"La
Terapia del contentamento"
Il moderno orientamento educativo
(compreso quello di una certa classe politica), alla cui propagazione
hanno collaborato in grande misura alcuni Media è, a mio parere,
colpevole di aver indotto nell'animo umano errati atteggiamenti psicologici.
Ancora oggi, si persiste nel diffondere una "epidemia" culturale
non priva di trappole, dalle quali l'uomo, senza un grande sforzo, e
il "solito" risveglio della consapevolezza, non riesce a liberarsi.
Mi sto riferendo a quella continua necessità di affermazione,
anche nelle piccole cose, che, oggi, tormenta la maggior parte delle
persone. Essa è principalmente rappresentata dal bisogno maniacale
di vincere, di essere per forza "qualcuno", di avere successo
e denaro.
Ritengo ciò all'origine di quella vergogna sociale denominata
stress. Un bel disastro culturale in una società che, oltretutto,
ha l'orgoglio di ritenersi evoluta !
Analizziamo alcuni odierni comportamenti. Nel lavoro, è assai
diffuso un atteggiamento privo di etica con due principali obbiettivi
: il successo e i soldi, mentre la correttezza sembra essere passata
di moda. L'uomo stupidamente paga per questo un alto prezzo sul piano
umano perdendo di spontaneità e genuinità. La sua serenità,
inoltre, rimane impigliata nel gioco della causa e dell'effetto.
Successo e soldi...tuttavia : avere più soldi significa maggiori
preoccupazioni e il successo, nella maggior parte dei casi, porta i
soggetti meno evoluti, a realizzare più "cose" solo
nel mondo materiale dell'"apparenza".
Sarebbe indispensabile, invece, preoccuparsi dell'essere umano in senso
olistico e della qualità della sua vita che, a mio parere, è
assai bassa, anzi affermo che, nel modo di vivere attuale, la follia
non è del tutto estranea.
Le maggiori risorse economiche, delle quali ognuno di noi ha beneficiato
in questi anni, ha alimentato quel consumismo sfrenato prodotto anche
dalla pubblicità. Non possiamo certamente prendere in considerazione
questo consumismo come una grande e completa forma di realizzazione
Pensate alle macchine : due, talvolta tre macchine per famiglia...e
poi ci ritroviamo imprigionati ( è proprio il caso di dirlo)
fermi in coda, incolleriti, con poca aria, in questi (saranno anche
belli...) contenitori metallici.
Poi la televisione, quante televisioni... ; la casa, la seconda casa
e poi forse la terza...e se ce la faccio la quarta... ; il computer,
il computer portatile, quello per mio figlio e quello per la nonna...tutti
diversi naturalmente.. ; senza parlare infine dei cellulari.
Perdonate l'ironia ma ritengo sia necessaria un po' di riflessione e
un ritorno veloce al buonsenso
Il più bell'augurio che ognuno di noi può oggi rivolgere
a se stesso è di potersi svegliare una mattina, libero dai falsi
modelli: finalmente contento ed appagato di essere ciò che è,
con il desiderio di sfuggire all'inganno di questa cultura, dotato di
libertà di espressione. Tale scoperta potrebbe portare ad uno
stato di contentamento giovevole per se stessi e per gli altri, e sviluppare
la capacità di ascolto della vita e la quiete necessaria per
accedere alla gioia interiore.
Bisogna attuare una vecchia e al tempo stesso nuova rivoluzione, basata
sulla rinuncia. Si deve apprendere come ritrarsi dalla competizione
che non sia quella etica e naturale.
Il nostro futuro obbiettivo potrebbe essere di tornare a vivere nell'essere
e non nell'apparire recuperando la "vera" esistenza.
Poiché il nostro attuale modo di stare al mondo ha mostrato i
suoi limiti sarebbe dunque più saggio incamminarsi verso la semplicità
della rinuncia, dove, abbandonando la competizione senza senso, è
celata la gioia di vivere.
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