ECCO CHI PUBBLICA I COMUNICATI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Legenda redazioni locali : (1= Quotidiani Rimini) (2= Quotidiani Cesena) (3= Quotidiani Forlì)
Data |
Titolo o argomento del comunicato |
Redaz. locali |
Resto Carlino |
Corriere Romagna |
La Voce Romagna |
27/12 |
Qualità della vita: Il Sole 24 ore ignora la sicurezza stradale |
1-2-3 |
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SI |
SI |
13/11 |
Strumentalizzazioni statistiche ed insulti alle vittime della strada |
1 |
NO |
NO |
SI |
9/11/04 |
Comunicato/invito Convegno SOS (Subito Occorre Sicurezza) |
1-2-3 |
NO |
NO |
NO |
18/10 |
Passaggio del testimone agli organi d'informazione ed ai genitori |
2 |
NO |
SI |
SI |
14/10 |
Comunicato per lezione di educazione stradale a Cesenatico |
2 |
NO |
SI |
SI |
8/10/04 |
Multato a fari spenti e senza patentino. I genitori: Devono spararvi |
3 |
NO |
NO |
NO |
21/9/04 |
2-3 |
NO |
NO |
NO |
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25/8/04 |
Segnaletica: indecisione e distrazione la prima causa d'incidenti |
2 |
NO |
SI |
SI |
25/7/04 |
Istituzioni riminesi indifferenti: Convegno "Primaepoi" altrove |
1 |
NO |
NO |
SI |
21/7/04 |
2-3 |
NO |
SI |
SI |
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15/5/04 |
Esempi di segnaletica stradale inadeguata. Proposto collaudatore |
2 |
SI |
NO |
SI |
6/5/04 |
1-2-3 |
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22/4/04 |
1 |
NO |
NO |
SI |
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10/4/04 |
Cosa pensano i ragazzi del patentino e dell'educazione stradale |
2 |
NO |
NO |
SI |
9/4/04 |
Manifestiamo...delusione nella giornata per la sicurezza stradale |
2-3 |
NO |
SI |
SI |
7/4/04 |
Vittime strada ignorate nella giornata mondiale sicurezza stradale |
1 |
NO |
NO |
NO |
28/3/04 |
1 |
NO |
NO |
NO |
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5/3/04 |
1 |
NO |
NO |
NO |
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25/2/04 |
Invito a cena giornalisti per rendiconto 2003 e progetti 2004 |
2 |
SI |
NO |
NO |
9/2/04 |
Arredare le rotatorie più pericolose con carcasse d'auto |
2 |
SI |
SI |
NO |
7/2/04 |
3 |
NO |
NO |
NO |
Quale associazione fortemente impegnata sul territorio su sicurezza stradale e dopo incidente, Vi rendiamo partecipi di alcune considerazioni svolte dal CNOSS (al quale aderiamo) in merito al recente dossier sulla qualità della vita 2004, pubblicato dal quotidiano "Il sole 24 ore". Firmato Associazione PU.RI.
Stim.ma redazione "Il Sole 24 Ore",
Desideriamo esprimervi, rendendone partecipi altri organi d'informazione a livello nazionale e locale, alcune nostre perplessità sui parametri che avete utilizzato, o meglio non utilizzato, per redigere il dossier sulla qualità della vita in Italia nell'anno 2004. Infatti diverse associazioni aderenti al CNOSS, e sicuramente anche tantissimi cittadini, si sono chiesti, dopo aver esaminato l'inserto del Sole 24Ore di Lunedì 20 Dicembre, che fine abbia fatto, rispetto agli anni precedenti, tutto ciò che riguarda l'incidentalità stradale con i morti, i disabili, le preoccupazioni, le sofferenze ed i costi sociali che questa vera e propria calamità nazionale si porta al seguito. A nostro modesto avviso, per una più rappresentativa e chiara informazione, bisognerebbe fornire adeguate risposte ai seguenti interrogativi:
Potremmo proseguire l'elencazione degli interrogativi, ma non è questo il nostro fine. Se ci sarà data l'opportunità di farlo, saremo lieti di fornire suggerimenti e proposte utili per fermare la strage stradale e per il dopo incidente. Riteniamo che il preoccupante fenomeno dell'incidentalità stradale sia da tempo sfuggito di mano a chi ha poteri decisionali, poichè, mentre gli italiani quando si mettono in auto confidano ormai sempre più nello stellone, chi dovrebbe tutelarli cerca di coprire il problema con qualche foglia di fico.
