Associazione Pro Ruscio

RASSEGNA STAMPA

a cura della Redazione de "La Barrozza"

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Lunedì 9 Dicembre 2002

   

In tutti i comuni si ripetono le antiche tradizioni che vogliono illuminare il passaggio degli angeli
In Valnerina è la notte dei fuochi

di RITA MARCHETTI

NORCIA - Illuminare la notte e rischiarare il cielo con mille scintille per ricordare il passaggio degli angeli che trasportarono la casetta della Madonna di Loreto. Questo accadrà nella notte tra oggi e domani in molti luoghi della Valnerina e dintorni per rinnovare una tradizione che si perpetua ormai da tempo immemorabile. "Ri fauni", falò o "Foconi della Venuta" che dir si voglia raduneranno nella piazza del paese molta gente, che scaldandosi al calore di questi grandi fuochi, balleranno al suono di un organetto tra una bruschetta e un panino con la salsiccia. E la gara avrà inizio. Norcia, con i suoi ben sei fauni, uno per ogni guaita, Cascia, Monteleone di Spoleto che in questo modo concluderà la manifestazione cominciata con la festa del patrono, Vallo di Nera, Scheggino, Ceselli sono soltanto alcuni dei centri nei quali si rinnova la tradizione, senza contare le innumerevoli frazioni, che si daranno battaglia l'un l'altra per poter dire "il nostro era quello più grande!".
Sono proprio loro, infatti, i piccoli centri, a mantenere vivo un qualcosa che una volta era affermato in tutta la dorsale appenninca umbra. "I falò risalgono agli antichi riti pagani del fuoco - ci spiega Agostino Lucidi del Cedrav - che segnavano il passaggio dall'autunno all'inverno. Successivamente poi si sono cristianizzati nella tradizione degli angeli, che rappresenta però soltanto una mezza verità. In realtà gli Angeli erano una famiglia regnante a Costantinopoli che, per paura degli invasori turchi, fece trasferire la casa prima in Albania e poi via mare a Loreto". E le campane suoneranno ancora una volta prima tra le 21 e le 22 e poi alla mezzanotte che segna il passaggio tra il nove e il dieci dicembre, mentre ogni parroco benedirà il rispettivo fuoco.
Nel frattempo nella zona tra Scheggino e Ferentillo si rinnoverà il rito della pizza della fortuna cotta sotto la cenere e contenente una moneta, segno importante per chi la troverà tra un morso e l'altro.

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Venerdì 6 Dicembre 2002  

   
A Monteleone di Spoleto
arte, folklore e gastronomia

PERUGIA - Nel segno del gusto anche in questo weekend c’è un appuntamento che gli appassionati dovrebbero evitare di perdere. Si tratta di "Monteleone - Qualità Plus".
L’evento, iniziato a Monteleone di Spoleto ieri, terminerà lunedì: prevede degustazioni, arte e folklore, il tutto per promuovere le tipicità gastronomiche del luogo, accanto alle feste tradizionali. Tra la visita a uno stand e l’altro ci sarà anche la possibilità di assistere a spettacoli teatrali in dialetto.
Un modo questo di calare il turismo di massa all’interno delle realtà locale, nelle più vere e semplici caratteristiche del territorio umbro, attraverso visite guidate nei vicoli del centro del paese che permetterà ai visitatori di entrare in contatto con l’artigianato caratteristico e con le tradizioni folkloristiche, senza perdere di vista l’aspetto culturale, sostenuto da diversi convegni alle Sale del Teatrino, di argomento storico ed etnologico.

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Domenica 7 Aprile 2002   

   

