NEI
LUOGHI PUBBLICI
1)
A teatro uno spettatore lascia cadere il cannocchiale sul piede del vicino.
«Accidempoli! il suo cannocchiale mi ha fatto vedere le stelle».
2)
Dopo la rappresentazione di una commedia in cui si sentiva fischiare un treno,
l'autore domandò a un critico:
3)
Allo Zoo è morta una scimmia e, siccome il direttore è assente, gli inviano un
telegramma:
«Scimmia
morta. Aspettiamo vostro ritorno per colmare il vuoto».
4)
In negozio:
«Avete
un paio di guanti per un tipo come me?»
«Un
tipo senza soldi».
5)
All'ufficio di collocamento:
«Come si chiama, signorina?»
«No,
signore, voglio restare Maria»,
6)
Due amiche, note per la loro lìngua inesaurìbile, passeggiano nel giardino
pubblico:
«
Dico che è una sulla quale non si può fare nessuna crìtica ».
7)
A teatro si recita La locandiera di Carlo Goldoni. Al termine della
rappresentazione gli attori si presentano sulla ribalta a ricevere i meritati
applausi; in mezzo ad essi c'è il bravo regista che
si inchina sorridendo al pubblico. Una signora, rivolgendosi
8)
All'ufficio anagrafe, in un modulo che fra l'altro chiedeva:
9)
In un comizio:
«I
precedenti oratori vi hanno promesso tante cose mai mantenute. Noi invece non vi
promettiamo niente e vi assicuro che lo manterremo».
10)
In un comizio per le elezioni politiche:
«Elettori!
Noi vi libereremo da tutti i fascismi, da tutti i nazismi, da tutti i comunismi!
»
Dalla
folla una voce lo interrompe: « E non avete nulla contro i reumatismi? »