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L'incidenza
della bulimia
L'incidenza della bulimia nervosa è difficile da stabilire, proprio
come quella dell'anoressia. Le statistiche ci dicono che soffre di questa
condizione circa il 2% della popolazione femminile di età compresa
tra i 15 e i 45 anni. La bulimia tende a emergere verso la fine dell'adolescenza
e colpisce in una percentuale maggiore rispetto all'anoressia donne non
più giovani. Tuttavia, le casistiche mediche portano a sottostimare
la reale incidenza della bulimia e inoltre è certo che la diffusione
della bulimia ha rapidamente superato l'anoressia. Esami recenti condotti
su studenti hanno evidenziato addirittura un'incidenza del 20%. Ricerche
effettuate dall'American Psychiatric Association, attenendosi a precisi
criteri diagnostici, tendono a produrre dati inferiori ma, come per l'anoressia,
le ricerche tengono conto solo dei casi diagnosticati che sono tendenzialmente
i più gravi e ignorano quei pazienti affetti da una forma più
blanda della malattia. Dal momento che la bulimica conserva un peso più
o meno normale, il problema può restare nascosto facilmente sotto
una facciata di normalità ed è per questo che molti tra
i soggetti affetti da questa patologia spesso tendono a non ricercare
aiuto e a restare intrappolati in una situazione del genere.
Attualmente si ritiene che i soggetti di sesso maschile che soffrono di
bulimia siano in numero inferiore rispetto a coloro che soffrono di anoressia.
La percentuale di mortalità si aggira intomo al 3%.
"L' orgia alimentare"
II bisogno di buttarsi senza freni sul cibo non può essere affrontato
con calma dalla bulimica. Si tratta di un bisogno impellente che può
cogliere all'improvviso il soggetto o essere stato programmato con ore
o giorni di anticipo.
La bulimica che programma in anticipo l'episodio di ingordigia spesso
si reca a fare una spesa speciale, preferibilmente lontano da dove vive
o lavora per paura che qualcuno possa scoprire il suo segreto. In taluni
casi va da un negozio all'altro comprando qua e là ciò che
ha intenzione di mangiare. La programmazione di un'abbuffata, su cui la
bulimica riflette e lavora molto, implica sempre uno stato di forte tensione
ed eccitazione. Alcune bulimiche mangiano solo cibi con colori ben precisi,
come per esempio la barbabietola, per poter poi quando rigettano vedere
subito se hanno eliminato tutto ciò che hanno mangiato. Alcune
preferiscono ingozzarsi di palatine e biscotti che non necessitano alcuna
cottura e sono facili da mangiare, ma vi sono anche bulimiche che in preda
a un attacco improvviso di fame sono disposte a introdurre qualunque tipo
di cibo, come per esempio spaghetti crudi.
Talvolta il desiderio di saziarsi a dismisura è così pressante
che è impossibile non soddisfarlo immediatamente.
Quando la voglia di abbuffarsi insorge con prepotenza in situazioni in
cui non è possibile procurarsi del cibo, il desiderio e la disperazione
calpestano il bisogno di segretezza e discrezione. Spesso "l' orgia
alimentare" avviene di notte e potenzialmente quando il soggetto
è solo, anche se alcuni specialisti riferiscono di episodi di iperalimentazione
collettivi tra studentesse. Una scena tipica per la bulimica è
quella in cui dopo una giornata di lavoro torna in una casa vuota. Per
la sua abbuffata si compra del cibo prima di rientrare o utilizza ciò
che ha già in casa. In entrambi i casi, il rientro funge da elemento
scatenante per una serata trascorsa ingozzandosi e vomitando, cercando
di superare in questo modo gli eventi della giornata. Altre passano intere
giornate mangiando e rigettando, mentre coloro che sono più bulimarexiche
cercano di espellere anche le minime quantità di cibo introdotto.
È evidente che questi comportamenti non hanno nulla a che vedere
con una risposta normale al bisogno psicologico di cibo.
L'acquisto del cibo per "l' orgia alimentare" rappresenta una
forte spesa e spesso le bulimiche si trovano in difficoltà finanziarie
perché spendono troppo. Questo problema talvolta è causa
di tensione nei rapporti con gli altri.Vi sono donne che talvolta rubano
perché non hanno cibo, ma non sono rari i casi di soggetti bulimici
che rubano pur avendo disponibilità finanziaria. Il furto risulta
spesso inspiegabile anche al soggetto che lo effettua, ma in parte ha
a che vedere con la segretezza e l'eccitazione dell'abbuffata.
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