REGGERA’ LA DIOCESI ROMANA DI PORTO E SANTA RUFINA

E oggi gran festa per don Gino vescovo

di ALDO MENCARELLI

SPOLETO - Il giorno della festa è oggi. Oggi don Gino Reali, vicario della Diocesi di Spoleto-Norcia, diventa vescovo. E da domani sarà a Roma, nella diocesi che il Papa gli ha assegnato: quella di Porto e Santa Rufina, una diocesi complessa, difficile, alla periferia Nord di Roma con ben 37 parrocchie dove i mali delle aree metropolitane ci sono tutti e dove per don Gino l’impegno sarà duro. Per don Gino suonarono a festa le 104 campane delle chiese della diocesi spoletina il 23 febbraio scorso, quando monsignor Riccardo Fontana convocò tutto il clero della diocesi per dare l’annuncio. E in quella occasione vennero i primi applausi per don Gino: dal suo vescovo e dai parroci. Nella grande sala del museo diocesano, al primo piano della sede del Vescovado, c'erano tutti. Dei 104 parroci della diocesi di Spoleto-Norcia mancavano solo quei 17 che erano a letto con la febbre. Non mancava nessuno nemmeno tra i rappresentanti delle istituzioni: in prima fila il sindaco di Spoleto Massimo Brunini e l'assessore regionale Gianpiero Bocci e sparsi nella sala c’erano il sindaco di Bastardo Riccardo Petroni, quello di Norcia Alberto Naticchioni e tanti altri.
Anche molti spoletini presenti, incuriositi dal velo di mistero intorno a quella convocazione del clero della diocesi. Monsignor Fontana non aspettò a lungo e diede subito la buona notizia: il Papa s'è ricordato di noi -disse- e premia don Gino eleggendolo vescovo. L'applauso fu spontaneo e scrosciante. Come i ricordi. "Don Gino è stato il mio confessore", "a don Gino devo molto: ha sempre avuto parole giuste nel momento in cui ho avuto bisogno".
Poi parlò don Gino. Commosso per tanto calore attorno a lui. Ricordò le sue origini a Monteleone di Spoleto, i suoi genitori, quelli che hanno lavorato con lui. Don Gino non disse nulla di sé, delle sue emozioni di fronte a questa nomina. Non disse una parola dei suoi studi al seminario di Norcia e al seminario regionale, della sua permamenza alla Pontificia università gregoriana, del suo impegno come vicario (nominato già da monsignor Alberti nel 1985). Nessuna parola sui tanti anni trascorsi come giudice ecclesiastico regionale. Anni, almeno gli ultimi, importanti anche nella veste di segretario del sinodo diocesano.
Don Gino è vescovo. Sarà alla diocesi di Porto e Santa Rufina, a Roma. Una diocesi grande tre volte di più di quella di Spoleto-Norcia. Con 37 parrocchie nella zona più popolosa della capitale. "Non avrà problemi don Gino - dice sicuro monsignor Fontana - non avrà davanti a sé nulla che non ha già affrontato". Don Gino non sentirà lontana la "sua" Spoleto perchè i suoi amici, quei ragazzacci che lui ha visto crescere e che gli sono affezionati, sono pronti ad andare da lui, a stargli vicini. E per don, pardon, monsignor Gino Reali, questo è un gran bel regalo. Che gli riempie il cuore di gioia.

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Domenica 24 Febbraio 2002    

   

Il vicario di monsignor Fontana andrà a governare le 37 parrocchie di Porto e Santa Rufina
La diocesi in festa per don Gino
Il Papa l’ha voluto vescovo a Roma

di ALDO MENCARELLI

I primi applausi per l’elezione di don Gino Reali sono venuti dal suo vescovo e dai suoi parroci: tutti riuniti ieri mattina per un annuncio che monsignor Riccardo Fontana si era impegnato a fare. Nella grande sala del museo diocesano, al primo piano della sede del Vescovado, c’erano tutti.
Dei 104 parroci della diocesi di Spoleto-Norcia mancavano solo quei 17 che sono a letto con la febbre. Non mancava nessuno nemmeno tra i rappresentanti delle istituzioni: in prima fila il sindaco di Spoleto Massimo Brunini e l’assessore regionale Giampiero Bocci e sparsi nella sala il sindaco di Bastardo Riccardo Petroni, quello di Norcia Alberto Naticchioni e tanti altri. Anche molti spoletini presenti, incuriositi dal velo di mistero intorno a questa convocazione di tutto il clero della diocesi.
Monsignor Fontana ha dato subito la buona notizia: il Papa s’è ricordato di noi -ha detto- e premia don Gino eleggendolo vescovo. L’applauso è stato spontaneo e scrosciante.
Poi don Gino. Visibilmente commosso. Ha ricordato le sue origini a Monteleone di Spoleto, i suoi genitori, tutti quelli che hanno lavorato con lui e ha ringraziato. Don Gino, nella sua modestia, non ha detto granchè di se. Non ha detto dei suoi studi al seminario di Norcia e al seminario regionale, della sua permamenza alla Pontificia università gregoriana, del suo impegno come vicario (nominato da monsignor Alberti nel 1985), gli anni passati nel ruolo di giudice ecclesiastico regionale. Anni di grande impegno, dedicati alla più grande diocesi regionale. Anni, almeno gli ultimi, importanti anche nella veste di segretario del sinodo diocesano che sta per concludersi.
Don Gino andrà, appena nominato vescovo (cioè dopo Pasqua) a reggere la diocesi di Porto e Santa Rufina, a Roma. Una diocesi grande tre volte di più di quella di Spoleto-Norcia. Con 37 parrocchie nella zona più popolosa della capitale. "Non avrà problemi don Gino -dice monsignor Fontana- non ci sarà nulla che lui non ha già affrontato, visto che amministra la nostra diocesi da tanto tempo".
E a Spoleto? Cosa accadrà? Monsignor Fontana allarga le braccia e dice telegraficamente: troveremo un sostituto. Intanto si gode la festa. Che per lui significa davvero molto. Il Papa si è ricordato di noi, ripete. E nelle parrocchie della Valnerina ieri pomeriggio le campane hanno suonato a distesa annunciando a tutti la buona notizia.

