ermanno Pasolini, corrispondente del quotidiano "Il Resto del Carlino". Il presidente Dr. Giuseppe Raduano ha commentato i risultati conseguiti nel 2003 ed ha delineato le linee guida per il 2004. E' stata messa in evidenza la diffusa indifferenza che circonda l'attività dell'associazione, ma in "chiave positiva". Le frequenti delusioni maturate in passato, a causa del trattamento riservato all'associazione da parte di tantissime istituzioni, ha infatti prodotto degli anticorpi provvidenziali. Ormai l'associazione PU.RI. non si aspetta nulla da certi responsabili istituzionali e perciò sotto questo aspetto è diventata "quasi" invulnerabile. E' quindi una piacevole sorpresa quando qualcuno accorda qualche forma di inaspettato sostegno.
Il 15/2/2004 abbiamo inviato a numerose istituzioni locali (Regione, Province, Comuni, Provveditorati agli studi, AUSL ..) ed ai Ministeri più direttamente interessati la seguente richiesta:
Anche quest'anno abbiamo programmato di promuovere il convegno "primaepoi", dedicato alla sicurezza stradale ed ad alcune trascurate questioni del dopo incidente. La manifestazione dovrebbe svolgersi in provincia di Rimini o di Forlì nell'Ottobre 2004, ma abbiamo previsto di organizzare altre iniziative di sensibilizzazione anche in altre date ed in altri luoghi. Rispetto alle edizioni passate saranno apportati significativi cambiamenti al programma del convegno, soprattutto per quanto riguarda il "poi":
Con comprensibile orgoglio, segnaliamo che in occasione del 5° convegno "primaepoi" la lezione di educazione stradale è stata seguita da più di 600 studenti e che, dopo il dibattito sulla messa in sicurezza degli svincoli sulla SS 16 Adriatica a quattro corsie in provincia di RN e FC, l'ANAS ha inserito dei guard rails di protezione e della segnaletica migliorativa su tutto il percorso.
Prima di mettere in moto la macchina organizzativa, vorremmo verificare la Vostra disponibilità ad accordarci (in modo non vincolante) collaborazione e/o sostegno e/o patrocinio. Sarà naturalmente nostra premura renderVi partecipi con congruo anticipo dei programmi dettagliati. A tale proposito ci riserviamo di valutare con molta attenzione Vostri eventuali e graditi suggerimenti. E' nostra intenzione sensibilizzare le famiglie ed ogni altro soggetto interessato, poichè riteniamo che chiunque si trovi nelle condizioni di intervenire per contrastare la vergognosa strage stradale che si consuma ogni giorno sulle strade abbia il dovere morale e civile di farlo, altrimenti si rende complice delle conseguenze. Per ogni informazione riguardante il "passato storico" della manifestazione e l'attività della nostra onlus potrà essere consultato il sito http://puri.135.it . Al link "Attività" è pubblicato uno stralcio della relazione sull'attività svolta nel 2003 ed una sintesi dei progetti 2004. Ringraziando per l'attenzione che vorrete riservarci ......
Ci auguriamo che qualcuno dei 65 destinatari manifesti la propria disponibilità alla collaborazione e contiamo soprattutto su quella degli Enti Locali attraversati dalla SS. 16 Adriatica (Regione Emilia Romagna; Province di Rimini, Forlì e Ravenna; Comuni di Rimini, Bellaria, S. Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Gatteo, Cesenatico, Cervia...). Non ci aspettiamo alcun "grazie" per i lavori che l'ANAS ha effettuato sui loro territori dopo il 5° convegno "Primaepoi", ma il loro rifiuto o la loro indifferenza assumerebbero un significato inequivocabile.
In effetti c'è stato un rifiuto generalizzato il cui significato è inequivocabile.
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L'8/2/2004 abbiamo lanciato una nostra proposta di arredo per le rotatorie. Ecco di cosa si tratta: Nella campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative avrà un ruolo di primo piano il tema della messa in sicurezza della viabilità. Sull'onda del successo ottenuto dai "girotondini" non è difficile prevedere il battesimo di un altro movimento d'opinione, a cui si potrebbe dare il nome di "rotondini". A nessuno sarà sfuggito che da qualche tempo alcuni blasonati esponenti politici quando valutano il grado di sicurezza della viabilità si accreditano punteggi di merito sulla base del numero di rotonde realizzate o progettate sui propri territori. Non intendiamo mettere in discussione l'utilità delle rotonde, ma non ne condividiamo l'uso generalizzato o le strumentalizzazioni che talvolta vengono fatte. Riteniamo che la funzione principale delle "rotonde" debba essere quella di rendere più scorrevole e sicuro il traffico, anche se non deve essere sottovalutato l'aspetto estetico o altri benefici connessi (si risolve ad esempio il problema dell'accattonaggio ai semafori da parte di sventurati di ogni età). A questo punto vogliamo lanciare una nostra proposta su ciò che potrebbe essere collocato all'interno delle rotatorie. C'è chi propone di renderne più piacevole l'aspetto con sculture o chi propone di piantare degli alberi pregiati. Si tratta di proposte condivisibili ma non generalizzabili. Riteniamo che le scelte debbano essere fatte in funzione del contesto ambientale circostante e delle finalità che si vogliono perseguire. Da parte nostra riterremmo utile inserire all'interno di qualche rotonda autovetture e motociclette gravemente incidentate (da scegliere tra quelle in cui non c'è stato grave danno per le persone) assieme a qualche "accessorio" per persone disabili (ad esempio una carrozzina). La scelta delle rotonde in cui inserire l'arredo che proponiamo dovrebbe riguardare i punti più pericolosi per il traffico o i luoghi in cui abitualmente si svolgono gare automobilistiche clandestine. La nostra proposta avrebbe dei costi insignificanti.
Il 16/01/2004 abbiamo inviato una petizione al Parlamento Europeo per denunciare alcuni odiosi episodi di emarginazione posti in essere da alcuni Enti Pubblici locali ai danni di associazioni no profit che si occupano di sicurezza stradale, con particolare riferimento ad associazioni di familiari vittime della strada. La nostra richiesta di intervento ha richiamato la risoluzione delle Nazioni Unite n. 40/30 (1985), nella parte in cui si raccomanda ai paesi membri di trattare le vittime con sensibilità e rispetto della propria dignità, adoperandosi affinché sia loro concessa l'opportunità di esprimere e comunicare l'impatto che il trauma ha loro causato.
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