BARZELLETTE RELIGIOSE
1) Un tale muore e si presenta al giudizio finale; anche lì c'è la fila e all'ingresso il Figlio di Dio che giudica. Quel tale si mette in fila e ascolta quelli che vengono prima di lui: - tu, che cosa hai fatto nella vita? - domanda Gesù. E ognuno espone le proprie virtù, ma nessuna faceva al caso suo. Quando tocca a lui il Signore gli domanda: - e tu, che cosa hai fatto? - - Signore, - risponde quel tale, - io non ho fatto niente di buono; giudicami tu! - - Ah, sì, non hai fatto niente di buono? Te lo dico io che cosa hai fatto: tutte le volte che ero triste in un mio fratello, tu mi hai raccontato una barzelletta e mi hai fatto ridere, perciò entra in paradiso! -
2)
Un signore era molto devoto dell'angelo custode. Un giorno, dovendo fare un
viaggio in aereo, si recò al-
l'aeroporto,
e mentre stava per salire sull'aereo sentì una voce che gli diceva: «Non
prendere quest'aereo, prendi il volo successivo!». Ascoltò la voce e aspettò
l'altro volo, poi decise di non partire. La sera, alla televisione, sentì che
quell'aereo era precipitato. Decise allora di partire con la nave. Stava per
salire in nave e sentì la solita voce che gli diceva: « Non partire con questa
nave, parti domani! ». Sempre docile, ascoltò la voce. La sera, al
telegiornale annunciarono che quella nave sì era capovolta e aveva causato
molti morti e feriti. Decise quindi di partire con il treno; giunto alla
stazione, stava per salire sul treno e ancora la voce gli disse: «Non prendere
questo treno, prendi un'altra corsa ». Stava aspettando l'altra corsa quando
sentì annunciare che quel treno era deragliato. Allora quel signore esclamò:
«Ti ringrazio, angelo custode: mi hai salvato dall'aereo, mi hai salvato dalla
nave, mi hai salvato dal treno; una cosa vorrei sapere: dove ti eri cacciato il
giorno che mi sono sposato? »
3)
Una signora era molto affezionata al suo cane e lui le ricambiava l'affetto. Un
giorno andò dal parroco e gli
chiese
di battezzarlo, dicendo che per lei era come un figlio e che
gli mancava soltanto il battesimo. « Ma, signora », ribattè il parroco,
« lei non sa che cosa chiede; non si amministra il battesimo agli animali!»
«Senta»,
disse la signora, «lei mi deve accontentare. So che
è un'eccezione... Sono disposta a darle cento milioni». A questo
punto il parroco le disse: « Io non posso, ma mi dia un po'
di tempo per chiedere al Vescovo. Se lui mi da il permesso, io
l'accontento». Il giorno dopo il sacerdote andò dal vescovo e
gli espose il caso. Il vescovo, quando sentì la faccenda dei cento
milioni, disse: «Tu battezza il cane e dille che per la cresima venga da me! »
4)
Un gesuita e un francescano vanno in osteria; è venerdì e chiedono di
pranzare. Viene presentato il pesce, ma al gesuita viene portato nel piatto un
pesce piccolo e al francescano un pesce grande. Il gesuita, nel tentativo
di invertire i piatti per prendersi il più grande, esclama:
«Come ammiro la regola di sant'Ignazio, che ha
rivoluzionato il mondo », e gira i piatti. Il francescano, comprendendo
le sue intenzioni, ribatte: « Io ammiro di più
la regola di san Francesco, che ha lasciato tutto com'era»,
e rigira i piatti.
5)
Il sole e la luna decidono di sposarsi; il sole va dal Padreterno
e gli chiede di celebrare il matrimonio.
«Venite», dice il Padreterno, «vi ho creati io, siete due astri molto belli ». Li sposa ma dopo una settimana il sole torna dal Padreterno per chiedere il divorzio. « Ma come», dice il Padreterno, « così presto? ». «E’ una vita impossibile », ribatte il sole, « lei lavora di notte, io lavoro di giorno, non riusciamo mai a stare insieme, e una volta che ci abbiamo provato, erano tutti lì a guardarci! »
6)
Un signore entra in una chiesa e si guarda attorno; il parroco,
visto che si tratta di un forestiero, gli si avvicina e gli chiede se ha piacere
che gli spieghi qualche cosa.