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Sabato 23 Febbraio 2002   

Campane a festa
per don Gino

Per oggi a mezzogiorno il vescovo ha convocato il clero. Monsignor Riccardo Fontana non ha detto a nessuno cosa annuncerà ma è certo che si tratta di una cosa importante. E la notizia ha fatto il giro dell’Umbria intrecciandosi con altre voci che mettevano proprio monsignor Fontana al centro di un movimento di vescovi che avrebbe mosso il vescovo di Verona (in predicapo per sostituire il cardinale Martini) e trovato una soluzione al problema della diocesi di Lucca dove l’attuale vescovo è gravemente malato. Monsignor Fontana ci lascia? "No, ma chi manda in giro queste voci?" replica lui stesso. E insiste: oggi a mezzogiorno vedrete, saprete. Forse che don Gino Reali (uno dei suoi due vicari) stia per avere la nomina a vescovo? E che abbia anche una diocesi (quella romana di Porto e Santa Rufina)? Beh, sarebbe davvero una bella notizia. Un successo per la diocesi più grande della regione retta da uno dei vescovi più intraprendenti. Da parte sua monsignor Fontana fa sapere soltanto che ci sono tante cose in ballo e tutte molto belle. Le campane, dunque, suoneranno a festa.

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Venerdì 7 Dicembre 2001  

Angeli, "faoni" e focaracci

di ELENA PASQUINI

Perugia

Il fuoco illumina il cammino degli angeli. La notte fredda di dicembre si riscalda al calore di immense pire e il profumo di ginepro e ginestra invade le strade. "Faoni" a Norcia, "focaracci" a Sigillo e ad Assisi, fuochi nelle campagne e nei piccoli centri: devozione cristiana e tradizioni popolari fanno dell’Umbria il teatro di suggestivi festeggiamenti dove le fiamme rischiarano il buio. Ma la luce è protagonista anche in tante altre piazze, nei borghi e nelle periferie, e fa da guida attraverso mercati, brindisi e degustazioni dal sapore natalizio.
A Norcia, domenica è il 1291: la leggenda vuole che in quell’anno gli angeli portassero la casa della Madonna dalla Palestina a Loreto. Per indirizzarli alla meta vennero allora accesi grandi falò. E’la festa dei "Faoni" in cui alcuni rintracciano antichi riti italici, fuochi che bruciano in onore dei "Fauni", divinità a cui chiedere un mite inverno. Ogni anno, i rioni della città si sfidano nell’accendere il falò più grande, bello e luminoso in una notte allietata dalle melodie degli organetti e dal sapore della carne cotta sulla brace, aspettando la mezzanotte quando, al passaggio degli angeli, tutte le campane di Norcia suonano a festa. Falò che si illuminano in molti centri della Valnerina, a Cascia, a Monteleone, nei piccoli borghi dei Sibillini, ma anche nelle campagne dei dintorni. E domenica fuoco anche a Sigillo per il "Focaraccio": in questo giorno i giovani corrono con un carro per le vie del paese, chiedono i ciocchi che verranno accesi la sera per il grande falò. Querce, paglie e ginestre bruciano fino all’alba. E’ oggi, invece, il tempo del fuoco dedicato all’Immacolata nella terra di San Francesco: appuntamento ad Assisi alle 17 davanti alla Rocca, ma anche a Tordibetto, a Viole, a Santa Maria Degli Angeli e a Torchiagina.
E’ la stelle cometa, invece, ad accendersi domani a Miranda di Terni e a Magione che, sempre domani, s’illumina di mille candeline e assaggia i dolci di Natale. Si brinda, ancora domani, a San Venanzo, dalle 16 alle 20, degustando spumanti e dolci della tradizione nella sala "La Serra" del palazzo municipale. Tempo di luci e colori, ma anche di doni da cercare nei tanti mercatini, da quelli dell’antiquariato di Todi e Spoleto di domenica, al "Mercatino dei balocchi", domani e domenica, a palazzo della Corgna, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19, di Città della Pieve che è anche teatro, sempre domani, dalle 9 alle 20, della Fiera del regalo. Mercatino dell’Immacolata, quello di San Marco di Perugia, domani e domenica, tra curiosità da guardare e acquistare, dimostrazioni di lavori artigianali, gastronomia e prodotti tipici, ma anche musica: domani alle 17,30 ci sono gli Zampognari dell’Umbria, domenica alle 17 un concerto di musiche natalizie.

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Martedì 4 Dicembre 2001

Da oggi a domenica terza edizione del premio
Monteleone riparla di qualità

di ADRIANO CIOCI

VALNERINA - Settimana colma di iniziative dedicate alla cultura, all'ambiente, ai prodotti tipici e all'immancabile Euro, quella che si appresta a vivere la Valnerina. Da oggi sino a domenica prossima, si svolgerà a Monteleone di Spoleto la terza edizione di "Monteleone Qualità 2000", allo scopo di valorizzare l'attività turistica del territorio. Per la rassegna scendono in campo uno specifico Comitato al quale hanno aderito la Pro Loco, ArcheoAmbiente, Astrofili, Arcieri, Corale, Banda Musicale, Consorzio dei Possidenti, il Comune, Atlantide Servizi Integrati di Terni e gli operatori economici della zona. La manifestazione, che verrà inaugurata con i festeggiamenti del Patrono San Nicola, tratterà gli aspetti fondamentali del paese: le tradizioni, l'archeologia, la storia, la gastronomia e la produzione tipica di qualità. Ci sarà persino una cena collettiva con il prodotto "più amato" del luogo, il farro, che per varie epoche ha rappresentato la base degli elementi nutritivi.
L'iniziativa si propone di sollecitare i tour operator ad inserire il territorio di Monteleone nei grandi itinerari turistici regionali.
Questa mattina, con inizio alle ore 10, presso il salone dell'ex asilo comunale di Piedipaterno l'attenzione verrà invece focalizzata sulla nuova moneta. Organizzato dal Comitato Regionale di Controllo, si terrà un seminario sul tema: "Procedure per il passaggio all'Euro e ripercussioni nei sistemi contabili delle Associazioni agrarie di uso civico". Sarà un'occasione importante per le Comunanze Agrarie, particolarmente diffuse in Valnerina per approfondire i riflessi che l'introduzione della nuova moneta comporterà nella gestione finanziaria. Saranno presenti il presidente del Coreco, Aldo Mattioli, il sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, il vice prefetto di Perugia, Roberto Aragno e il responsabile della sezione economico-finanziaria del Coreco Dario Morganti.
 

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Mercoledì 5 Dicembre 2001  

Si parte oggi
Monteleone,
un paese
di qualità

Da oggi (e non da ieri, come erroneamente annunciato) e fino a domenica prossima, si terrà a Monteleone di Spoleto la terza edizione di "Monteleone Qualità 2000", una iniziativa tesa a valorizzare l'attività turistica del territorio. Sono in programma momenti legati alla cultura, alla tradizione, alla archeologia, alla storia e alla gastronomia. Alla rassegna partecipano le associazioni cittadine riunite in un Comitato. Sempre questa mattina, alle ore 10, presso il salone dell'ex asilo comunale di Piedipaterno, nel comune di Vallo di Nera, si terrà il seminario dal titolo "Procedure per il passaggio all'Euro e ripercussioni nei sistemi contabili delle Associazioni agrarie ad uso civico".

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3 dicembre 2001

Monteleone Qualità 2000

Valorizzare dal punto di vista ambientale culturale gastronomico il territorio dell'intera Valnerina. Questi gli obiettivi che si propone la manifestazione attraverso rassegne e visite guidate

Valorizzare dal punto di vista ambientale culturale gastronomico il territorio del comune di Monteleone di Spoleto e dell'intera Valnerina. Questi gli obiettivi che si propone "Monteleone qualità 2000".
La manifestazione, in programma dal 5 al 9 dicembre, verrà inaugurata con i festeggiamenti del Patrono San Nicola.
Il ricchissimo programma comprende una rassegna gastronomica di prodotti tipici e visite guidate ed escursionistiche. L'evento, patrocinato anche dalla Regione dell'Umbria e la Provincia di Perugia, tratterà gli aspetti fondamentali che caratterizzano Montelone, quali l'archeologica, la storia, le tradizioni e l'ambiente con i suoi prodotti tipici. Nel corso delle cinque giornate si spazierà da momenti di intrattenimento a momenti di natura culturale, folkloristica e gastronomica che faranno rivivere le tradizioni di un territorio ancora "genuino".
L'iniziativa rende ancora più allettante la prospettiva di un fine settimana in uno dei luoghi più intatti della Valnerina
Lo sviluppo sano e proficuo della economia locale mediante un turismo sostenibile che coinvolga tutta la Valnerina, luogo incantato e purtroppo ancora oggi non promosso a dovere dai vari tour operator, è perciò l'obiettivo primario di "Monteleone Qualità 2000", rassegna che appena alla sua 3° edizione rischia di diventare una delle manifestazioni più curate e importanti di tutto il territorio umbro.
Il Comitato Monteleone Qualità 2000
Per la realizzazione di questa edizione è stato indispensabile il coinvolgimento di tutte le risorse del paese.
E' sorto così il Comitato Monteleone Qualità 2000 che vede la partecipazione delle varie organizzazioni associative del luogo quali: Pro Loco, ArcheoAmbiente, Astrofili, Arcieri Corale, Banda Musicale, Consorzio dei Possidenti affiancate dagli operatori economici presenti nel territorio. Con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con Atlantide Servizi Integrati di Terni si sta operando con entusiasmo e professionalità affinché anche questa edizione, come le precedenti, centri l'obiettivo della valorizzazione dell'attività turistica, con la promozione dei prodotti tipici Monteleonesi per concorrere allo sviluppo economico del territorio.

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1 dicembre 2001

"Monteleone qualità 2000"

di Simonetta Valentini

(Monteleone di Spoleto ) Sono in pieno svolgimento i preparativi per la terza edizione di "Monteleone qualità 2000", la manifestazione che si propone lo scopo di valorizzare dal punto di vista ambientale culturale gastronomico il territorio del comune in questione e dell'intera Valnerina..
Per la realizzazione di questa edizione, in programma dal 5 al 9 dicembre, è stato indispensabile il coinvolgimento di tutte le risorse del paese.
E' sorto così il Comitato Monteleone Qualità 2000 che vede la partecipazione delle varie organizzazioni associative del luogo quali: Pro Loco, ArcheoAmbiente, Astrofili, Arcieri Corale, Banda Musicale, Consorzio dei Possidenti affiancate dagli operatori economici presenti nel territorio. Con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con Atlantide Servizi Integrati di Terni si sta operando con entusiasmo e professionalità affinché anche questa edizione, come le precedenti, centri l'obiettivo della valorizzazione dell'attività turistica, con la promozione dei prodotti tipici Monteleonesi per concorrere allo sviluppo economico del territorio.
La manifestazione, che verrà inaugurata con i festeggiamenti del Patrono San Nicola, tratterà nei suoi numerosi momenti díincontro gli aspetti fondamentali del paese: il territorio, le tradizioni, l'archeologia, la storia, abbinati alla gastronomia e alla produzione tipica di qualità.
Assieme alle prelibate degustazioni della tradizione locale si è soliti trascorrere la serata con musica e danze tratte dalla migliore tradizione folcloristica di Monteleone, ed è così possibile assistere a un vero e proprio viaggio attraverso le epoche fino a risalire allíorigine della festa, in un momento storico che è proprio il caso di definire nella notte dei tempi .
Sulla tavola della cena collettiva la parte del leone la fa certamente uno dei prodotti più importanti e amati del luogo, il farro, alimento delle graminacee apparentemente povero e dimesso ma in realtà saporitissimo e di grande potere nutritivo, tanto che in epoche di minor benessere veniva spesso usato al posto del pane.
Tutte le importanti iniziative culturali organizzate allíinterno della manifestazione di Monteleone di Spoleto che verranno illustrate nei prossimi giorni alla popolazione e alla stampa con l'esposizione di un ricchissimo programma, rendono ancora più allettante la prospettiva di un fine settimana in uno dei luoghi più intatti della Valnerina
Lo sviluppo sano e proficuo della economia locale mediante un turismo sostenibile che coinvolga tutta la Valnerina, luogo incantato e purtroppo ancora oggi non promosso a dovere dai vari tour operator, è perciò l'obiettivo primario di ìMonteleone Qualità 2000, rassegna che appena alla sua 3° edizione rischia di diventare una delle manifestazioni più curate e importanti di tutto il territorio umbro.

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16 agosto 2001

Monteleone di Spoleto visto da vicino

Edita dalla Provincia di Perugia e curata da Don Angelo Corona, la nuova guida ad una delle perle della Valnerina è una attenta osservazione della parte antica racchiusa dentro le mura castellane. E' in libreria la nuova guida "Monteleone di Spoleto visto da vicino", edita dalla Provincia di Perugia e curata da Don Angelo Corona.
"Questa guida - scrive il Presidente della Provincia Giulio Cozzari nella presentazione - parlando della pietra di Monteleone diventa testimone di un percorso millenario tutto umbro che fa ritrovare somiglianze ed omogeneità che attraversano l'intero panorama della nostra regione".
Il libro è, come ricorda l'autore Don Angelo Corona parroco del paese, è una attenta osservazione della parte antica del centro della Valnerina, quella racchiusa dentro le mura castellane con un particolare riferimento alla pietra usata nelle costruzioni e nelle opere d'arte. La guida descrive quindi il castello, le porte, i portali, le finestre, gli stemmi, gli archi, le immagini, i reperi antichi e i muraglioni esaminando "il linguaggio che proviene dalla pietra".
"Questa iniziativa - conclude Cozzari è anche un ulteriore tassello all'interno della linea operativa della Provincia, in materia di turismo, che tende soprattutto a valorizzare le tante bellezze dei nostri centri minori".

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11 dicembre 2000

MONTELEONE QUALITA' 2000: I PRODOTTI TIPICI, MA ANCHE LO SVILUPPO DEL TURISMO IN VALNERINA ED IL FOCLORE

di A. Matteucci

(Monteleone di Spoleto) L'8 dicembre, presso il convento di San Francesco a Monteleone di Spoleto, si è tenuto il convegno dedicato al recupero ed alla valorizzazione della lavorazione e della coltivazione della canapa, una delle tante iniziative previste nell'ambito della manifestazione "Monteleone qualità 2000", giunta alla sua seconda edizione, evento che mira a riscoprire il valore turistico-ambientale del territorio di Monteleone e si concluderà oggi, nella tarda serata.
Durante il convegno sono intervenuti Giampiero Bocci, assessore regionale all'agricoltura ed Isidoro Peroni, ricercatore presso l'università di Roma, originario di Monteleone, che ha riscoperto da poco il valore della canapa ed è tornato, per coltivarla, proprio sull'altopiano monteleonese ( alla metà del secolo, a Monteleone erano circa 100.000 gli ettari coltivati a canapa).
I numerosi visitatori, giunti anche in camper (oltre un centinaio i camper che hanno toccato Monteleone, dall'inizio dellla manifestazione), percorrendo Corso Vittorio Emanuele, possono visitare vari stands gastronomici e di prodotti dell'artigianato tipico, dal ferro battutto alla ceramica, e fare delle degustazioni gratuite.
Presso la suggestiva struttura del convento di San Francesco ieri, 9 dicembre, alle ore 9,30, si è svolto il convegno dedicato allo sviluppo sostenibile del turismo sull'altipiano monteleonese, seguito dal convivio dedicato al farro, altro tipico prodotto della Valnerina. Sono intervenuti: Carlo Fuscagni, presidente APT dell'Umbria e l'assessore regionale al turismo e alla cultura Gianfranco Maddoli.
Numerose le iniziative collaterali: dai convivium dedicati alla valorizzazione dei prodotti tipici e del farro, i momenti ludici, le degustazioni gastronomiche, le cerimonie religiose in onore del patrono, San Nicola, i concerti in piazza, le visite guidate, gli
spettacoli folcloristici, curati da gruppi locali e nazionali,che si esibiranno per le vie del paese, e da segnalare la presenza della Banda Liberatori

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5 dicembre 2000

MONTELEONE QUALITA' 2000: ALL'INAUGURAZIONE PRESENTI GIULIO COZZARI E TANIA ZAMPARO, MISS ITALIA 2000

di A. Matteucci


(Monteleone di Spoleto) Ieri, 5 dicembre, alla presenza del Presidente della Provincia di Perugia, Giulio Cozzari, alle ore 16,30, presso il Comune di Monteleone, è stata inaugurata l'edizione 2000 della manifestazione "Monteleone qualità 2000", giunta alla sua seconda edizione, evento che mira a riscoprire il valore turistico-ambientale del territorio di Monteleone e si terrà, dal 5 al 10 dicembre 2000, a Monteleone di Spoleto. Affiancato dal sindaco di Monteleone di Spoleto, Nicola Angelini, dal consigliere delegato al settore turistico, Renato Peroni, il presidente della Provnicia di Perugia, Giulio Cozzari, ha tagliato il nastro; madrina della kermesse monteleonese, la splendida Miss Italia 2000: Tania Zamparo.
Giulio Cozzari, accompagnato dal sindaco Nicolini e dal consigliere delegato al turismo Peroni, ha poi fatto visita, percorrendo Corso Vittorio Emanuele, ai vari stands gastronomici e di prodotti dell'artigianato tipico, dal ferro battutto alla ceramica, e si è complimentato con l'amministrazione comunale del piccolo centro medioevale della Valnerina, per l'iniziativa, portata avanti con successo per il secondo anno.
Presso la suggestiva struttura del Convento di San Francesco si terranno, nei tre giorni centrali della kermesse, due convegni di particolare interesse: quello dedicato alla coltivazione della canapa, venerdì 8 dicembre, alle ore 9,30, e quello dedicato allo sviluppo sostenibile del turismo in Valnerina, sabato, 9 dicembre alle ore 9,30. Attesi gli interventi di Carlo Fuscagni, l'assessore regionale Giampiero Bocci e l'assessore regionale Gianfranco Maddoli.
Numerose le iniziative collaterali: dai convivium deicati alla valorizzazione dei prodotti tipici e del farro, i momenti ludici, le degustazioni gastronomiche, le cerimonie religiose in onore del patrono, San nicola, i concerti in piazza e le visite guidate.
La manifestazione si concluderà domenica 10 dicembre, da segnalare il suggestivo momento del 'focone della venuta', sabato 9 dicembre, alle ore 21, al quale seguiranno una serie di spettacoli folcloristici, curati da gruppi locali e nazionali, per le vie del paese e l'esibizione della Banda Liberatori

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30 novembre 2000

MONTELEONE QUALITA' 2000

di A. Matteucci

(Perugia) Mercoledì 29 novembre, presso la Sala Fiume della Regione dell'Umbria, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della manifestazione "Monteleone qualità 2000", giunta alla sua seconda edizione, evento che mira a riscoprire il valore turistico-ambientale del territorio di Monteleone e si terrà, dal 5 al 10 dicembre 2000, a Monteleone di Spoleto.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il sindaco di Monteleone di Spoleto, Nicola Angelini, il consigliere delegato al settore turistico, Renato Peroni, il dirigente Pierpaolo Battistoni, a rappresentare l'assessorato al turismo della regione, e Massimo Liberatori, musicista e compositore, portavoce della Banda Liberatori, che allieterà al Kermesse monteleonese.
Lontani dalle note strade del turismo di massa, quasi intattaccabili dal moderno consumismo, si mostrano con semplice belleza e orgogliosa purezza i numerosi paesi della Valnerina; questo vasto territorio prevalentemente montano è riuscito a sfuggire al degrado ambientale e alla speculazione edilizia di questi ultimi decenni.
"In Valnerina-ha detto nel corso della conferenza stampa il sindaco- è possibile avere ancora un contatto autentico con la natura e con la semplice cordialità della gente, che custodisce e tramanda tradizioni enogastronomiche, artigianali e culturali antichissime".
"La corrente amministrazione comunale- afferma Peroni- ha già da tempo capito che amare e valorizare il proprio patrimonio artistico-ambientale, i prodotti tipici, le tradizioni culturali ed artigianali del proprio territorio, è quanto di meglio ci possa essere per incentivare uno sviluppo sano e proficuo della propria economia. E' per questo che già da tempo stiamo sensibilizzando la popolazione verso il rispetto e la promozione di Monteleone, anche attraverso l'attuazione di un progetto per lo sviluppo sostenibile del turismo, progetto che chi vive sul territorio realizzerà, con il sostegno e la collaborazione delle istituzioni regionali e provinciali".
"E' importante sottolineare, inoltre, che tale centro, come anche gli altri della Valnerina -afferma Peroni- ha subito un processo graduale di depauperamento economico e demografico, tendenza destinata a subire un'inversione radicale, con la riscoperta e la valorizzazione del territorio, la creazione d'infrastrutture e con lo sviluppo del turismo".
Da segnalare il rinvenimento nell'area comunale di Monteleone di Spoleto, ai primi del secolo, di un carro bronzeo elegantemente scolpito risalente all'era etrusca, che ora si trova esposto presso il Metropolitan Museum di New York, segno tangibile che queste zone già da millenni hanno ospitato floride civiltà, di cui conservano, nella cultura e nella tradizione, ancora vive le tracce.

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30 giugno 2000

ARCHEOAMBIENTE: DAI RIMEDI POPOLARI ALLA CURA FITOTERAPICA

di A. Matteucci

(Monteleone di Spoleto) Il 2 Luglio 2000, l'associazione Archeoambiente, con il patrocinio della Comunità Montana della Valnerina, terrà, presso la Sala del Baluardo in Monteleone di Spoleto, il convegno intitolato "Dai rimedi popolari alla cura fitoterapica: fitoterapia, piante officinali di altura, coltivazione e prospettive di sviluppo della montagna".
Dalle ore 9.30 del mattino alle 12.30 si svolgerà la prima parte del convegno, nella quale si tratterà di Fitoterapia come sistema terapeutico attraverso l'uso di sostanze di origine vegetale, delle "medicine non convenzionali o integrate", della tendenza di un numero sempre maggiore di persone a far ricorso a tali discipline mediche; inoltre, così come avviene per i farmaci "di sintesi", anche per i farmaci vegetali sarà necessario discutere in merito a qualità, sicurezza ed efficacia e, non in ultimo, della conoscenza delle controindicazioni (anche nell'interazione coi farmaci "tradizionali"), da affidare ad una assistenza seria e professionale.
Questa prima parte dell'incontro si concluderà con l'esposizione dei trattamenti fitoterapici nelle malattie più comunemente contratte.
Dalle ore16 alle18,30, nella seconda parte del convegno, si discuterà di agricoltura biologica di altura, delle risorse e delle potenzialità della flora medicinale locale, viste soprattutto le condizioni ambientali favorevoli. Tra i vari esempi di tali colture verranno presi in esame quelle dello Zafferano e della Genziana maggiore.
Due motivazioni hanno dato il via all'organizzazione di un convegno: segnalare Monteleone come ambiente particolarmente favorevole ad un dibattito su tali argomenti e sugli annessi risvolti antropologico-culturali; promuovere l'interazione tra gli esperti del settore e le aziende locali, che operano nell'ambito dell'agricoltura biologica, con la prospettiva di sviluppo economico e creazione di nuovi posti di lavoro.

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Mercoledì 29 Dicembre 1999

Fabbri, falegnami e muratori al lavoro guidati dal vulcanico don Angelo
La Porta Santa a Monteleone

di CHIARA MARCONI

MONTELEONE DI SPOLETO — Volevano stupire tutti e alla fine, dopo mesi di duro lavoro, ci sono riusciti. Quello che è stato allestito sulla piazza principale di Monteleone di Spoleto, infatti, non è un presepe come tutti gli altri e non tanto per la presenza di elementi nuovi e originali che arricchiscono la tradizionale rappresentazione della Natività, quanto perché ogni pezzo che lo compone racchiude in sé l’antica sapienza dei maestri artigiani, come Francesco Carmignani e Gianfranco Reali, che hanno profuso tutto il loro impegno per la riuscita dell’iniziativa.
Solo grazie all’infaticabile opera del "falegname", del "fabbro" e del "muratore" è stato possibile infatti concretizzare le idee del vulcanico e inarrestabile parroco del paese, don Angelo Corona, che dall’alto dei suoi ottant’anni, di cui cinquanta trascorsi proprio nella parrocchia di Monteleone, guida, coordina, coinvolge e trascina tutta la comunità nelle iniziative della chiesa. E a lui non si può certo dire di no. Anche quando il progetto è ambizioso come quello di quest’anno e prevede la costruzione in muratura della "Porta Santa", quasi a grandezza naturale, per ospitare la Sacra Famiglia, la realizzazione di un’immensa carta geografica a rappresentare l’universalità del messaggio cristiano, il tutto sovrastato da un imponente arcobaleno in lamiera che preannuncia il ritorno della pace e della giustizia sulla terra.
"Nel nostro presepio abbiamo voluto rappresentare il vero messaggio del Natale perché non ci si può accontentare solo delle lucette, delle pecorelle e dei regali sotto l’albero - esclama il sindaco di Monteleone Nicola Angelini - a Betlemme si è aperta la vera Porta Santa ed è iniziato l’Anno della Misericordia, ebbene anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto celebrare questo evento importantissimo per la vita di milioni di fedeli".
Per visitare il monumentale presepio di Monteleone c’è tempo fino al dieci gennaio.

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