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L'INSORGENZA DELL'ANORESSIA

Lo sforzo di maturazione fisica e mentale rende estremamente drammatica e tormentata questa età, al punto che qualche studioso ha definito l'adolescenza "tempesta e assalto". E' dunque comprensibile come un'alterazione o una battuta di arresto nella delicata evoluzione di questo periodo possa causare, anche a distanza di tempo, come una bomba a orologeria, il manifestarsi dell'anoressia. Spesso infatti la malattia si presenta in un particolare momento della vita, quando gli eventi richiedono uno sforzo maggiore, più responsabilità e capacità di affrontare le difficoltà e gli ostacoli. Può essere l'ultimo anno di liceo, quando ci si trova davanti l'esame di maturità, oppure l'ultimo anno di università, prima della tesi di laurea. O ancora alla fine degli studi, quando ci si affaccia al mondo del lavoro. Può essere il primo viaggio all'estero per imparare l'inglese e via dicendo. Sembra che di fronte alla prima loro grande prova di responsabilità i giovani si trovino impotenti e si ritengano incapaci di affrontare un compito che sentono insuperabile. Questo trova origine anche in un atteggiamento tipico del nostro tempo:
l'adolescenza prolungata, che tiene troppo a lungo i ragazzi nella sfera protetta della famiglia, rinviando pericolosamente le loro prime esperienze di autonomia. Popolazioni primitive celebrano invece in giovanissima età riti di iniziazione per segnare il passaggio dall'età infantile a quella adulta.

PREVALENZA FEMMINILE
Si può tranquillamente sostenere che l'anoressia è una tipica malattia femminile (anche se vi sono casi di anoressia maschile). Ci si potrebbe chiedere perché, visto che anche i ragazzi attraversano le stesse difficoltà nel passaggio all'età adulta, e non si può certo asserire che siano più resistenti e forti delle coetanee femmine.
Probabilmente la risposta va ricercata nei costumi e nelle abitudini sociali. Il corpo magro e snello rappresenta il modello di riferimento di moltissime adolescenti; le mamme stesse suggeriscono e invogliano le figlie ad attenersi a determinati canoni dietetici per raggiungere l'ambito obiettivo della magrezza, facendo intendere, e non sempre tra le righe, che così avranno più successo nella vita. D'altronde basta accendere la TV per rendersi conto che donne grasse o solo con qualche "chilo in più" o con disarmonie fisiche compaiono soltanto in pubblicità ironiche e divertenti. Da qui deriva la prevalenza femminile nell'anoressia.
Attenzione però: non è detto che le cose non possano cambiare. Oggi infatti assistiamo all'interessante fenomeno di avvicinamento nei gusti, nei costumi e nelle abitudini tra i due sessi. Ad esempio non fa più meraviglia che un uomo entri in un negozio alimentare, ne che curi il suo aspetto fisico, segua una dieta, usi profumi e creme per le mani e per il viso: tutti comportamenti impensabili fino a pochi anni fa.