«1. La vita consacrata,
profondamente radicata negli esempi e negli insegnamenti di
Cristo Signore, è un dono di Dio Padre alla sua Chiesa per
mezzo dello Spirito. Con la professione dei consigli
evangelici i tratti caratteristici di Gesù — vergine,
povero ed obbediente — acquistano una tipica e permanente
«visibilità» in mezzo al mondo, e lo sguardo dei fedeli
è richiamato verso quel mistero del Regno di Dio che già
opera nella storia, ma attende la sua piena attuazione nei
cieli.
Lungo i secoli non sono mai
mancati uomini e donne che, docili alla chiamata del Padre e
alla mozione dello Spirito, hanno scelto questa via di
speciale sequela di Cristo, per dedicarsi a Lui con cuore
«indiviso» (cfr1 Cor 7, 34). Anch'essi hanno lasciato
ogni cosa, come gli Apostoli, per stare con Lui e mettersi,
come Lui, al servizio di Dio e dei fratelli. In questo modo
essi hanno contribuito a manifestare il mistero e la
missione della Chiesa con i molteplici carismi di vita
spirituale ed apostolica che loro distribuiva lo Spirito
Santo, e di conseguenza hanno pure concorso a rinnovare la
società.»
GIOVANNI
PAOLO
II, Vita Consecrata (25 marzo 1996), Esortazione
Apostolica Post-sinodale, in AAS 88 (1996) 377-486 (EV 15,
434-775), n1.