Se cerco di immaginare i tempi in cui la posta si muoveva grazie ai pony express e le notizie correvano alla velocità del cavallo di turno, non ci riesco. O meglio, lo immagino ma non riesco a vivere la sensazione dell'attesa, quei giorni di ritardo nel sapere se al fronte avevano vinto oppure se bisognava fuggire portando via tutto quello che si poteva. Non sono più in grado di vedere le cose in questo modo, perché da quando sono nato se accade qualcosa di grave in Giappone nel giro di minuti lo vengo a sapere, o, per fare un esempio recente, se crollano le torri gemelle di New York, la sera stessa, tutti siamo lì a dire:"Il mondo non sarà più lo stesso".
Questo non significa però che la notizia istantanea sia per forza vera. Vi fidate dei comunicati che provengono dai Taliban? O pensate magari che i nostri telegiornali siano obiettivi ed equidistanti? Possiamo affidarci all'emittente Al Jazeera come fonte delle notizie dall'Afghanistan? (In un servizio Al Jazeera affermava che erano stati lanciati aiuti umanitari da "aerei non identificati").
Noi non siamo certo in mani migliori: la CNN ha accettato senza condizioni la censura dei futuri video di Bin Laden. Molte informazioni faticosamente rese pubbliche, per esempio la disposizione delle centrali nucleari americane, sono scomparse dalla rete. Probabilmente i terroristi hanno avuto tutto il tempo di visionare i siti ora censurati e gli unici ad averne una perdita saranno i comuni cittadini. Ne volete ancora? Gli americani hanno dichiarato di aver distrutto tutte le infrastrutture dei Taliban, ma alcuni "ben informati" sottovoce hanno fatto notare che i Taliban non hanno mai usato grandi infrastrutture, e per comunicare tra loro hanno sempre usato la semplice carta. Come fare allora per avere un'informazione sicura? La risposta forse non esiste, ma per quanto riguarda l'Afghanistan un aiuto ci viene da Emergency.
Emergency come leggiamo sul suo sito, è nata nel 1994 con lo scopo di fornire assistenza medico-chirurgica alle vittime delle guerre e, soprattutto, delle mine antiuomo, costruendo e gestendo ospedali nelle zone maggiormente colpite.
Ora, a prescindere da tutte le altre iniziative, voglio informarvi che alcune persone di Emergency, tra cui anche Gino Strada, sono presenti sul suolo afgano. Per la precisione a Kabul. Il gruppo si sposta nella città per documentare i feriti civili dei bombardamenti.
Nel sito vi basterà cliccare sull'immagine al centro della homepage per accedere alla sezione dedicata all'Afghanistan. Troverete immagini, storie e informazioni spedite tramite telefono satellitare. Troverete anche l'elenco dei feriti e delle vittime dei bombardamenti che hanno visto con i loro occhi: nome, cognome, età e tipo di ferita. Fate caso a quanti bambini sono presenti in questo elenco.
Oltre a questo importante servizio, sul sito è presente l'elenco degli ospedali di Emergency di tutto il mondo. Di ognuno potete vedere i pazienti curati, la percentuale di mortalità e molte altre informazioni. Potete anche vedere la situazione delle guerre nel mondo, le altre iniziative e i sistemi per aiutarli. Anche il bilancio è on line.
www.emergency.it
Stefano Besi
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