NEI LUOGHI PUBBLICI

 

1) A teatro uno spettatore lascia cadere il cannocchiale sul piede del vicino.

«Accidempoli! il suo cannocchiale mi ha fatto vedere le stelle».  «Lo credo; ha delle ottime lenti».

2) Dopo la rappresentazione di una commedia in cui si sentiva fischiare un treno, l'autore domandò a un critico: «Che pensa del mio lavoro?»  «Sono del parere del treno».

3) Allo Zoo è morta una scimmia e, siccome il direttore è assente, gli inviano un telegramma:

«Scimmia morta. Aspettiamo vostro ritorno per colmare il vuoto».

4) In negozio:

«Avete un paio di guanti per un tipo come me?»  « Ne abbiamo per tutti i tipi. Lei che tipo è? »

«Un tipo senza soldi».

5) All'ufficio di collocamento:

«Come si chiama, signorina?»  «Maria».  « E vuole essere assunta? »

«No, signore, voglio restare Maria»,

6) Due amiche, note per la loro lìngua inesaurìbile, passeggiano nel giardino pubblico:  «Che ne dici dì...?»

« Dico che è una sulla quale non si può fare nessuna crìtica ».  « E’ vero, Allora parliamo di un'altra... »

7) A teatro si recita La locandiera di Carlo Goldoni. Al termine della rappresentazione gli attori si presentano sulla ribalta a ricevere i meritati applausi; in mezzo ad essi c'è il bravo regista che si inchina sorridendo al pubblico. Una signora, rivolgendosi  al suo vicino e additandogli il regista, gli dice: «Che persona simpatica questo Goldoni! io però lo immaginavo più vecchio! »

8) All'ufficio anagrafe, in un modulo che fra l'altro chiedeva:  Età, se non vi dispiace dirlo, una signora scrisse: Sessantacinque anni, Non mi dispiace dirlo, mi dispiace averli!

9) In un comizio:

«I precedenti oratori vi hanno promesso tante cose mai mantenute. Noi invece non vi promettiamo niente e vi assicuro che lo manterremo».

10) In un comizio per le elezioni politiche:

«Elettori! Noi vi libereremo da tutti i fascismi, da tutti i nazismi, da tutti i comunismi! »

Dalla folla una voce lo interrompe: « E non avete nulla contro i reumatismi? »

 

Barzellette

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