Cristo infatti non cerco
di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che
ti insulta no sono caduti sopra di me. Ora, tutto ciò che è stato
Scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in
virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle
Scritture teniamo viva la nostra speranza”. (Rm 15:3-4)
Il processo conclusosi con l’imprigionamento del Rev. Sun Myung Moon è
stato, sotto molti aspetti, un grosso shock per tante persone. Lo è
stato per il pubblico ministero che ha visto il Rev. Moon ritornare in
America - rinunciando all’immunità di cui godeva in Corea - per
affrontare le accuse che gli venivano mosse; lo è stato per i membri
del Movimento dell’Unificazione quando hanno constatato il trattamento
riservato al Rev. Moon durante il processo e hanno ascoltato ti
verdetto emesso dalla gloria; lo e stato per gli oppositori della
libertà religiosa, sbalorditi dall’incredibile numero e varietà di
chiese e organizzazioni laiche che hanno sostenuto la causa del Rev.
Moon. Questi stessi sostenitori sono rimasti a loro volta colpiti dal
rifiuto della Corte Suprema di prendere alme no in considerazione le
minacce che questo caso muove contro la libertà religiosa nel loro
paese. Ma ciò che ha più sorpreso è stata la crescente, attiva
cooperazione fra il Movimento dell’Unificazione e le altre chiese
cristiane in tutta l’America, sin dal momento dell’incarcerazione del
Rev. Moon.
All’interno delle comunità religiose, rapporti e interazioni col
Movimento dell’Unificazione in campi quali l’azione sociale,
l’ecumenismo, la riflessione pastorale e la libertà religiosa, hanno
portato un sorprendente stimo lo di rinnovamento. Fra le attività
ecumeniche, frutto di questa collaborazione, vanno ricordate il
Consiglio Nazionale per la Chiesa e l’Azione Sociale, le Conferenze
Interdenominazionali per il Clero, il Comitato per i Sofferenti, e
altri innumerevoli incontri locali e attività dico - operazione. Membri
di tutte le denominazioni stanno ringraziando Dio per questo risveglio
di amicizia, comprensione e spiritualità. La natura interconfessionale
e interraziale ditali attività ha dato origine a un rinnovato spirito
d’amore e di buona volontà centrato sul Cristo, così come a un senso di
nuova direzione perle chiese d’America.
In tale contesto, molti ministri si sono detti desiderosi di ricevere
qualche “messaggio dalla prigione” del Rev. Moon. Storicamente molte
grandi figure del Cristianesimo, da San Paolo a John Bunyan, da
Dietrich Bonhoffer a Martin Luther King, hanno scritto molte opere
importanti e commoventi mentre soffrivano in carcere a causa di
autorità a loro ostili.
Come sempre, anche nella prigione, il Rev. Moon è estremamente ricco di
idee e di ispirazione. Ogni giorno egli continua a condividere la sua
conoscenza, parlando, in particolare, del cuore di Dio é della Sua
preoccupazione per questo tempo. Pensa anche moltissimo al futuro
dell’umanità e per questo insiste sulla necessità di stabili re un vero
dialogo e una vera armonia fra le religioni per il bene della pace
mondiale; parla dell’amore ideale e del l’educazione dei giovani
affinché possano creare vere famiglie con Dio al centro; parla del
mondo spirituale e del rapporto che esiste fra la vita dello spirito e
la realtà fisica. Quando si trova con altri ministri religiosi, egli
pone enfasi sulle rivelazioni da lui ricevute, riguardo il peccato e la
salvezza, la vita di Cristo e l’attesa del Secondo Avvento. Poiché
questo libretto è stato preparato appositamente per gli esponenti del
clero, abbiamo voluto mettere l’ac cento anche su questo aspetto del
suo insegnamento.
Per trasmettere il suo messaggio il Rev. Moon non si serve della parola
scritta ma della comunicazione orale; infatti la maggior parte dei
testi che riguardano i suoi insegnamenti sono stati scritti dai suoi
discepoli, traendoli dai suoi sermoni o sotto dettatura diretta.
Pertanto il pensiero corrente del Rev. Moon è raccolto negli appunti
presi da coloro che hanno la possibilità di andarlo a visitare in
prigione. Per rendere accessibili ad un pubblico più vasto, in
particolare al clero, questi contenuti, il Rev. Moon ha acconsentito a
fare pubblicare una selezione dei suoi discorsi in quanto ciò che egli
sta condividendo attualmente con i ministri e i discepoli che lo vanno
a visitare, ha un’affinità profonda col contenuto di questi suoi
sermoni. Essi costituiscono pertanto il suo “messaggio dalla prigione”.
