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ELENCO COMUNICATI DIFFUSI DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE NEL 2011

Legenda redazioni locali : (1= Quotidiani Rimini) (2= Quotidiani Cesena) (3= Quotidiani Forlì) (4= Quotidiani Ravenna)

DATA

TITOLO COMUNICATO

Redaz.

Carlino

Corriere

La Voce

18/11/11

Giornata ricordo vittime strada, ma c'è chi vuole dimenticare

1-2

NO

SI

SI

06/09/11

La carneficina di motociclisti è anche per il degrado?

2

NO

SI

SI

14/06/11

Pubblicità stradale intensiva in doppia fila

2

escluso

SI

SI

05/06/11

Degrado ambientale, civile e morale

2

escluso

SI

SI

10/04/11

La morte annunciata di Alina

2

escluso

SI

SI

02/04/11

Riattivato autovelox con più alto limite di velocità

2

escluso

si

si

01/04/11

Approvazione bilancio e rinnovo cariche

2

NO

SI

SI

 

  Il 18/11/2011 abbiamo diffuso il seguente comunicato sulle iniziative promosse per la giornata mondiale dedicata al ricordo delle vittime della strada. Si è trattato di un impegno particolarmente gravoso, per sopperire all'indifferenza dimostrata dalle istituzioni locali. Ecco il testo del comunicato stampa:

In data 21/10/2011 abbiamo inviato la comunicazione emarginata a tantissimi Comuni delle province di Rimini e Forlì-Cesena, ma solo il Comune di San Mauro Pascoli ci ha confermato che nella giornata mondiale in memoria delle vittime della strada illuminerà un "monumento" con un fascio di luce allo scopo di richiamare l'attenzione generale su questa piaga sociale.

Dopo avere constatato il disinteresse generalizzato delle istituzioni per un loro coinvolgimento nel ricordare le vittime della strada, quest'anno abbiamo voluto intensificare i nostri sforzi per RICORDARE lo strazio delle tante vite spezzate a chi invece vorrebbe DIMENTICARLE.

In estrema sintesi le iniziative che abbiamo realizzato sono le seguenti:

Alleghiamo alcune foto esplicative e salutiamo distintamente.

NESSUN DESTINATARIO (CIRCA 30 COMUNI ROMAGNOLI) AVEVA RISCONTRATO LA SEGUENTE NOSTRA RICHIESTA DI COLLABORAZIONE:

AI Signori Sindaci in indirizzo

GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA 20/11/2011
Nella 3a domenica di novembre ricorre la Giornata Mondiale ONU dedicata al Ricordo delle Vittime della Strada.
L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, nel dare la dovuta rilevanza alla gravità della strage stradale, frutto di superficialità, indifferenza, inerzia ed omissioni, ed impegnata a ricordare per cambiare, fa appello alla sensibilità e al ruolo della S.V. per chiedere di illuminare in tale occasione il monumento più importante presente in città.
Il ricorso alla luce vuole significare che la strage stradale per essere risolta ha bisogno di luce, non solo nel senso che sulla strage bisogna accendere i riflettori, ma anche nel senso di intendere la luce come impegno responsabile, che deve qualificare non solo i comportamenti di chi guida ma anche di chiunque operi nelle istituzioni o nelle aziende, e a tutti i livelli.
Perché questa strage non sia sottovalutata diamole luce, contribuiamo con il nostro impegno a risolverla, dimostriamo apertamente di essere contro le aberrazioni e la barbarie!
Ci attendiamo che tutti i Comuni nei quali ha sede l'AIFVS aderiscano alla nostra richiesta, dimostrando la diffusa presa di coscienza della gravità della strage stradale da parte delle istituzioni che amministrano il territorio, primo passo per la sua soluzione.
La ricorrenza del 2010 è stata commentata al link http://puri.altervista.org/Diario2010.htm#gelso , dove vengono più dettagliatamente descritte le iniziative realizzate in loco.
Certi della collaborazione per un impegno di civiltà, ed in attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.

 I NUOVI MOSTRI: sulla pagina facebook della nostra associazione, così abbiamo definito chi cestina i nostri comunicati stampa e chi ostacola la nostra attività di volontariato per migliorare la sicurezza stradale e per dare sostegno alle vittime ed ai loro familiari.

