Anna
laccheo si è laureata in pedagogia e ha fatto studi
di carattere psicanalitico. Si è accostata alla floriterapia di Bach e
ad altre tecniche dolci. Ora fa parte dell'Accademia italiana di medicina
vibrazionale. Ecco come questa terapia può curare la depressione.
D.: Vediamo innanzitutto
qual'è la caratteristica della medicina vibrazionale.
R.: "Il principio
di base è che ogni elemento animale, vegetale e minerale vibra. Cioè emette
delle vibrazioni che si traducono in onde. Queste, secondo la medicina
vibrazionale, possono essere usate per ritrovare l'armonia psicofisica
e per raggiungere l'equilibrio spirituale. Ogni individuo, infatti, entra
quotidianamente in vibrazione con ciò che lo circonda e con il suo mondo
intcriore. In più, ogni essere vivente ha delle irradiazioni sue proprie.
Il terapeuta deve individuare le essenze (cioè i fiori) che siano compatibili
con le vibrazioni del soggetto in difficoltà".
D.: Lei propone
I Fiori di Bach, un rimedio alla moda ma ancora poco conosciuto.
Di che si tratta?
R.: "Edward Bach
era un medico inglese convinto che, in natura, si trova tutto ciò di cui
l'uomo ha bisogno per curarsi. Così ha selezionato 38 fiori e li
ha divisi per gruppi. Ogni fiore esprime i sentimenti riferiti alla qualità
energetica di ogni individuo".
D.: Ci sono del
fiori indicati per la depressione?
R.: "Non
esistono i fiori per la depressione. O meglio, ce ne sono alcuni che sono
specifici per lo sconforto, la disperazione o la malinconia. Se indicassimo
un fiore specifico potremmo curare l'espressione ultima del disagio. Invece
dobbiamo capire cosa c'è dietro la depressione".
D.: Quindi esistono
fiori diversi per cause diverse e non per sintomi differenti...
R.: "Certo. La depressione
di un individuo può essere legata a un trauma irrisolto; quella di un
altro, invece, a un'identità che non si è completamente modellata nell'infanzia".
D.: I Fiori di
Bach possono essere assunti insieme ai farmaci?
R.: "Perché
l'effetto sia più visibile, sarebbe meglio di no. Ma se una persona assume
da tempo degli antidepressivi, non possiamo farle interrompere bruscamente
la cura. In questo caso, consigliamo di integrare le due terapie, riducendo
man mano l'assunzione dei farmaci chimici".
D.: Lei è contraria
alle cure farmacologiche tradizionali?
R.: "Se si cerca
un equilibrio con se stessi e con gli altri, è meglio ricorrere solo alle
sostanze naturali, ma nulla fa male in assoluto. Conta la moderazione,
sia con le sostanze naturali sia con quelle chimiche".
D.: Quanta parte
ha il terapeuta e quanta il malato, nella terapia con i Fiori di Bach?
R.: "E fondamentale
che ognuno attivi il proprio meccanismo di autoguarigione. Bach auspicava
che ogni individuo diventasse il terapeuta di se stesso: un concetto completamente
opposto a quello di farsi curare".
D.: Se non sbaglio
voi prescrivete un cocktail di fiori...
R.: "Certo. Prima
identifichiamo la vibrazione dell'individuo, poi il suo disagio o squilibrio
temporaneo e infine andiamo a cercare tutti quei fiori che hanno le vibrazioni
compatibili".
D.: Come fate a
identificare la vibrazione di una persona?
R.: "Facciamo una
diagnosi energetica delle condizioni dell'individuo. Poi verifìchiamo
la sua affinità con le singole sostanze".
D.: Quanto tempo
dura la cura?
R.: "Non è possibile
stabilirlo prima. Alcune persone possono già interrompere la cura dopo
due mesi. I fiori di Bach, tra l'altro, non danno alcuna assuefazione:
si prendono quando si ha bisogno di un aiuto energetico e, se serve, si
possono fare dei richiami. Inoltre sono cure comode: le dosi di fiori
sono contenute in un flaconcino, già diluite in una soluzione idroalcolica.
Basta metterne poche gocce sotto la lingua".
D.: Quanto costa
la terapia con i Fiori di Bach?
R.: "Un flacone
di fiori costa 16.000 lire. Ma chi vuole, può preparare anche da sé la
propria soluzione, dopo aver scelto i fiori più adatti con il terapeuta.
Una soluzione preparata con amore è più efficace di un'altra, anche se
risponde a tutti i sacri crismi".
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