Basandosi su una verità immutabile, questo messaggio rivolto
all’America e al Cristianesimo, ha un carattere fortemente profetico,
vale a dire è un avvertimento da parte di Dio; ma poiché Dio è
essenzialmente un Dio d’amore, questo avvertimento nasce dal profondo
del cuore. Quanto alla struttura, il presente libretto è composto da
tre discorsi fondamentali che contengono il messaggio rivolto dal Rev.
Moon ai cristiani americani, con l’aggiunta di alcuni estratti da altri
suoi sermoni. In questo modo i tre discorsi: “La speranza di Dio per
l’uomo”, “La speranza di Dio per l’America” e “Il futuro del
Cristianesimo”, sono stati estesi in sei diversi messaggi. Il settimo
discorso qui incluso è quello da lui rivolto a diverse centinaia di
membri del Movimento dell’Unificazione al mo mento della sua partenza
per la prigione di Danbury.
Vorremmo dire una parola riguardo al modo di avvicinarsi a questo
materiale. Il Rev. Moon parla in qualità di profeta di Dio, e il ruolo
del profeta è quello di avvertire, rimproverare, guidare la società
contemporanea, facendosi interprete per essa della parola di Dio. Il
profeta riceve la sua autorità fondamentale direttamente da Dio, che
parla attraverso di lui, e spesso il suo messaggio è in contrasto con
le norme sociali e religiose tutelate gelosa- mente delle istituzioni
religiose e dalle scuole di teologia. Il Rev. Moon non è un teologo di
professione, né è motivato dal desiderio di sviluppare le questioni
teologiche contemporanee. o di compiacere la società del suo tempo. La
sua motivazione è unicamente dettata dal desiderio di proclamare la
verità di Dio.
Oratore eccezionale, egli è capace di parlare ai suoi membri per ore ed
ore, ogni giorno, in qualsiasi contesto possibile e immaginabile: in un
formale servizio di culto, ad una riunione amministrativa, in occasione
della celebrazione di un compleanno, durante una battuta di pesca. o
attorno a un falò. Non importa quale sia l’ambiente esteriore in cui si
trova, le sue parole hanno sempre un grande potere trascinatore e
spaziano sul vastissimo campo della realtà umana e divina. A volte egli
parla su un certo argomento per ore ed ore, toccandone solamente la
superficie, per riprendere poi quel tema in un’altra occasione. I suoi
discorsi sono sempre caratterizzati da un intenso scambio di dare e
avere col pubblico che lo ascolta, col quale a volte condivide un umore
gioioso, a volte una serietà e un pentimento molto profondi, ma sempre
una grande visione e un grande ideale.
Pertanto, per poter avere una giusta comprensione di queste sue parole,
separate così come sono dalla loro fon te originale, a causa
dell’interprete, del traduttore, di uno o due redattori e
dall’atmosfera in gran parte diversa, è necessario qualcosa di
speciale. Nei vari discorsi qui pubblicati il Rev. Moon fa spesso
riferimento a questo “qual cosa”, come a un cuore puro e aperto e ad
una mente perspicace, entrambi guidati e protetti da una sincera
preghiera.
Ho seguito il Rev. Moon come suo discepolo per 27 anni ed ora posso
andarlo a trovare in prigione a Danbury due o tre volte la settimana,
avendo così l’opportunità di ascoltarlo, in ciascuna di queste
occasioni, per diverse ore. Sono felice che adesso il contenuto di
questo messaggio sia stato reso accessibile ad un pubblico più vasto,
ma mi dispiace, purtroppo. che quello che potrete leggere qui, è solo
un piccolo barlume del pensiero del Rev. Moon. Stiamo attendendo
impazientemente il giorno in cui aree più vaste del suo insegnamento
potranno essere pubblicate. Vorrei esprimere il mio ringraziamento al
dott. Tyler Hendricks. che ha curato l’edizione di questo libro. Possa
Dio garantire a voi, nel leggere e riflettere su questo volume,
l’ispirazione che Egli ha concesso a noi nel prepararlo.
New York City Novembre
1984
Reverendo Chung Hwan Kwak