Ci auguriamo di sbagliare e, anche per questo, sapendo cosa può fare l'informazione per accrescere o smorzare l'attenzione su qualche argomento, chiediamo alla Direzione del Sole 24Ore di riconsiderare od integrare il dossier statistico appena pubblicato. A nostro parere una simile scelta costituirebbe una inequivocabile dimostrazione di attenzione nei confronti di un tema prioritario, che rischia altrimenti di diventare figlio di un Dio minore.
Ringraziando anticipatamente per la considerazione che vorrete dedicarci, salutiamo con distinta stima.
Dr. Giuseppe Raduano (referente CNOSS sull'argomento)
Sui giornali di oggi (13/11/2004) sono stati divulgati alcuni dati riguardanti l'incidentalità stradale in Italia e nella regione Emilia Romagna in particolare. Il salone internazionale della Sicurezza stradale (SISS), che si tiene in questi giorni nella Fiera di Rimini, è stato utilizzato come cassa di risonanza per confondere le idee, poichè anzichè fare conoscere (come ha fatto a fine 2003 il quotidiano Il Sole 24 Ore) le terrificanti cifre del massacro stradale in rapporto ai mezzi circolanti o alla popolazione residente in un determinato luogo, si è coscientemente voluto diffondere un'insignificante sequela di numeri, con l'apparente intento di alleggerire certe responsabilità. Ecco perchè utilizzando una poco scientifica chiave di lettura "statistica", la regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini e la provincia di Forlì-Cesena potrebbero venire raffigurate con una più rassicurante aureola di sicurezza stradale. Anche un bambino capirebbe che se nella provincia di Bologna il numero delle vittime della strada è superiore a quello registrato nella provincia di Rimini, ciò non significa che la provincia di Rimini sia più sicura, poichè i mezzi circolanti e la popolazione della provincia di Bologna superano di gran lunga quelli della provincia di Rimini.
Ben diverse sono le valutazioni statistiche emerse nel corso del convegno S.O.S. (Subito Occorre Sicurezza - mentre l'Europa fa, l'Italia discute), promosso, sempre a Rimini, dal CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale) e conclusosi nella mattinata di ieri. Tra le decisioni assunte e da attuare a breve, figuravano anche gli interventi da assumere in merito all'esposizione di alcuni posters (ritenuti offensivi) nello stand della regione Emilia Romagna. Infatti, nonostante le rimostranze di alcuni genitori di vittime della strada nella giornata di Mercoledì, la Regione Emilia Romagna ha continuato a diffondere nel padiglione della fiera di Rimini lo slogan : da 0 a 100 in 8 secondi... seguito dalla figura di una macchina incidentata ed infine dal commento... quattro pirla in meno. Nella tarda mattinata di ieri (Venerdì) alcuni genitori di vittime della strada (nel caso specifico trasportati) hanno energicamente contestato all'interno della fiera di Rimini lo slogan che definiva "pirla" i propri figli e ne hanno preteso l'immediata rimozione. I posters incriminati sono stati rimossi ed è in corso di valutazione l'esistenza di eventuali elementi di reato per diffamazione ai danni della memoria di giovani vittime della strada.
