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Storia del Comune
SAGRADO
- Oltre
al capoluogo comprende le frazioni Poggioterzarmata (o Poggio
Terz'Armata) e S. Martino del Carso. Nel 1961 i residenti erano 1590
nel capoluogo e 992 nelle frazioni (2512): al marzo del 1970, secondo
I'anagrafe comunale gli abitanti erano 1528 nel capoluogo e 997 (2525)
nelle frazioni. Fa parte del Mandamento di Gradisca d'Isonzo (Go). Alt. m 37; sup. kmq 14,14.
Sagrado
fu un feudo dei conti della Torre, nella seconda meta del XVI secolo, e
sorge sulla sponda sinistra dell'Isonzo in un punto in cui 1'accesso
alla Pianura Friulana è più aperto e praticato.
Anteriormente alla Prima Guerra Mondiale era un centro stradale e
ferroviario molto importante, in quanto serviva tutta 1'antistante zona
friulana, fino al confine italiano di Visco, il territorio di
Monfalcone e, indirettamente, Trieste e il suo porto. Non si sa molto
sull'origine del nome Sagrado; molti studiosi propendono per la
derivazione da sagra (come ancor oggi viene chiamato nel dialetto
locale), termine con il quale i Veneziani chiamavano il «
sagrato » nel quale venivano sepolti coloro che annegavano a
seguito delle frequenti piene dell'Isonzo. Sagrado ha comunque origini
molto antiche, anche se non sono documentate: le prime notizie
ufficiali si hanno in documenti veneziani del XV secolo.
Ha
una parte cospicua nella storia delle continue lotte tra Veneti e
Imperiali: il confine tra i due stati passava tra Fogliano e Sagrado e
ancor oggi è segnato da un cippo monumentale.
Sagrado è una cittadina
industriosa e molto attiva.
Tuttavia 1'agricoltura e' poco praticata e buona parte della
popolazione
e' occupata presso i cantieri di Monfalcone. La chiesa, dedicata a San
Nicolo, e stata costruita nel 1901, e sorge dove in origine c'era una
cappella dedicata a Santa Anna, costruita in epoca imprecisata e che si
vuole fosse appunto circondata dal « sagrato ».
Ma ha una
storia soprattutto per quanto si riferisce alla Prima Guerra Mondiale:
questa zona e in particolar modo la frazione Poggioterzarmata cosi
chiamata in onore della Terza Armata che combatte tanto strenuamente
sulle pendici del Monte San Michele, fu teatro delle prime cinque
battaglie dell'Isonzo e spesso vennero citate sui bollettini di guerra
le posizioni di Castelnuovo, Bosco, Cappuccio, Trincea delle Frasche,
Cave di Pietro, Valisella di San Martino, Valle della Morte ecc.
Sul
monte San Michele. facilmente raggiungibile mediante una strada
completamente asfaltata, trova posto un museo storico dedicato ai
cimeli della Prima Guerra Mondiale. (G. V.)
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