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Vi è una serie di altre caratteristiche che possono manifestarsi con la bulimia, a seconda del sistema utilizzato per eliminare il cibo introdotto.
1)danni allo smalto dei denti (a causa del continuo rigettare)
2) disturbi della digestione
3) irritazione di gola e bocca
4) scompenso dei minerali
5) solitudine, isolamento sociale
6) vergogna, imbarazzo


È utile distinguere i bulimici in due gruppi.
Bulimorex/a

Come suggerisce lo stesso termine, si tratta di quella malattia che colpisce l' anoressica la quale per far fronte ai ricorrenti e violenti spasmi della fame, si avventa sul cibo per poi vomitare o purgarsi per non ingrassare mantenendo il proprio peso a livelli molto bassi ed eliminando praticamente tutto ciò che introduce nel proprio corpo. Da un punto di vista fisico si tratta sicuramente della più pericolosa e mortale tra le patologie dell'alimentazione. La persona che ne è affetta non solo deve affrontare le conseguenze della denutrizione ma impone al proprio corpo l'enorme fatica di sopportare l'ingestione di sproporzionate quantità di cibo e il conseguente massiccio ricorso a lassativi o al vomito. Le abbuffate dell'a-noressica possono essere sia limitate sia eccessive. Non è difficile immaginare la pena e la pericolosità di queste "orge alimentari" per una persona abituata a una dieta scarsissima. Ciò che maggiormente turba l'anoressica è la vergogna di perdere il controllo di sé.
Una giornata "buona" per Jane era quella in cui riusciva a mantenere il "controllo". Nei giorni "buoni" rispettava una dieta di circa 800 calorie al giorno, mangiando soprattutto frutta e verdura. Una "brutta" giornata, e ve ne erano numerose, era quella in cui si ingozzava di cibo e poi vomitava e prendeva dei lassativi. In quei giorni usciva e andava a comprare pane, dolci, cereali, biscotti, tutti alimenti che aborriva, e trascorreva le ore immediatamente successive alternando il mangiare al rigettare.
Alcuni specialisti ritengono che la bulimarexia non dovrebbe essere distinta dall'anoressia poiché lo stato d'animo e la visione del mondo di chi ne è affetto sono le stesse dell'anoressica. In passato, prima che la bulimia venisse identificata con chiarezza, questo veniva descritto come uno dei possibili aspetti dell'anoressia. Tuttavia, ritengo vi sia una differenza sostanziale tra il soggetto che riesce a non alimentarsi senza provare lo stimolo della fame o il bisogno di nutrirsi e la persona che vorrebbe digiunare, ma che in un certo senso non è in grado di negare del tutto i propri bisogni. Da un punto di vista psicologico la bulimarexica è maggiormente awicinabile rispetto all'anoressica, anche se fìsicamente corre maggiori rischi. Inoltre è un soggetto a rischio anche sotto l'aspetto psicologico poiché il fatto che non riesce a controllare i suoi impulsi sta a significare che il suo sistema di controllo è fallito. Per questa ragione le anoressiche bulimiche adottano spesso atteggiamenti apertamente autodistruttivi e sono inclini a tentativi di suicidio.


Bulimia o peso normale
Le bulimiche sono ossessionate dall'idea della magrezza e da visioni distorte dell'immagine del proprio corpo proprio come le anoressiche, ma tendono a conservare un peso corporeo a un livello più o meno normale. Per questo motivo, la bulimia può restare un problema nascosto sotto una facciata di normalità, perché non si manifesta esteriormente. Le bulimiche, spesso, in pubblico mangiano normalmente attenendosi a una dieta regolare e utilizzano le grandi abbuffate per scaricare la tensione. Tuttavia, il loro comportamento alimentare può giungere a essere altrettanto anomalo quanto quello di un'anoressica alla stadio più avanzato della malattia. Numerose bulimiche non hanno uno schema alimentare normale o regolare. La loro alimentazione varia seconda che siano nel pieno di un episodio d'ingordigia o che ne siano reduci. Hanno paura e si vergognano del loro comportamento, ma temono che abbandonandolo ingrasserebbero a dismisura.
Kate aveva lavorato per dieci anni nell'industria della moda ed era assolutamente consapevole dell'importanza dell'immagine in quel settore. Il suo capo un giorno le disse che non avrebbe assunto nessuno con una taglia superiore alla 40 e Kate aveva interpretato questa osservazione come una minaccia. Intorno ai vent'anni era sempre stata molto snella, tenuto conto che era alta un metro e settanta centimetri, ma dopo aver avuto due figli le era stato impossibile riuscire a mantenere il suo peso forma. Così aveva iniziato ad assumere lassativi e non mangiava mai nulla se non era assolutamente certa di potersene "liberare" subito dopo.