Vi inoltriamo il presente documento, a commento degli incontri sulla sicurezza stradale svoltisi a Cesenatico il 15/10/2004. Nelle prossime settimane le scuole interessate dovrebbero dare un seguito all'iniziativa e ci auguriamo di avere in qualche modo contribuito alla crescita della coscienza civica degli studenti. Al temine dell'incontro abbiamo invitato gli studenti, gli insegnanti e chiunque altro interessato a proseguire la corsa con l'ideale "testimone" che stavamo loro consegnando, poichè non eravamo in grado di andare oltre. Ad altri spetterà quindi la scelta di decidere se gettare il "testimone" o se fargli proseguire la corsa. Per la lezione di educazione stradale hanno rivestito il ruolo di docenti:
Nicola Gazza di San Mauro Mare, giovane disabile facente parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione PU.RI. In questi ultimi anni ha incontrato diverse decine di migliaia di studenti, spesso fuori dalla Romagna. Giornali e televisioni si sono spesso occupati di questa attività di volontariato, che Nicola svolge con tanta passione; Alessio Tavecchio di Monza, giovane disabile presidente dell'omonima Fondazione. Ha scritto il libro "Cronaca di una guarigione impossibile", collabora con l'ACI ed ha partecipato a numerosissime trasmissioni televisive (nella recente edizione di "Domenica in" condotta da Paolo Bonolis è stato ospite fisso di tutte le 34 puntate); Giuseppe Raduano di San Mauro Pascoli. Presiede l'associazione PU.RI., è referente del CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale) e responsabile dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada per la provincia di Rimini. Padre di Andrea; Anna Abbondanza di Savignano sul Rubicone. Fa parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione PU.RI. Il Suo messaggio è stato ascoltato con commozione da tantissimi ragazzi. Mamma di Elisa e Gianpaolo: Pamela Piezzo di Cesenatico. Amica di Tamara, Valentina, Francesca ed Alessandro, che rimasero vittime di un incidente stradale all'uscita della SS. 16 Adriaticadi Valverde di Cesenatico.
L'incontro con gli studenti è stato estremamente significativo e coinvolgente. Riteniamo comunque di dovere stimolare alcune riflessioni su qualche preoccupante segnale di degenerazione culturale rilevato nel corso degli incontri. L'amico Alessio Tavecchio ci ha fatto notare che in altre città raramente si registra un simile (apparente?) disinteresse da parte dei genitori e degli organi d'informazione. Alcune mamme di vittime della strada presenti all'incontro hanno provato profonda amarezza per la superficialità dimostrata da una esigua minoranza di studenti che, anzichè maturare una più profonda consapevolezza sulle insidie descritte da chi porta sulla propria pelle i segni indelebili di una tragedia stradale, ha preferito invece distrarsi con giochini demenziali. Non si pianga dopo, ma si intervenga prima. Questo è il nostro accorato appello.
Purtroppo anche la "nuova" Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena sembra disinteressata alla nostra attività di volontariato in favore della sicurezza stradale. Nonostante il terrificante tributo di sangue versato sulle strade della nostra provincia, si continua a dimostrare scarsa considerazione nei confronti delle vittime della strada, dei loro familiari e delle associazioni di volontariato che vogliono impegnarsi per fermare la strage.
Occorrerebbe invece intervenire con azioni forti, energiche, collegiali e soprattutto URGENTI per tentare di fermare questo stillicidio. Non solo a livello repressivo, ma anche a livello strutturale ed educativo. Basta con questa dilagante cultura del fatalismo e dell'indifferenza!
