Serve un avvocato?
Anche se in Italia il numero dei lavoratori vittime di mobbing sembra aver superato il milione, non esiste ancora alcuna legge anti-mobbing che tuteli chi subisce molestie morali in ufficio. Attualmente, sono al vaglio ben 6 proposte di legge, ma non si conoscono i tempi grazie ai quali queste si trasformeranno in legge. Nell'attesa di qualcosa di definitivo a livello legislativo, chi può dimostrare, certificato medico alla mano, che i disturbi di cui soffre sono stati scatenati dalla "guerra in ufficio", può rivolgersi:
1) al sindacato;
2) a un avvocato che, scrivendo all'azienda, denuncerà il fatto;
3) a chi si occupa da anni di mobbing;
4) a uno psicoterapeuta;
5) ai gruppi di auto-aiuto. (ved. sezione indirizzi)

Un sostegno valido
Poiché il medico generico non sempre riesce a individuare che si tratta della sindrome da mobbing e dato che non serve placare soltanto i disturbi psicosomatici da questa scatenati, è opportuno andare a fondo e rivolgersi a uno specialista. In tutti i casi di mobbing, la psicoterapia può essere efficace; in particolare, quella cognitivo-comportamentale, che ha come obiettivo quello di:
1)analizzare in maniera lucida e razionale il problema e il motivo per cui si verifica;
2) individuare i pensieri che accompagnano le emozioni negative, come per esempio lo sconforto e la paura;
3) capire il perché delle reazioni sbagliate;
4) suggerire nuovi comportamenti che la persona dovrà mettere in pratica per affrontare al meglio le i situazioni problematiche al lavoro;
5) insegnare alla persona a metterli in pratica.
Questo trattamento psicoterapeutico, che ha una durata variabile dai tré ai dodici mesi, è centrato sul presente, mira cioè a risolvere i disturbi attuali della persona. Soltanto nei casi più problematici, cioè nelle situazioni di forte depressione o di continui attacchi di panico, il terapeuta può prescrivere farmaci ansiolitici o antidepressivi. Le nuove tecniche di comportamento, che una volta apprese rimangono impresse nella memoria per molto tempo, si imparano progressivamente durante gli incontri. Le sedute possono variare a i seconda delle esigenze dei singoli e possono essere: - individuali - di coppia - familiari - di gruppo.

ATTENZIONE A......
Per fornire prove inconfutabili sulle angherie subite e, dunque, per difendersi meglio, è consigliabile:
Cercare tra i colleghi più fidati un alleato che, assistendo alle molestie morali, potrebbe testimoniare in caso se ne presentasse la necessità; Informare il proprio superiore dell'accaduto, meglio se in maniera informale e , magari, in presenza di un collega;
Se la situazione si aggrava, mettere al corrente anche la direzione attraverso una lettera formale; Prendere qualche giorno di malattia se la situazione degenra: qualche giorno di pausa per staccare la spina può essere utile;
Se le condizioni lavorative diventano insostenibili, si può chiedere il trasferimento in altra sede, ma prima è opportuno consultare il proprio legale.