TRAINING AUTOGENO :

CHE COS' E'???

Il training autogeno è un po' come un'isola su cui potete rifugiarvi quando avete bisogno di staccare la spina, di riprendere contatto con i vostri desideri, di liberarvi dallo stress. E un "metodo di autodistensione", come lo ha definito negli anni Trenta il suo inventore, lo psichiatra tedesco J. H. Schuitz. E una tecnica di rilassamento profondo che porta ad allontanarsi temporaneamente dalla realtà. Immaginate che il vostro atteggiamento abituale, quello con cui vi svegliate ogni mattina e che assumete durante la giornata, sia come un vestito: il training autogeno vi permette di toglierlo per un momento e di vedere cosa c'è sotto. Cioè di percepire le sensazioni che provereste se non foste pressate da doveri, impegni e necessità. Fuggire ogni tanto sull'isola è un modo per diventare più padroni di sé, che è la condizione indispensabile per sopportare e superare le tensione o per prendere decisioni importanti. La strada che porta su quest'isola è fatta di facili esercizi che coinvolgono soprattutto il pensiero. Niente ginnastica, niente tecniche di respirazione, basta ripetere nella mente alcune frasi con la massima concentrazione. Le parole che direte (per esempio "Sono perfettamente calma" o "Le mie gambe sono pesanti") susciteranno in voi sensazioni fìsiche come pesantezza, calore o freschezza, che vi faranno raggiungere uno stato di calma psichica e di rilassamento muscolare. E come se, con il pensiero, faceste un massaggio al vostro corpo e alla vostra anima. Più spesso ripetete questo massaggio, più ne sentirete i benefici: chi pratica con costanza il training diventa meno sensibile agli stimoli stressanti, quelli che a lungo andare provocano vari disturbi, dalle contrazioni muscolari (in particolare nella zona delle spalle), alla tachicardia. Perche gli esercizi siano efficaci, però, dovete imparare a eseguirli correttamente. Dovete addestrarvi con costanza e fiducia. E poi potrete farli ovunque vi troviate, anche in ufficio..
Richiedono poco tempo, basta avere una sedia e trovare un angolo un po'appartato.