Non piangano le madri dopo che queste tragedie si sono consumate, sapendo che molte di esse potevano essere evitate. Urlino prima, pensando che circa il 40% dei morti sulle nostre strade sono da attribuire a cause non direttamente od esclusivamente imputabili a chi guida. Siano consapevoli che in Italia, se non ci saranno correttivi, una famiglia su dieci avrà un morto o un disabile grave a causa di incidenti stradali. Si mobilitino con cortei per invocare ed esigere la tutela della vita sulle strade, come già fanno quando sfilano per dimostrare repulsione nei confronti delle tante barbarie che si consumano nel mondo. Non si disinteressino delle umiliazioni che devono subire le vittime ed i disabili della strada dopo aver sofferto un trauma che sconvolge la vita di intere famiglie, perchè potrebbero loro stesse trovarsi in quelle condizioni. Sensibilizzino i vari organismi istituzionali, sindacali, religiosi, politici e civili su queste trascurate emergenze, affinchè non si ceda alla tentazione di mettere la testa sotto la sabbia (come fanno gli struzzi) per allontanare dalle coscienze pericoli, responsabilità ed ingiustizie di vario genere.
A titolo esemplificativo, si allegano le più recenti offerte di collaborazione e richieste di incontro inutilmente inviate al novello Presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Nessuna finalità polemica, ma è giusto fare sapere.
Cara Associazione PU.RI..... Che senso ha scrivere a se stessi? Il caldo fa andare fuori testa?
Può darsi, ma dopo aver inutilmente cercato qualche forma di dialogo con le istituzioni più direttamente interessate alla sicurezza stradale, dopo aver ascoltato durante la recente campagna elettorale una marea di chiacchere e di buoni propositi, dopo aver osservato le lacrime da coccodrillo che solcano certe facce quando si verifica una morte annunciata, dopo aver assistito al ping pong di responsabilità che spesso caratterizza il dopo incidente, dopo aver cercato di contrastare i numerosi interessi che banalizzano il valore della vita sulle strade, dopo avere constatato che l'imbecillità di certi comportamenti continua a devastare la vita di moltissime innocenti famiglie, dopo avere denunciato la palude d'indifferenza ed il senso di fatalismo che la gente prova nei confronti della strage stradale, dopo avere raccolto voci riguardanti la vostra intenzione di tirare un po' i remi in barca nell'attività che svolgete in Romagna, dopo... dopo... Vi chiediamo di non mollare.
Desideriamo perciò gratificare in qualche modo i volontari che collaborano con l'Associazione PU.RI. esprimendo loro un sentito GRAZIE, anche per conto di chi avrebbe dovuto farlo da tempo, se non fosse stato condizionato da valutazioni preconcette o da spirito competitivo. GRAZIE per le riflessioni che i vostri giovani "docenti" provocano all'interno delle scuole, GRAZIE per l'attività di volontariato svolta da Nicola, Roberto, Marta, Alessio, Andrea, Antonio, Juri, Sara, Pamela, Anna, Mimma, Laura, Giuseppe..., GRAZIE per i dibattiti ed i convegni che promuovete sulla prevenzione e sul dopo incidente, GRAZIE per essere riusciti ad ottenere da parte dell'ANAS un intervento migliorativo per la messa in sicurezza di tutte le uscite poste sulla SS 16 Adriatica nelle province di Forlì e di Rimini, GRAZIE per ciò che riuscite a fare in favore dei familiari delle vittime della strada, GRAZIE per avere avuto la forza di reagire alle umiliazioni che vi vengono riservate. Con un semplice GRAZIE si può andare lontano, ma bisogna capirlo.
Firmato Associazione PU.RI.La delibera di Giunta n. 327 della Regione Emilia Romagna, a prescindere dalle finalità dichiarate dal provvedimento, ha fatto temere la chiusura della comunità di San Patrignano. Solo dopo alcune manifestazioni pubbliche di protesta, gli assessori regionali Borghi e Bissoni hanno fatto sapere che le preoccupazioni di Andrea Muccioli appaiono incomprensibili. Ci sarà una nuova delibera "interpretativa". Sembra quindi che tutto il polverone sollevato debba attribuirsi ad un equivoco. Ora Andrea Muccioli dovrebbe essere più tranquillo!! Anche la nostra associazione potrà guardare con maggiore serenità al proprio futuro, poichè le offerte di collaborazione cadute nel vuoto, le richieste di incontro mai riscontrate e lo stato di emarginazione lamentato in occasione delle iniziative o ricorrenze più significative per la propria attività di volontariato, alla luce di quanto accaduto, potrebbero ora avere una più rassicurante chiave di lettura. Per il principio di par-condicio, ci auguriamo che qualche assessore Regionale, presidente di provincia, sindaco, parlamentare o altro rappresentante Istituzionale (sia a livello centrale che periferico), voglia fornire alla nostra associazione ed ad altri "preoccupati" organismi no profit analoghe rassicurazioni. Sarebbe una manifestazione di considerazione che andrebbe a valorizzare utili forme di collaborazione, a vantaggio di tutta la collettività.
