IN CASERMA

 

1) Il caporale alle nuove reclute: «Attenzione! Tutti gli occhi verso di me e le orecchie ben diritte.,, Cominciamo dai vari movimenti del soldato: il primo movimento del soldato è quello di stare fermo!

2) Il caporale a una recluta: «Che cos'è questa superbia!? Ricordati, signorino, che non sei che un misero soldato e che se pretendi essere come me, sei uno stupido! »

3) Un caporale fa il rapporto di un caseggiato rovinato e trascurato: «Alla porta non c'è la porta; quando piove cade l'acqua! »

4) Il sergente:  

« Punisco il soldato Tal dei Tali perché, avendo avuto sette giorni di consegna, dopo sei usciva dalla caserma credendosi alla fine dei suoi giorni».

5) Il tenente:

«Quante volte vi ho detto che la marcia si comincia sempre con il piede sinistro?» « Ha ragione, signor tenente, e mi perdoni, io me lo dimentico sempre e avanzo il primo piede che mi capita fra le mani ».

6) Il caporale ai soldati in adunata: « Domenica prossima si sfilerà in parata. Se di mattina piove, la sfilata si farà in pomeriggio; e se piove in pomeriggio, la faremo in mattinata».

7)  Ordine di trovarsi equipaggiati per la marcia nel cortile della caserma un'ora prima della solita sveglia. Il caporale spiega: Domattina, un'ora prima di svegliarvi, dovete scendere in cortile»,

8) Il capitano tiene un vibrante discorso sull'amor patrio alle nuove reclute. Termina rivolgendosi a un soldato che ascoltava  con molta attenzione le sue parole: «Che cosa pensi quando vedi la bandiera sventolare sul pennone? »

« Penso che tira vento»,

9) Il caporale alla nuova recluta:

«Come ti chiami?» «Ettore Stromboli». «Oh, c'è un vulcano che ha il tuo nome! »

«Sì, ma non è mio parente»,

10) Un carabiniere al panettiere:

«Un chilo di pane». «Comune?» «Caltagirone».

 

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