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Realizzazioni in Tibet

 

Con questi interventi abbiamo sviluppato una nuova metodologia progettuale che punti allo sviluppo di appropriate tecnologie costruttive sostenibili in aree remote facendo ricorso a risorse sia materiali, umane che finanziarie reperibili in loco. La consapevolezza che il successo di un progetto risiede nella sua capacità di coinvolgimento delle popolazioni locali e nella sostenibilità economica dei costi di gestione, ci ha portato ad un approccio progettuale di tipo bioclimatico che, utilizzando sistemi solari passivi di riscaldamento, riduca la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e consenta l’utilizzo degli edifici anche in condizioni climatiche critiche.

I sistemi passivi richiedono, per la loro regolazione, la partecipazione attiva degli utenti e quindi lo sviluppo di una “coscienza energetica” che dovrà far parte di programmi di insegnamento. L’educazione alla gestione e controllo delle tecnologie solari infatti è parte integrante del programma di costruzione di edifici bioclimatici.

L’elevato potenziale di miglioramento del comfort ambientale sarà di stimolo per l’adozione di tecniche costruttive innovative che tuttavia non necessitano di tecnologie sofisticate e sono facilmente integrabili nella tradizione costruttiva locale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Clinica a Galangteng (Tibet)

Clinica a Korlondo (Tibet)

Scuola a Tangan (Tibet)

Scuola a Tangan - muro di Trombe

 

 

 

 

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Realizzazioni in italia

 

Con questi nterventi vogliamo diffondere la coscienza che una casa non è solo un luogo dove abitare, ma anche una macchina che meglio relazionandosi all'ambiente e utilizzando sistemi solari passivi di riscaldamento può migliorare sia le condizioni interne di habitat che, grazie al risparmio energetico, riduca la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.

La consapevolezza di un coinvolgimento attivo dell'utente nella gestione di interventi di tipo bioclimatico impone lo sviluppo nel committente di una sensibilità ecologica che al di là del risparmio energetico ottenuto favorisca la percezione dello spazio abitato come un organismo vivo con il quale interagire.

I committenti coinvolti in questi progetti si rendono subito conto di non effettuare solo una modifica dell'immobile ma di operare un livello di trasformazione sostanziale del modo di vivere la casa e l'ambiente, confortata dalla verifica della sostenibilità economica dei costi di gestione; questo ci sta sempre più fortemente indirizzando verso una coscienza progettuale di tipo bioclimatico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Intervento all'EUR (Roma)

   

 

 

 

 

 

 

 

 

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Progettazioni

 

In questa sezione si sono raccolte esperienze maturate durante varie progettazioni che non hanno trovato compiuta esecuzione ma sono state oltremodo utili per mantener una continua ricerca nel campo. Infatti non ci interessa solo il "costruire" ma il trovare nuove strade per il miglioramento delle tecniche bioclimatiche e della loro applicazione che non sempre è possibile nella comune pratica professionale ma è resa possibile nella progettazione richiesta dalla partecipazione ai Concorsi d'Architettura e dall'aggiornamento attraverso il contatto con le ditte produtrici dei materiali e delle tecnologie bioclimatiche.


 

 

 

 

 

 

 

Casa bioclimatica a Tenerife (Spagna) Casa bioclimatica a L'Avana (Cuba)

Teatro polivalente a Pomezia (RM)

 

 

 

 

IN AGGIORNAMENTO

 

 

 

 

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Tecnologie bioclimatiche

 

Per edificio bioclimatico si intende un organismo edilizio in grado di soddisfare il proprio fabbisogno energetico per la climatizzazione degli ambienti con l’utilizzazione di sistemi solari passivi che non prevedono pertanto impianti. Fattore essenziale per un riscaldamento passivo è l’esposizione massima alla radiazione solare e quindi il fronte più ampio dell’edificio deve essere rivolto a Sud.

Il riscaldamento passivo degli ambienti sfrutta il comportamento selettivo, rispetto alla radiazione solare, proprio del vetro che è in grado di intrappolare all’interno dell’ambiente la radiazione termica dei raggi solari (effetto serra).

E’ pertanto fondamentale avere sulla parete a Sud un’ampia superficie vetrata che nei climi freddi deve rappresentare almeno un terzo della superficie abitata:  0.30 Mq. di Sup. vetrata per Mq. di calpestio.

Altro fattore determinante per migliorare il comfort  abitativo è la riduzione delle dispersioni termiche riducendo le superfici vetrate sul fronte a Nord, aumentando il grado di isolamento delle superfici disperdenti (pareti, tetti), creando delle zone filtro a Nord tra gli ambienti abitati e l’esterno che facciano da cuscinetto termico. I corridoi, gli spazi di servizio, i magazzini, i servizi igienici e tutti gli spazi accessori che non vengono abitati in modo continuativo dovrebbero essere prevalentemente disposti a Nord. I muri perimetrali e i tetti dovrebbero disporre di un intercapedine d’aria dello spessore massimo di cm. 10 per attenuare le dispersioni termiche.

Un ruolo importante è giocato dai colori delle superfici captanti: colori scuri (rosso, marrone, ecc.) aumentano la capacità di accumulo di calore delle superfici interne, mentre colori chiari all’esterno aumentano l’albedo e se disposti su superfici che riflettono all’interno la radiazione solare aumentano il guadagno termico.

Per evitare che il calore catturato durante il giorno venga disperso durante la notte è necessario disporre di masse termiche di accumulo per immagazzinare calore da cedere nelle ore più fredde. A tale scopo si utilizzano le pareti ed i solai ed ogni altro elemento strutturale che abbia adeguata capacità termica. La muratura in mattoni, il calcestruzzo ed i muri di terra sono tutti materiali adatti a garantire un adeguato accumulo termico. Un muro di blocchi di terra dello spessore di cm. 25 è in grado di garantire un accumulo di calore idoneo a limitare le oscillazioni di temperatura nell’arco delle 24 ore.


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Collegamenti

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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