Il presidente della provincia di Rimini Nando Fabbri plaude alla battuta d'arresto del disegno di Legge sugli orari di apertura delle discoteche e sul consumo di alcool. Il Sindaco di Rimini Ravaioli sta autocelebrando la progettualità della Sua amministrazione per la messa in sicurezza delle strade nel territorio comunale ed ha chiesto ad una associazione a diffusione nazionale di attivarsi per indurre il Governo a finanziare tali progetti. Da parte nostra da anni invochiamo la collaborazione ed il coinvolgimento del Comune e della Provincia di Rimini per migliorare la sicurezza stradale e per dare un più significativo sostegno ai familiari delle vittime e dei disabili della strada, al di là delle tante promesse e dei tanti buoni propositi. Avendo incassato l'ennesima manifestazione di indifferenza nei confronti delle nostre più recenti sollecitazioni, in qualità di responsabile della onlus PU.RI. (PUnto RIferimento familiari vittime) comunico che, dopo ben cinque manifestazioni promosse in provincia di Rimini, il 6° convegno nazionale "Primaepoi" si svolgerà altrove. Ci auguriamo che questa decisione non diventi per qualcuno motivo di depressione.
A seguito dell'elaborazione statistica di un nostro questionario (compilato da alcune classi di studenti delle medie superiori al termine della lezione di educazione stradale) abbiamo inviato alla direzione didattica il seguente commento:
"Il 75% degli studenti ha voluto fornirci propri suggerimenti. La percentuale è molto elevata e dimostra la loro solidarietà ed il loro coinvolgimento. La maggioranza dei suggerimenti riguarda l'apprezzamento della lezione e l'opportunità di aumentarne il numero. Alcuni ragazzi consigliano di promuovere visite presso ospedali e centri di cura, altri consigliano di mettere maggiormente in risalto ciò che succede dopo il trauma ed i cambiamenti che intervengono nella vita delle persone più direttamente coinvolte, altri consigliano prove pratiche su strada, altri ancora di stimolare maggiormente gli studenti a parlare delle proprie esperienze dirette. Le risposte fornite alle domande del questionario ed i suggerimenti ricevuti dimostrano una sensibilità superiore alla media da noi riscontrata in occasione di altri incontri sulla sicurezza stradale. Per le richieste ricevute in merito all'attività della onlus PU.RI., gli studenti interessati potranno consultare il sito http://puri.135.it ". Inoltre le risposte fornite alle singole domande del questionario hanno messo in evidenza che è assolutamente condivisibile l'obbligo di patentino per la guida di ciclomotori, che per ottenere la patente dovrebbero essere inserite delle specifiche lezioni sul valore della vita propria ed altrui, che la moda di truccare i ciclomotori deve essere contrastata, che guidare un ciclomotore significa soprattutto conquistare maggiore indipendenza, che è stupido esagerare quando ci si sente sicuri, che molti incidenti stradali sono imputabili, oltre che ad errori umani, agli scarsi controlli, alle condizioni delle strade, alla disattenzione, all'uso di sostanze stupefacenti o di alcool, che ......... Insomma i ragazzi hanno dimostrato molta consapevolezza e buon senso, che non sempre è possibile trovare negli adulti, anche quando rivestono incarichi istituzionali
Il 7/04/2004 è stata celebrata la giornata mondiale per la salute e la sicurezza stradale, con manifestazioni che in quasi tutte le città Italiane hanno coinvolto le associazioni di familiari vittime della strada. Dovrebbe essere superfluo rilevare che la sicurezza stradale non può e non deve ignorare il dopo incidente, soprattutto nei luoghi che sono ai vertici della classifica nazionale dell'incidentalità. Pur essendo da anni impegnati sul fronte della sicurezza e dell'educazione stradale nelle scuole, nella provincia di Forlì nessuna istituzione ha richiesto il nostro coinvolgimento nè ci ha espresso la pur minima solidarietà. Non possiamo fare altro che manifestare... la nostra più profonda delusione.
