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Riqualificazione entrate Palazzo delle Finanze via XX Settembre (Roma)

 

 

1. Criteri e impostazione generale del progetto
Il "Palazzo delle Finanze" è caratterizzato da un impianto tipologico e strutturale di tipo classico con murature portanti di ampio spessore delineate da cornici e paraste a ritmare le facciate. Il linguaggio architettonico del palazzo, simbolo della nuova Roma, e guidato da Quintino Sella, è sicuramente celebrativo; la presenza di ordini giganti, la ricca decorazione delle facciate, l'ornato e la giustapposizione di elementi propri dell'architettura cinquecentesca dimostrano l'intento di sostenere il confronto con la Roma papale.
Il "Palazzo delle Finanze", fortemente voluto dal Ministro Quintino Sella, dava forma alla volontà di manifestare la solidità e credibilità delle Istituzioni dello Stato appena costituito.
Oggi il rilancio di immagine dello Stato repubblicano passa, necessariamente per uno snellimento anche formale delle Istituzioni, senza togliere l'autorevolezza che i padri della Nazione erano riusciti ad infondere nei luoghi deputati a rappresentarla.
Il progetto, infatti, prevede nuove strutture indipendenti da quelle esistenti che ne lasciano tuttavia intravedere gli elementi formali (volte e modanature) modificando tuttavia, in termini funzionali e percettivi, il rapporto con gli utenti.

2. Il progetto
Il progetto è stato vincolato alla realizzazione di una rampa pedonale accessibile ai disabili che partendo dal portone di ingresso porta al piano rialzato dei locali attualmente adibiti a ufficio informazioni, "passi", ecc., utilizzando il percorso pedonale attuale.
Per dare visibilità al nuovo ingresso e dare un segnale all'esterno dell'impegno per un'Amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini l'ambiente di ingresso è stato dilatato nello spazio sotto le arcate sia dei fornici che del porticato, con un involucro che sfruttando le possibilità offerte dal vetro strutturale è in grado di delimitare aree funzionali senza porre limiti allo sguardo alleggerendo in tal modo la pesante retorica formale del "Palazzo".
Per non creare una giustapposizione formale di elementi tecnologici su strutture ottocentesche il nuovo volume di ingresso è ruotato di 3.5 gradi così da conservare il carattere autonomo dall'edificio esistente.
La scatola di vetro trasparente è costituita da una intelaiatura di acciaio che sostiene con ancoraggi a nodo sferico lastre di vetro stratificato temperato a formare pareti, copertura e pavimento sopraelevato di dimensioni modulari diverse.
La possibilità di variare la trasparenza delle lastre e la lavorabilità delle superfici consentono di differenziare le funzioni tecnologiche e le modalità percettive.

3. La struttura
Il volume delimitato dall'involucro trasparente presenta dimensioni di ml.18.40 x 10.40 per una altezza di ml. 4.90.
La struttura è costituita da due file centrali di pilastri in acciaio rivestiti da un carter di lamiera di acciaio inox spazzolato satinato di sezione ellittica rastremato verso l'alto, su cui poggiano due travi rivestite da un carter di lamiera di alluminio che maschera le canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione.
Perpendicolarmente a queste travi, tramite raccordi sagomati in lamiera d’acciaio, poggia la struttura secondaria costituita da tubi in acciaio che sostengono gli elementi di aggancio delle lastre di vetro di copertura.
Sul perimetro esterno l’orditura secondaria si aggancia ad una serie di pilastri di sezione circolare che sostengono i dispositivi in acciaio di ancoraggio delle lastre di vetro.
Un sistema di tiranti in acciaio completa la struttura sia in facciata che in copertura sostenendo gli ancoraggi a snodo sferico intermedi e i dispositivi reggispinta in alluminio tornito che limitano la deformazione delle lastre di vetro di copertura.
Le lastre del pavimento a finitura opaca, sono in cristallo strutturale di sicurezza temperato.
Le chiusure verticali sono realizzate da quattro file, poste ad interasse di ml.1.10, di pannelli di cristallo strutturale di sicurezza.
Tutte le lastre di copertura e verticali saranno munite di fori troncoconici per l’alloggiamento dei dispositivi d’ancoraggio costituiti da staffe a più bracci terminanti con perni d’ancoraggio con l’estremità sferica (rotula) accoppiata all’attacco cilindrico a testa svasata.


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

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vista notturna dalla corte

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