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 Il 05/09/2011 abbiamo diffuso il seguente comunicato sul degrado dilagante presente nella vallata del Rubicone. Le foto sono state scattate a San Mauro Pascoli in Via Vanoni, dove ha sede l'associazione. L'ASSUEFAZIONE AL DEGRADO E' PEGGIORE DEL DEGRADO STESSO. La gente del posto si lamenta, blatera ed impreca, ma non muove un dito per fermare questo sconcio. La viabilità è caratterizzata da marciapiedi impraticabili, radici di piante che fuoriescono dall'asfalto, buche insidiose, segnaletica carente o parzialmente contradditoria, controlli inadeguati ed altre gravi situazioni di disagio e pericolo, ma il senso civico degli abitanti ormai è in ferie per tutto l'anno. Abbiamo lanciato un appello attraverso le pagine facebook della nostra associazione per diffondere la conoscenza di alcune vergognose situazioni di degrado, ma fino ad ora nessun abitante del luogo lo ha apprezzato nè ha condiviso l'iniziativa. Perchè succede tutto questo? Per menefreghismo o per paura di esporsi ad improbabili ritorsioni? E' possibile che nella nostra zona il degrado ambientale, l'incolumità dei propri familiari ed il rispetto delle vittime della strada interessino così poco?

I giudici della Cassazione hanno recentemente ribadito che se un utente della strada, prestando la normale attenzione, è vittima di una assenza di manutenzione alla strada, il gestore della strada deve risarcire il danno procurato. Il gestore della strada non può pensare di eludere le responsabilità, adducendo di non avere avuto notizia di che la strada era danneggiata. Non può attendere passivamente la segnalazione di terzi, ma deve attivarsi in maniera autonoma per prevenire ogni possibile incidente.

Dall'inizio dell'anno ad oggi la provincia di Forlì/Cesena guida la classifica regionale dei centauri morti ammazzati sulle nostre strade superando di gran lunga tutte le altre province. E' solo iella?

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 Il 14/06/2011 abbiamo diffuso il seguente comunicato sullo sconcio della pubblicità stradale in doppia fila: La distrazione è al primo posto tra le cause d'incidentalità stradale, ma c'è chi pur di fare soldi fa di tutto per consolidare questo triste primato, in barba alll'articolo 23 del Codice della Strada. In risposta alle ripetute segnalazioni fatte dalla nostra associazione per la presenza di pubblicità illegale ai margini della Via Cagnona e sulle sue rotatorie, la pubblicità si è ulteriormente incrementata ed ha assunto forme che sollecitano ancora di più la distrazione. Addirittura ultimamente viene proposta la pubblicità stradale in doppia fila, come da foto allegate. Fatti di questo genere sono espressione di degrado ambientale, morale, civile ed anche imprenditoriale. Infatti quale imprenditore sarebbe così stupido da pagare una pubblicità collocata ai margini della strada in seconda o terza fila, col rischio concreto di poter essere chiamato in causa quale corresponsabile, in caso d'incidente stradale nelle immediate vicinaze?

Chi mette in secondo piano il valore della vita umana non può accampare alcun alibi, nè può mettersi a posto la coscienza sostenendo che il fenomeno è generalizzato. La nostra associazione ha come fine prioritario la difesa della vita umana e non può accettare passivamente che a fronte delle proprie denunce si registri un'ulteriore proliferazione della pubblicità sulle strade della vallata del Rubicone. Per porre un freno a questo sconcio e per aumentare la sicurezza sulle strade ogni singolo cittadino può fare qualche cosa di concreto ed utile: non comprare i prodotti delle aziende che fanno pubblicità sulle strade. Questo non è un messaggio provocatorio, ma un messaggio di utilità sociale che tutti hanno il dovere di prendere in considerazione.

Dott. Giuseppe Raduano (Padre di vittima della strada - Presidente onlus PU.RI - Responsabile provincia Rimini Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada - Referente del Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale)

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 Il 05/06/2011 abbiamo diffuso il seguente comunicato in merito al degrado ambientale, morale e civile esistente nella vallata del Rubicone: Alleghiamo alcune foto campione che documentano il degrado ambientale presente in alcune zone della vallata del Rubicone. La maggior parte della gente del luogo neppure sembra accorgersene, quasi volesse uniformarsi all'ambiente in cui vive con un proprio preoccupante degrado civile e morale. Strade piene di buche od altre insidie, segnaletica inadeguata o in contrasto col codice della strada (per esempio la distanza di alcuni passaggi pedonali dagli incroci), aree indecorose piene di erbacce e di altre presenze sgradite (anche ai margini della vecchia statale Adriatica zona Geo ed ingresso Gatteo Mare), mamme sporcaccione che gettano carta ed altri rifiuti dai finestrini delle auto alla presenza dei loro bambini, per i quali è anche perfettamente normale usare il telefonino alla guida, non usare le frecce quando si svolta o per segnalare le proprie intenzioni nelle rotatorie, bloccare il traffico sostando con le freccette accese in punti pericolosi ed altri "insegnamenti" del genere. Nessuno sembra vedere, nè si sente in dovere d'intervenire adeguatamente per arginare questo sconcio. Ben altre sembrano essere le questioni a cui dedicare maggiore attenzione e considerazione. E così sia

