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Nuovo servizio Sanitario Nazionale

La riforma affida grandi responsabilità alle Regioni e ai Comuni: è una scelta che consente ai cittadini di contare di più e di avere servizi più adatti alle proprie esigenze. Ogni cittadino deve sapere di chi è la responsabilità dei servizi e delle prestazioni sanitarie nella propria città e nella propria Regione. Se le cose non funzionano come dovrebbero è bene sapere chi deve intervenire. Per questo la riforma ha definito più precisamente le responsabilità
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- Alle Regioni è affidata interamente la gestione del Fondo Sanitario Nazionale (118.000 miliardi nel 2000). Disponendo di risorse certe ed adeguate le Regioni organizzano i servizi, controllano la sicurezza e la qualità delle prestazioni offerte dalle Usl e dagli ospedali. È una grande responsabilità che misurerà anche la loro effettiva capacità di governo. Gli Enti locali partecipano alle scelte della programmazione regionale e alla verifica dei risultati raggiunti dai Direttori generali.
Insieme Regioni e Comuni hanno il compito di organizzare l'integrarne tra l'assistenza sanitaria e le prestazioni sociali.

- II Ministero della Sanità ha un compito di programmazione e coordinamento generale; non gestisce direttamente i servizi ma verifica che sia garantita la stessa qualità ' dei servizi a tutti i cittadini.

- I cittadini potranno valutare la qualità del servizi ricevuti dalle strutture sanitarie alle quali si sono rivolti. Il loro parere sarà fondamentale per decidere se una cllnica o un ospedale meritano di entrare a far parte del Servizio Sanitario Nazionale.

- La riforma riconosce e valorizza l'attività insostituibile del volontariato e delle organizzazioni no-profìt per la qualità e l'umanità del loro contributo.