Ecco il testo del comunicato che abbiamo inviato ai quotidiani Riminesi: Il 5/03/2004 abbiamo comunicato alla cronaca locale dei quotidiani del Riminese il nostro punto di vista sulla chiusura anticipata delle discoteche e sul divieto di vendita di bevande alcoliche dopo un certo orario. La nostra voce era fuori dal coro e forse per questo motivo è stata imbavagliata. Con l'intento di contrastare un prevedibile effetto boomerang (anche per chi sostiene i molteplici interessi economici in gioco), abbiamo deciso di mettere in atto una protesta silenziosa, sottoponendoci ad autoimbavagliamento per un mese. Perciò dal 5/03/2004 al 5/04/2004 non faremo alcun comunicato stampa, nè per divulgare il calendario delle nostre lezioni di educazione stradale nelle scuole, nè per la settimana mondiale dedicata alla sicurezza stradale, nè per gli altri argomenti che vedono la nostra associazione in prima linea, sul fronte della sicurezza stradale e del dopo incidente. Da troppi anni, nella provincia che conduce la classifica nazionale degli incidenti stradali, ci sentiamo oggetto di odiose forme di emarginazione da parte di tanti rappresentanti istituzionali. Nel frattempo, se qualcuno volesse accogliere i nostri inviti alla collaborazione o volesse conoscere i nostri punti di vista sui temi riguardanti la nostra attività, potrà contattarci direttamente o potrà consultare le pagine del sito http://puri.135.it . Riportiamo in calce il documento inviato agli organi di stampa il 5/03/2004, ma non pubblicato.
I quotidiani locali hanno dato grande risalto alla protesta del sindacato dei locali da ballo (è stato chiesto ai ragazzi che frequentano le discoteche di inviare SMS di protesta) ed a quella di alcune associazioni di commercianti. Abbiamo voluto fare sentire anche la nostra voce con il seguente comunicato, ma non c'è stata analoga attenzione. Sulla cronaca locale Riminese nessun quotidiano ha voluto riportare il nostro punto di vista, alla faccia della imparzialità ed obiettività dell'informazione. Non è difficile intuirne i motivi di fondo.
Oggetto: Chiusura anticipata discoteche e divieto di vendita bevande alcoliche dopo un certo orario.
Tantissimi genitori ci confidano che nel fine settimana rimangono svegli fino al mattino, in attesa del ritorno dei propri figli. Poi, quando tutto è andato bene, tirano un sospiro di sollievo e si addormentano. E allora perchè non si ha il coraggio di fare sentire la propria voce, ma si rimane a guardare? Il disegno di Legge sulla chiusura anticipata delle discoteche e sul divieto di vendere alcolici dopo un certo orario sta scatenando un putiferio. Il sindacato dei locali da ballo ed alcune associazioni di commercianti sono sul piede di guerra e parlano di proibizionismo e rischio di bancarotta. I ragazzi che frequentano le discoteche vengono invitati ad inviare degli SMS di protesta. C'è chi denuncia l'incostituzionalità del disegno di Legge, perchè violerebbe l'autonomia decisionale degli Enti Locali. Insomma si sta registrando una intimidatoria levata di scudi da parte di una agguerrita minoranza di cittadini, che mettono in secondo piano lo svalutato valore della vita sulle strade. Invitiamo perciò le persone che la pensano diversamente ad assumere un ruolo attivo per fare sentire la loro voce e per usare ogni possibile strumento a "difesa" della vita dei propri cari. Sarebbe anche utile annotare tutto ciò che sta succedendo e ricordarsene quando si andrà a votare, comunque la si pensi....