Allegati: Foto "degrado": erbacce e cespugli che invadono la sede stradale impedendo la visuale agli incroci; Foto "marciapiedi": I bambini che si recano a scuola, i disabili su una carrozzina ed i normali pedoni sono serviti; Foto "fioriasfalto": Le radici fuoriescono dal'asfalto e sono nascoste da fiori che invadono la strada. Se un motorino dovesse impattare, altri fiori recisi sarebbero messi in quel punto.

 Il 10/04/2011 abbiamo inviato ai quotidiani locali (escluso il resto del carlino) una foto che potrebbe chiamare in causa diverse responsabilità per la morte della 17enne Alina. La foto mostra particolari sconcertanti del luogo in cui Alina ha perso la vita. La pubblicità è posta davanti ai segnali stradali impedendone la visibilità . Il cassonetto rifiuti impedisce la visibilità  a chi entra nell'incrocio. La strada è sconnessa e c'è un insidioso tombino. Pali, alberi, cassonetto ed altro ancora sono ostacoli fissi micidiali in caso d'impatto. Sullo sfondo ci sono i fiori deposti nel punto esatto in cui è stata spezzata la vita di Alina. Non solo l'ente gestore della strada, ma anche l'azienda che ha inserito la pubblicità  e chi ha posizionato il cassonetto per la raccolta rifiuti potrebbero essere corresponsabili della morte di Alina.

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 Il 02/04/2011 abbiamo inviato a soli due quotidiani il segiente comunicato: Apprendiamo dalla stampa che tra due giorni sarà riattivato l'autovelox di Via Cagnona, la strada provinciale che collega i comuni della vallata del Rubicone al mare. Nel punto in cui è installato l'autovelox, il limite di velocità verrà portato dagli attuali 70 Km. all'ora a 90 Km. all'ora.

Da parte nostra siamo decisamente contrari alla decisione assunta, ben consapevoli che il nostro punto di vista risulterà particolarmente impopolare alla maggioranza della gente, più interessata al proprio portafoglio che alla salvaguardia della vita dei propri cari sulle strade.

Quella strada è molto pericolosa a velocità elevata, anche perchè la carreggiata è spesso occupata da ciclisti poco propensi ad utilizzare l'attigua e poco invitante pista ciclabile. Inoltre ai margini della Via Cagnona sono presenti tantissimi cartelloni pubblicitari che, oltre a rappresentare motivo di distrazione, risultano micidiali in caso d'impatto violento. La pubblicità presente su Via Cagnona e sulle rotatorie che ne canalizzano il traffico, costituisce un vero e proprio sconcio che la nostra associazione ha ripetutamente denunciato, documentato e rappresentato quale modello negativo da non imitare.

Note aggiuntive pubblicate su facebook dal nostro presidente:

Se ben ricordo molti anni fa il limite era di 50 Km. all'ora in quel punto e fui proprio io a proporre in Consiglio Comunale di elevarlo a 70 Km. all'ora. Con l'aumento del traffico e dei motivi di distrazione è assurdo e pericolosissimo elevare il limite a 90 km. orari. Ricordo inoltre che alcuni anni fa all'inizio di Via Cagnona furono collocati due fotored, ma i soliti vandali distrussero le apparecchiature più volte. Alla fine l'illegalità fu assecondata e premiata perchè i fotored furono rimossi. Con tale logica perversa, era quindi prevedibile l'accondiscendenza a certe assurde richieste di aumento dei limiti di velocità per allungare l'elastico della legalità

 Il 30/03/2011 si è tenuta l'assemblea dell'associazione per approvare il bilancio consuntivo 2010 e le linee guida dell'attività per il 2011. Si è anche proceduto al rinnovo delle cariche associative per il prossimo triennio. Sono risultati eletti:

Presidente: Dott. Giuseppe Raduano

Vice-presidente: Nicola Gazza

Consigliere: Anna Maria Gori

Ormai l'attività dell'associazione viene prevalentemente svolta con i vari strumenti che internet mette gratuitamente a disposizione. Le attività di volontariato che richiedono la presenza fisica delle persone già da diversi anni riguardano solo marginalmente la Romagna. Il prossimo 05/04/2011 Giuseppe Raduano, Nicola Gazza e Gori Anna Maria terranno congiuntamente una lezione di educazione stradale in una scuola operante fuori dai confini territoriali della Romagna.

 

 

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