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Le posizioni sulla testa "
E' credenza popolare che il mettersi a testa in giù
sia dannoso. Quando le mamme, infatti, sorprendono i loro bambini in
tale posizione, li sgridano : " Tirati su che ti va il sangue alla
testa !". Con questa frase di rito il bambino impara che non si
deve fare perché fa male. Di diversa opinione è, invece, lo Yoga
nel quale le posizioni sulla testa vengono praticate in quanto ritenute
benefiche, proprio perché favoriscono la presenza di sangue nel
capo. Secondo la tradizione indiana, sette sono le aree del cervello
corrispondenti ad altrettante qualità di coscienza, ed esse devono essere
risvegliate e portate a funzionare pienamente per dare all'individuo
totale consapevolezza. Queste aree anno il loro fulcro in altrettanti
punti detti "Bindu", dei quali uno di questi, ritenuto, nella
cultura indiana, importante più degli altri, viene evidenziato e distinto
con un segno colorato che, soprattutto le donne portano fra le sopracciglia.
Anche l'occidente è a conoscenza che tale area corrisponde alla capacità
discriminativa ponendo l'individuo in grado di comprendere ciò che è
bene o male per lui. Nella testa, dunque, aree e punti importanti possono
funzionare meglio grazie ad una più cospicua presenza di sangue e di
ossigeno : questa è la ragione più evidente che dovrebbe stimolare gli
appassionati di Yoga a praticare le posizioni sulla testa. Dannoso,
invece, risulta per il fiorire di una corretta ed armoniosa personalità,
il considerare tali posizioni acrobatiche o d'equilibrio in quanto,
in questo caso sono atte soprattutto a stimolare l'ego ed i difetti
che ne conseguono. Il fine più importante, pertanto, è esclusivamente
terapeutico o di stimolazione alle facoltà intellettive. Per questo
godono nello Yoga di grande considerazione. Devo tuttavia mettere in
guardia il lettore su alcune controindicazioni : queste posizioni, ad
esempio, sono assolutamente proibitive per chi soffre di cervicali
o abbia avuto "il colpo di frusta" ; per persone con pressione alta,
grossi fumatori, sofferenti di glaucoma o altri problemi agli occhi
; per le donna durante il ciclo e in ogni caso per tutti, a digestione
non ultimata. A conclusione di quella che ritengo una breve analisi,
voglio avere il piacere di esporre un'ulteriore interpretazione religioso/spirituale
che l'India offre della posizione sulla testa, definita anche "Albero
di Brahma" : nella vita "ordinaria", l'uomo si erge fisicamente verso
il cielo. I suoi piedi sono appoggiati sull'elemento più materiale mentre
il corpo si erige verso il sottile ed il capo, più in alto e vicino
al cielo. Per gli dei è esattamente il contrario : essi si trovano in
cielo e per bontà loro vengono verso la terra. L'Albero di Brahma, dunque,
ha le radici in cielo e la testa sulla terra. Praticando questa posizione
all'adepto è dato di sperimentare uno stato di natura divina. |