Punto_tre_porte è il sito che parla
della possibile chiusura degli stabilimenti FIAT di Termini Imerese ed
Arese. Tutte le
notizie che vi trovate sono raccolte in rete o comunicate dagli stessi
autori. Per qualunque segnalazione o per inviare un documento, scrivete al webmaster (autorizzando alla pubblicazione e al trattamento dei dati personali forniti) all'indirizzo
puntotreporte@libero.it
utilizzate il
FORUM
oppure al numero di fax1782256730
Questo sito è mantenuto da Salvatore Vitale cittadino amareggiato e non rassegnato di Termini Imerese. Chiunque volesse aiutare nella redazione scriva a
salvatore.vitale@inwind.it
Dicci la tua; scrivi nel FORUM
quello che pensi di questa vicenda!
Clicca sul pulsante
Sondaggio: Clica sul pulsante per
vedere il quesito.
Scrivi al webmaster
Usa il modulo
Il
sito dell'AVIS
Associazione Volontari Italiani Sangue. Chi dona sangue dona la vita!
Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
Ringraziamenti
Grazie a tutti coloro che si stanno
adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto
e documenti.
Lettera di Fausto Bertinotti
LETTERA DI FAUSTO BERTINOTTI
A SILVIO BERLUSCONI
Signor presidente,
in queste ore il suo governo si sta occupando della situazione della Fiat,
una situazione disperata e molto preoccupante per le sue conseguenze
sull’occupazione e sui lavoratori. Come è evidente, infatti, non sono solo
in pericolo 8000 posti di lavoro,ma l’intera popolazione della Fiat e il
paese ha oggi di fronte a sé il rischio del più grande crollo industriale
della sua storia.
Per questo, convinti che solo un evento eccezionale possa salvare
l’occupazione e mantenere in vita un asse industriale strategico per il
paese, abbiamo avanzato la proposta di una nazionalizzazione della Fiat.
In una situazione così pesante e drammatica ci aggrappiamo ad ogni
spiraglio che dia qualche speranza.
Consideriamo perciò importante che in questi giorni di preoccupazione e di
dibattito si siano squarciati i veli dell’ideologia liberista e l’ipotesi
di un intervento pubblico sia entrata nell’agenda politica e nel dibattito
del paese. Del resto solo il fondamentalismo del mercato oscurava il fatto
che in Francia e in Germania persistono presenze pubbliche significative
nel settore dell’automobile. E che nel mondo di fronte a grandi crisi, a
estese minacce all’occupazione e a problemi dell’economia nazionale non
risolvibili dal mercato, il problema dell’intervento pubblico è stato
sollevato da più voci e da più governi, non solo di sinistra.
Ci rivolgiamo, quindi, al suo governo, di cui siamo dichiarati avversari
politici, affinché faccia questa scelta e presenti in Parlamento un piano
di intervento strategico costruito su di essa. Si tratta di una opzione
chiara che deve evitare il rischio di trasformarsi nel suo contrario, in
una operazione, cioè, che esoneri la proprietà dalle sue pesanti
responsabilità e dall’impegno necessario per uscire dalla crisi, o in uno
“scambio” fra la fuoriuscita della Fiat dal settore auto e la sua presenza
nei nuovi settori strategici dell’energia. In sostanza in un modo per
oliare il passaggio della proprietà alla General Motors.
L’intervento pubblico, al contrario, è necessario per un una operazione
strategica in Italia e in Europa e per il raggiungimento di obiettivi oggi
fondamentali: la difesa di tutti i posti di lavoro come risorsa essenziale
per l’economia, un nuovo progetto di mobilità che salvaguardi l’ambiente e
i diritti dei cittadini, un rilancio della ricerca pubblica sulla mobilità
per il paese.
Signor presidente,
in questi anni è invalsa la moda di demonizzare l’esperienza delle
Partecipazioni Statali. Ci sono note le loro gravi responsabilità nella
fase di decadenza, ma forse non è inutile ricordare che dal loro interno e
nelle diverse epoche storiche sono partite sfide innovative che hanno
costituita alcune delle pagine più significative della storia industriale
del paese. E’ giunto il momento, voltando pagina, di scriverne una nuova.
Cordiali saluti Fausto Bertinotti
Segretario di Rifondazione Comunista