Teatro Comunale -
recupero ex Consorzio Agrario a Pomezia (Roma) |
Il progetto si propone come elemento di
riqualificazione dell’area oggetto di concorso affidando alle strutture di
nuova edificazione il ruolo di segnale urbano decontestualizzato e sovrapposto
all’immagine originaria del luogo; la definizione architettonica
dell’intervento delega a pochi forti segni il nuovo coinvolgimento percettivo
del sito, descritto da spazi, materiali, luci, colori.
In rapporto visivo con il centro cittadino, il nuovo polo culturale si pone
come fondale prospettico del percorso di avvicinamento coinvolgendo i nuovi
insediamenti nella partecipazione alla vita culturale e sociale della città.
La piazza che si apre a Sud verso il parco diventa cerniera fisica e visiva di
raccordo con la scuola di Via Singen, mentre i percorsi in legno di
attraversamento degli spazi pubblici dell’ex consorzio agrario determinano
nuove modalità d’uso e una differente percezione dell’attività culturale della
città: il teatro come spazio scenico della vita sociale.
La scelta di utilizzare lo spazio all’interno della struttura del consorzio
per attività culturali, dello spettacolo, commerciali collegate alla vita del
teatro ma autonome, rafforza il rapporto tra i cittadini e una cultura non più
episodica ed elitaria ma partecipata e promossa dai cittadini stessi.
Il polo culturale si aggancia alle strutture dell’ex consorzio agrario con due
setti, che organizzano funzionalmente l’intero impianto sovrapponendosi ad
esso; la rotazione del nuovo sistema, di circa 20°, oltreché motivata dalla
volontà di contrapporre il nuovo intervento alla preesistenza, permette di
ottenere un orientamento a Sud che ottimizza le applicazioni di tecnologie
bioclimatiche utilizzate nel progetto.
Il volume del teatro è circoscritto dai setti anzidetti e per mole si
contrappone all’ex consorzio.
Il criterio progettuale è stato quello di identificare le preesistenze
connotandole con un trattamento monocromatico che si contrappone alle scelte
effettuate per i materiali della parte nuova dell’intervento; svuotare la
preesistenza nei punti di giunzione coi volumi di progetto è consecuenziale
all’esigenza di rendere immediata la percezione, anche dall’interno, della
giustapposizione tra preesistenza e nuovo: il colore grigio omogeneo ed
indifferenziato sulla struttura dell’ex consorzio amplifica la dissonanza con
i rivestimenti lignei e in maglia metallica, le superfici intonacate colorate
e le pannellature utilizzate per i nuovi volumi.
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