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Come
affronta i sentimenti la famiglia?
Ritengo che la risposta in questo caso si debba ricercare nel bisogno
della persona di adottare questo modo comportamentale per riuscire ad
affrontare i sentimenti scaturiti dalla propria esperienza. L'anoressia
e la bulimia sono condizioni che affliggono soprattutto ragazze che vivono
ancora in famiglia o che ne sono appena uscite. Solitamente sono molto
influenzate dal sistema di vita della famiglia e soprattutto dal modo
in cui la famiglia affronta i sentimenti. Ciò infatti riveste
un ruolo importante nella genesi di queste condizioni patologiche. Gli
eventi e le situazioni testé descritti suscitano sentimenti ed
emozioni molto forti. In quanto esseri umani siamo fatti in modo tale
da potere, e volere, gestire la nostra esperienza emotiva esternando e
condividendo i nostri modi di sempre. Una persona che lo fa raramente,
che ride e sorride poco, che non piange e non grida, che non ha gesti
di tenerezza per nessuno, viene definita fredda, insensibile, distaccata.
I mezzi di comunicazione ci bombardano con immagini di espressività
e dimostrazioni di sentimenti; rappresentazioni teatrali, libri, film
e video ci mostrano persone che reagiscono alle situazioni esternando
i propri sentimenti.
Non in tutte le famiglie ciò è permesso. Per varie ragioni,
in numerosi contesti familiari i figli (e talvolta anche gli adulti) vengono
scoraggiati dall'estemare le proprie emozioni, specialmente se sono negative
o complicate, come la collera, la delusione, il disprezzo, l'irritazione
o il biasimo.
Vi sono numerose famiglie nella nostra società in cui vigono norme
severe che stabiliscono quali sono i sentimenti che i figli sono autorizzati
a esternare e le forme di espressione permesse.
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