Esploriamo il pianeta emicrania
EMICRANIA: conoscerla
per riconoscerla


L'attacco di emicrania: SINTOMI

Durante un attacco di emicrania. oltre al dolore, si manifestano alcuni sintomi di accompagnamento che coinvolgono diverse funzioni e che compromettono le capacità operative, psichiche e emozionali del paziente: nausea, vomito, fotofobia e fonofobia, pallore cutaneo.

Le crisi di emicrania sono molto irregolari. Alcuni emicranici accusano attacchi gravi sporadicamente, una volta l'anno o anche meno. In media però le crisi si verificano più volte al mese e a volte anche nell'arco di una stessa settimana. La durata degli attacchi varia da persona a persona ma secondo le più recenti classificazioni internazionali una crisi può durare tra le quattro ore e i tré giorni. Si distinguono varie fasi dell'attacco. La prima fase può iniziare anche 24 ore prima dell'attacco ed è avvertita dal 50% dei pazienti emicranici. Sono questi i segni premonitori, non sono dolorosi e possono per questo passare inosservati. Il paziente è soggetto a repentini cambiamenti di umore, tende a trattenere i liquidi, e quindi a urinare meno, può manifestare desiderio di cibi particolari. Nei pazienti che soffrono di emicrania "con aura", l'attacco emicranico comincia con disturbi visivi e al cessare di questi fenomeni segue un mal di testa che può essere molto variabile sia come intensità sia come durata. Nei pazienti con emicrania "senza aura" il dolore invece comincia spesso al mattino al risveglio e raggiunge il massimo nel giro di poche ore. La condizione è tale per cui il paziente non riesce a concentrarsi, non riesce a pensare tranquillamente, fa fatica a parlare. Il tutto rende praticamente impossibile la vita sociale. Il dolore è spesso accompagnato da nausea, vomito, forte fastidio per la luce (fotofobia) e per i rumori (fonofobia) ed è aggravato dal movimento. La fine dell'attacco è spesso accompagnata da una sensazione di svuotamento psichico, da un abbattimento fisico e mentale e sonnolenza.