Firmato: Dr. Giuseppe Raduano (Pres. onlus PU.RI. - Responsabile per la Provincia di Rimini dell'Associazione Italiana familiari e vittime della strada)
Alla cortese attenzione del Presidente della Provincia di Forlì-Cesena.
Nelle prossime settimane la nostra associazione invierà alcune lettere aperte ai massimi responsabili di diverse Istituzioni locali, per rivendicare considerazione, dignità, sostegno e più incisivi interventi sul fronte della sicurezza stradale. Ecco una nostra riflessione che riguarda direttamente la Provincia di Forlì-Cesena:
Abbiamo appreso dalla stampa locale il grande impegno che l'Amministrazione Provinciale di Forì-Cesena sta dedicando all'educazione stradale nelle scuole. Naturalmente apprezziamo questo genere d'iniziative, ma intendiamo ribadire con fermezza lo stato di emarginazione riservato ad alcune associazioni no profit (tra cui la nostra) che da anni si occupano di sicurezza stradale a tutto campo e cioè anche denunciando le gravi responsabilità esistenti in materia di viabilità, controlli, sostegno ai familiari delle vittime della strada ed altre inadempienze istituzionali. L'art. 230 del Codice della strada prevede che le lezioni di educazione stradale nelle scuole possano essere svolte, oltre che dagli appartenenti ai corpi di Polizia Municipale, anche da personale esperto appartenente ad altre specifiche istituzioni pubbliche o private. A prescindere da ogni riferimento normativo, Le segnaliamo che la nostra associazione da anni svolge lezioni di educazione stradale nelle scuole (in una statistica redatta dalla stessa provincia di Forlì-Cesena alcuni anni fa la onlus PU.RI. era al primo posto tra le associazioni per numero di studenti incontrati) e che il nostro modello educativo è tra i più apprezzati a livello nazionale. Nella lezione di educazione stradale tenuta durante il nostro recente 5° Convegno "Primaepoi", otto nostri specialissimi docenti hanno incontrato più di 600 studenti, sbigottiti per le assenze delle istituzioni invitate o comunque interessate. Ai lavori del convegno ha però partecipato un responsabile dell'ANAS che ha assicurato (e già realizzato) interventi per la messa in migliore sicurezza di tutti gli svincoli esistenti sulla SS 16 Adriatica a quattro corsie. Ulteriori informazioni al riguardo sono consultabili sul sito http://puri.135.it . Probabilmente non avremmo partecipato agli incontri che la Provincia di Forlì-Cesena sta promuovendo per organizzare al meglio le prossime lezioni di educazione stradale, ma avremmo apprezzato un Suo invito per un coinvolgimento costruttivo. Da parte nostra continueremo a seguire le iniziative della provincia di Forlì in materia di sicurezza stradale con la massima attenzione, anche se non gradito. Auguriamo a Lei ed ai Suoi collaboratori buon lavoro, perchè i numeri della strage nella nostra provincia sono davvero allarmanti. E' sicuramente nelle comuni intenzioni risparmiare a tante famiglie le sofferenze devastanti conseguenti ad un grave incidente stradale, ma come "addetti ai lavori" dobbiamo rilevare che ciò che succede dopo il trauma vero e proprio viene spesso trascurato. Probabilmente non si è consapevoli che le ferite dei "malcapitati" non si rimargineranno più e che è pertanto molto facile farle sanguinare. Nel rinnovarLe la nostra disponibilità per una costruttiva collaborazione, La salutiamo con distinta stima.