UN PO DI STORIA
L arte di lavorare la pietra risale allepoca dei Romani che qui si stabilirono "Castrum Laebactium" da cui deriva il nome di Castello Lavazzo. Ne è testimone la Stele neroniana che abbiamo visto nei locali del Municipio, rimasta per oltre trecento anni nella chiesa di SantElena a reggere laltare. Lincisione dice: - In onore di (*Nerone) Claudio Augusto Germanico, Sesto Petico Terzo figlio di Quinto e Gaio Petico Firmo figlio di Sesto donarono un orologio con sedili ai pagani Laebactes.- *Il nome di Nerone è stato scalpellato dopo la sua morte. I donatori, padre e figlio, erano probabilmente due magistrati annuali che reggevano il Distretto Rurale (Pagus). Lorologio solare doveva essere inserito in una costruzione di uso pubblico e avrebbe dovuto servire a garantire lorario delle riunioni. Negli anni tra il 54 e il 68 d.C. (Impero di Nerone) esisteva, qui, un piccolo centro dotato di una costruzione ad uso collettivo, con meridiana. Questo abitato era, probabilmente, il capoluogo di un più importante distretto territoriale chiamato Laebactium, dal nome della tribù indigena che vi abitava, distribuita in vari villaggi.
Lorigine di queste genti è preromana. Lo testimonia la testa in pietra, di fattura celtica, recuperata a Podenzoi, in mostra al Museo degli Scalpellini.
PERCHE UNA DEDICA PROPRIO A NERONE ?
Nerone non fu un imperatore amato dal popolo, ma nei primi cinque anni del suo impero attuò un buon provvedimento: abolì tutte le tasse sulle navi da trasporto per aumentare i commerci e arricchire Roma. Si presume che questo provvedimento abbia suscitato la riconoscenza degli abitanti del Pagus Laebactium i quali, già allora, lungo il Piave, conducevano alla pianura i prodotti della montagna: legname, minerali, pietre e merci varie. La base della Stele neroniana è in pietra di Castellavazzo, infatti lo sfruttamento delle cave vicine era iniziato fin dal primo secolo d.C. anche se, inizialmente, solo per uso locale.
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