La distruzione come causa della nascita

 

Nella riproduzione si verifica  un'unione della cellula femminile con quella maschile. Ogni cellula viene perciò distrutta in quanto unità e dal prodotto della distruzione nasce la nuova vita. Alcuni animali inferiori, per esempio le effimere, pagano con la propria vita la produzione della nuova generazione e muoiono. La creazione é per questi esseri anche una distruzione che, presa in se stessa, é per gli esseri viventi la cosa più temibile. Ma se questa loro distruzione si pone al servizio della nuova creatura allora viene desiderata dall'individuo. Naturalmente l'individuo altamente organizzato, che non é costituito da una sola cellula, non viene distrutto per intero nell'atto sessuale, ma le cellule sessuali che scompaiono in quanto unità non sono elementi indifferenti, ma stanno in stretta connessione con l'intera vita dell'individuo; esse contengono in forma concentrata l'intero creatore da cui sono continuamente influenzate nello sviluppo. Questi importantissimi estratti dell'individuo vengono distrutti all'atto della fecondazione. Corrispondentemente all'unione delle cellule sessuali, durante l'atto dell'accoppiamento, avviene la più intima unione tra due individui: l'uno penetra nell'altro. La distinzione é solo quantitativa: non viene risucchiato l'intero individuo ma solo una sua parte che però, in quel momento rappresenta l'intero organismo. La parte maschile si dissolve in quella femminile che entra in stato di agitazione ed assume una nuova forma per la presenza dell'intruso. La metamorfosi comprende l'intero organismo. La distruzione e la ricostruzione che si verificano sempre in circostanze normali in questo caso si realizzano bruscamente. L'organismo si libera dei suoi prodotti sessuali come se questi fossero un qualsiasi escremento. Sarebbe inverosimile che l'individuo non presagisse nel proprio organismo questi processi di distruzione e ricostruzione, per lo meno sotto forma di sensazioni corrispondenti. Come le sensazioni piacevoli corrispondenti al divenire sono presenti nello stesso istinto procreativo, così anche le sensazioni di difesa come la paura e il disgusto non sono l'effetto di un falso collegamento con gli escrementi spazialmente coesistenti, non sono l'elemento negativo che significa una rinuncia all'attività sessuale, ma sono sensazioni che corrispondono alla componente distruttiva dell'istinto sessuale.