Wai Chi

Quando vide il serpente vincere l'aquila, il monaco taoista del XII secolo ebbe un'intuizione: concentrazione, lentezza e agilità vincono la forza bruta. Sono nati cosi i 13 movimenti che stanno alla base del tai chi chuan, una disciplina che prevede delle sequenze di gesti armoniosi da eseguire in modo lentissimo. E che, in acqua, diventano ancora più fluidi e rallentati. È stato il maestro Jun Konno, insegnante di tai chi chuan, sulla base di questa intuizione, a inventare il wai chi negli anni Settanta.
Che cos'è Il wai chi è la versione acquatica del tai chi chuan, una delle arti marziali più diffuse in Cina. Per eseguirlo, occorre immergersi in una vasca riscaldata alla temperatura del corpo. Gli esercizi da eseguire non sono difficili, ne richiedono troppa fatica, ma bisogna sincronizzarli con il respiro. Le parole chiave sono leggerezza, scioltezza e continuità nei movimenti: ecco perché il wai chi sembra quasi una danza eseguita al rallentatore. Anche i nomi degli esercizi sono molto suggestivi, perché si ispirano all'elegante modo di muoversi dei felini e degli uccelli della tradizione cinese.
Su che principi si basa Per la filosofia taoista la natura si regge su due principi contrapposti: yin e yang. Nel tai chi, tutti i gesti rivolti verso l'alto (come l'inspirazione) corrispondono allo yin, quelli diretti verso il basso (come l'espirazione) allo yang. E, grazie ai movimenti circolari del wai chi, questi due elementi possono entrare in armonia con l'energia universale, detta chi.
Perchè fa bene Con questi esercizi si combattono stress e tensioni. Si sviluppano doti come la concentrazione e il controllo sul proprio corpo e si conquistano eleganza e precisione nei movimenti. In più, grazie alla respirazione profonda che accompagna tutti i movimenti, il sangue si arricchisce di ossigeno e contribuisce alla tonificazione dei muscoli. Secondo gli esperti, mezz'ora di wai chi corrisponde a mezz'ora di ginnastica seguita da un bagno rinfrescante e da un bei sonno ristoratore.
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Per favorire la concentrazione. In piedi, con le braccia distese in avanti, divaricate leggermente le gambe e portate il piede sinistro davanti alla punta del piede destro. Piegate leggermente la gamba sinistra e, ruotando iI corpo verso sinistra, sollevate la mano destra, con il palmo rivolto all'esterno, fino all'altezza della fronte. Contemporaneamente « abbassate la mano sinistra, disegnando un arco. Durante l'esercizio, tenete lo sguardo sempre fisso di fronte a voi.
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Per raccogliere l'energia. In piedi, ruotate il busto verso destra e spostate di lato la gamba destra, trasferendovi il peso del corpo. Alzate la mano destra e, passando davanti al ventre, portatela all'altezza del petto con il palmo rivolto verso terra. Poi, con lo stesso movimento, portate la mano sinistra sotto l'altra, voltando il palmo verso l'alto (tra le due mani, deve esserci lo spazio di un pallone). Durante l'esercizio, guardate sempre davanti a voi.