« Grazie », dice il signore, « molto gentile ». Iniziano il
giro delle cappelle. «Chi è quello», domanda il visitatore. « E' nostro
Signore Gesù Cristo, che è stato messo in
croce per i nostri peccati ». Vanno nella seconda cappella e di nuovo domanda:
« E quella, chi è? ». « E' la Madre di nostro Signore Gesù Cristo, che è
stata trafitta da sette
spade». Arrivano al centro dell'altare e vede un triangolo
con un occhio: « E quello di chi è? ». « E' del Padre di nostro Signore Gesù
Cristo ». « Ma che famiglia disgraziata:
il Figlio morto in croce, la Madre trafitta e il Padre
con un occhio solo! »
7)
Un novizio dice al maestro: «Senta, io non riesco a capire
la differenza tra "sacrificio" e "oblazione" ».
«Vieni»,
risponde il maestro, «ti racconto una storiella così
potrai capire: C'erano un maiale e una gallina che
passeggiavano
in una fattoria; passando davanti alla porta
della cucina, la gallina osserva: "A sentire dall'odore, sembra che stiano
cucinando uova e prosciutto; come
vedi, amico mio, il nostro destino è comune". "Ah, no!",
dice il maiale, "per te è un'oblazione, per me un sacrificio!"»
8)
Il Papa, dovendo scegliersi un segretario, chiede al Signore
un segno. Il Signore gli fa capire che deve
essere
un religioso in grado di dirgli quanti giorni dista il cielo
dalla terra. Il Papa fa rivolgere la domanda a tutti i
religiosi,
ma nessuno sa rispondere. Anche gli astronomi si danno da fare, ma niente. Riferito
l'esito negativo della ricerca al Papa, questi insiste
con i suoi collaboratori: « Guardate bene che non ve
ne sia sfuggito qualcuno». Ripassano tutto l'annuario
pontificio e vedono che hanno saltato un convento di padri
Cappuccini. Vanno e pongono la domanda ma anche qui nessuno conosce la risposta.
« Siete tutti qui? », domandano
i legati del Papa. « Sì », risponde il superiore, «manca soltanto
l'ortolano, che è fuori in giardino, ma
che cosa vuole che sappia lui! ». «Chiamatelo: se è un
religioso bisogna che lo interroghiamo». Arriva l'or- tolano
e anche a lui domandano: «Sapresti dire al Papa quanti
giorni dista il cielo dalla terra? »
«
Sì », dice il fraticello. « Cinque giorni ». « E come fai a esserne
tanto sicuro?». «Oh bella, l'ha detto Gesù: "Io vado
ma non vi lascio soli, vi mando il Paraclito". Se n'è andato
e dopo dieci giorni è arrivato; perciò, cinque giorni
all'andata e cinque al ritorno! »
9)
In una scuola materna gestita da suore, ogni anno il vescovo
andava a visitare l'Istituto. Per l'occasione
le suore insegnavano ai bambini qualche preghiera da recitare al vescovo. Poiché erano passati diversi anni, non sapevano più che cosa insegnare. Una suora, dato che la Superiora era un po' preoccupata, le dice: « Madre, perché non insegniamo il Credo? ». « E’ troppo lungo da insegnare a bambini così piccoli!», risponde la Madre. «Madre, mi è venuta un'idea: prendiamo dieci bambini, li mettiamo in fila e ne insegniamo un pezzo a ciascuno; tutti insieme lo reciteranno completo». « Buona idea!». Preparano tutto, arriva il vescovo, prende il primo bambino in braccio e gli chiede: «Che cosa mi racconti quest'anno? ». « Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra ». « Bravo, vai avanti ». « Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra». «Ma, continua: e in Gesù Cristo...».
«
No », dice il bambino, « in Gesù Cristo crede quello che viene dopo di me».
10)
Due ebrei vanno a pregare nella Sinagoga e si lamentano. Uno dice: «Sono
proprio triste; pensa che mio figlio è diventato cristiano! » L'altro ribatte:
«Sei ancora fortunato; mio figlio, oltre ad essere diventato cristiano lui,
sta trascinando tutta la famiglia!» A quel punto sentono la voce del Padre
Eterno: « Non ve la prendete; è capitata la stessa cosa anche a me! »