REPUBBLICA
ITALIANA
Provveditorato agli Studi di Bari
RILEVAZIONE
DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DI IMMIGRATI NELLA PROVINCIA DI BARI
Da una ricognizione quantitativa e qualitativa effettuata dall’U.S.P. di Bari sulla presenza di alunni immigrati presenti nelle scuole della provincia di Bari, sono risultati frequentanti 1841 ragazzi, con una percentuale abbastanza equa fra maschi e femmine, nati all’estero o in Italia, con almeno un genitore proveniente da Paesi al di fuori della Comunità Europea.
E’ da sottolineare che
essendo continua, anche in corso d’anno, l’immissione nel circuito
educativo, i dati tabulati (pervenuti entro
il 15 gennaio 2000) sono da considerarsi con una maggiorazione del 15-20 %.
Dalla
tabella n.1 e dal successivo grafico n.1, si evidenzia facilmente che la
presenza di alunni immigrati è più significativa nella scuola elementare (1179
unità), e si riduce percentualmente nella scuola media di I grado (480), fino a
diventare esigua nella secondaria di II grado (182), con una prevalenza negli
istituti professionali e tecnici. I licei vedono una presenza che non supera le
10 unità.
Varie
sono le ipotesi che possono essere formulate per la lettura di questa
differenziazione di presenze, quali, per esempio quella di famiglie giovani, o
di famiglie che non stazionano a lungo sul territorio, o, ancora, che dopo la
scuola elementare i ragazzi siano utilizzati nel
lavoro minorile: un maggiore successivo approfondimento potrebbe
permettere la verifica di quale di queste ipotesi sia la più attendibile.
Il
grafico n. 2, invece, mostra la prevalente presenza di alunni albanesi nelle
scuole della provincia , fortemente
distanziati dai marocchini, che pure, in Italia, rappresentano il 22,27 % di
tutti gli studenti stranieri; tuttavia questo dato è abbastanza scontato per la
vicinanza della terra d’origine.
Altro
dato interessante è la consistenza numerica di albanesi (vedi grafico n.3) nel
Comune di Altamura e nell’alta Murgia, perché la zona, oltre ad impiegare gli
immigrati nel lavoro dei campi, offre l’inserimento in imprese satelliti dei
grandi salottifici limitrofi, divenuti polo industriale della provincia di Bari.
Infine
il grafico n. 4 evidenzia che la Provincia diviene sempre più multietnica,
mentre si rileva la presenza di alunni provenienti da numerosi Paesi, anche
lontanissimi., concentrata maggiormente nella città di Bari.
Questo costituisce un nodo problematico difficile
da gestire, per le scuole accoglienti, poiché gli interventi
e la didattica mirata devono tener conto delle provenienze, delle culture
e della varietà dei linguaggi.
RISPOSTA
DELLE SCUOLE
ALLA MULTICULTURALITA’
Le numerose scuole coinvolte nell’accoglienza di alunni stranieri dimostrano
apertura e disponibilità e si stanno attrezzando per affrontare e risolvere i
numerosi problemi riguardanti le competenze linguistiche piuttosto che la comunicazione interpersonale degli alunni
fra loro o con i docenti o difficoltà
nei processi d’integrazione. Nell’anno scolastico 1998/99, ben 399 alunni
immigrati sono stati beneficiari di iniziative di sostegno didattico e/o di
socializzazione e per 261 sono state attuate
iniziative volte alla conoscenza e al recupero della cultura di origine, spesso
con il coinvolgimento dei genitori. A Monopoli, la scuola media “Galilei”
in rete con le altre scuole del territorio, organizza
annualmente una giornata di festa dedicata all’intercultura.
Alla luce di quanto detto per il corrente anno scolastico, 11 scuole,
dotate di antenna satellitare, in
rete con altre del territorio, hanno deliberato di attuare la
formazione-docenti, seguendo il
corso di formazione a distanza proposto dal M.P.I. a cura di RAI Educational.
Malgrado
il numero limitato di posti disponibili, un
numero consistente di docenti ha chiesto di partecipare al corso di formazione
in servizio, di 80 ore, su “Insegnamento dell’italiano L2 nella scuola
dell’obbligo”, organizzato con apposite convenzioni dalla Direzione Generale
Istruzione Media non Statale e da 14 Università
degli Studi d’Italia.
Dunque, considerando la frequenza continua degli sbarchi di stranieri,
dopo un primo momento di accoglienza massiccia e continua, la Puglia diventa un
territorio di transito per quelli che scelgono di ricercare una sistemazione
tranquilla in altre regioni con maggiori possibilità lavorative.
Pertanto, gli interventi educativi devono tenere presente questa realtà e le
scuole devono attrezzarsi adeguatamente.
L’Ufficio Scolastico Provinciale, riconoscendo l’importante impegno organizzativo e didattico delle scuole, ha fatto corrispondere un sostegno finanziario, stornandolo dalla quota assegnata per i fondi riservati alla sperimentazione dell’autonomia scolastica dei Piani dell’Offerta Formativa. Mentre, laddove le presenze erano particolarmente consistenti sono stati assegnati i due progetti per l’accoglienza previsti dall’art. 5 e 29 del CCNI/99 ed i Progetti del “ Tavolo di lavoro – Emergenza Puglia “: