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Il nuovo Museo Paleontologico
Nel febbraio 2004, l’Amministrazione Comunale
di Roncà ha realizzato una nuova mostra del
materiale paleontologico che ospita reperti
provenienti da quello che è stato definito
dagli studiosi “l’orizzonte geologico di
Roncà”.
Nell’Eocene, circa 40 milioni dì anni fa, il clima era di tipo subtropicale e il Monte Calvarina con il Duello e il Crocetta costituivano un maestoso complesso vulcanico attivo che emergeva dal mare (in inverno salendo sul Calvarina, durante le giornate di nebbia, si può avere una percezione, vaga ma anche molto suggestiva, di come era presumibilmente il nostro ambiente). Un ambiente costituito da foreste di palme, abitato da molluschi, rettili (il Crocodilus), mammiferi (il Prototherium). Si rinverdisce in tal modo la spinta educativa alla riscoperta e conservazione del nostro territorio che aveva spinto nell’ormai lontano 1975 alla prima apertura di un “museo” a Roncà con la spinta dell’Associazione Paleontologica Gruppo VaI Nera della Vallata d’Alpone.
Milioni di anni fa Roncà si trovava lungo
il bordo della Tetide, c’erano il mare ed
il vulcano.
Testimonianza di ciò un gran numero di conchiglie
fossili e giacimenti di molluschi raccolti
nel locale Museo.
Il vulcano, le eruzioni, il mare, le paludi, le paludi e poi i pesci, i crostacei, i coccodrilli, le tartarughe ed il Prototherium elementi tutti hanno contribuito a creare lo spettacolare ambiente che ha reso Roncà oggetto di vari studi da parte di esperti di paleontologia, e dell’attenzione da parte di numerosi collezionisti ed appassionati nonché la meta di escursioni per numerose scolaresche attratte dal fascino di un ambiente suggestivo ricco di fascino e di storia presente nelle valli e torrenti del nostro paese oltre che nei reperti presenti nel museo
Il Prototherium-Veronese (lungo circa 2 metri
e mezzo) risalente a 50 milioni di anni fa.
Suoi fossi li, ora conservati al Museo dell’istituto
di Geologia dell’università di Padova, sono
stati ritrovati sul monte Duello.