IL GIOVEDI' SANTO

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Il Giovedì Santo è animato dalla suggestiva cerimonia dei confratelli dell'Arciconfraternita dei Bianchi : dodici partecipanti, con veste bianca e cappuccio, fermato da una corona di spine, ognuno dei quali porta una semplice croce di legni, danno luogo ad una lenta e scandita processione detta degli "Apostoli ".

Visita i sepolcri

I partecipanti, distanziati di diversi metri tra loro, insieme ad altre figure rituali, quali il "Centurione", retaggio borbonico, i "Mazzieri", il "Governo", visitano i "Sepolcri", allestiti in ogni chiesa dell'isola.
Qui, gli Apostoli, sostano, si tolgono la corona di spine, alzano il cappuccio, scoprendo il viso e cantano un suggestivo inno, accompagnati dal coro dei fedeli: "Io vi adoro ogni momento, o vivo Pan del Ciel, Gran Sacramento. E sempre sia lodato il nostro buon Gesù Sacramentato".
Dopo qualche momento di adorazione gli Apostoli riprendono il cammino fino alla chiesa successiva.

La lavanda dei piedi

I "dodici apostoli" si sottopongono prima di iniziare il cammino, nella chiesa di San Michele Arcangelo, all'evangelica "lavanda dei piedi" e consumano insieme la tradizionale cena procidana a base di pesce.
Le altre chiese visitate dal corteo storico, oltre alla Chiesa Madre sono: Madonna delle Grazie - S. Leonardo - Madonna della Pietà alla Marina Grande, S.S. Annunziata alla Madonna della Libera, S. Antonio Abate - S. Antonio di Padova infine, il santuario di S. Giuseppe alla Chiaiolella dove si conclude il corteo.

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